Umiliati e offesi… Ci vuole così poco ad abituarci…

di Gruppo Laico di Ricerca
Un giorno puoi, un’altro giorno non puoi… Non puoi oltre trenta chilometri ma se vai a visitare qualcuno puoi… Devi stare in casa ma puoi uscire se… Tu stai chiuso e non lavori, tu puoi aprire mezza serranda del negozio… Qui è zona arancione, qui rossa, qui verde pisello, qui un po’ e un po’…
Ha ragione Pasolini: è proprio l’anarchia del potere che fa ciò che vuole e quando vuole ormai da più di un anno, in italia e nel mondo. E sotto il tacco di questi “criminali al potere“, come li definisce Pasolini, ci dovrebbero stare uomini/donne UMILIATI E OFFESI nella loro dignità di uomini/donne liberi, di cittadini trattati da sudditi, di persone condotte al guinzaglio e sottomesse.
UMILIATI E OFFESI dovrebbero essere i nostri sentimenti più interiori in questo tempo maledetto in cui si sta instaurando un regime, uno stato terapeutico alla maniera di Orwell o di Huxley, un stato basato sulla biopolitica più feroce come il grande filosofo francese Foucault aveva previsto già negli anni ’80 e, più recentemente, il nostro filosofo Agamben…

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Quel “Mondo Nuovo” che ricorda il Mondo di oggi

di Nicola Porro
Aldous Huxley: “saranno le persone ad amare il loro stato di schiavitù”.
Dovete sapere che George Orwell fu un allievo di Aldous Huxley. L’autore de “Il Mondo nuovo” era infatti il suo insegnante di francese, nel 1917, a Eton. E una certa influenza delle opere del maestro sull’allievo, sono evidenti. Il rapporto si mantenne costante negli anni e nel 1949 (diciassette anni dopo la pubblicazione de “Il Mondo nuovo”), Orwell mandò una copia del suo libro fresco di stampa ad Huxley. Negli anni scorsi è spuntata una lettera del vecchio maestro sulle tesi di “1984”, una sorta di recensione. Se volete un po’ narcisistica: poiché tutto è rimandato a “Il Mondo nuovo”…

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Un mondo di Schiavi!

La maggior parte dei nuovi schiavi sono donne e bambini.
Le vittime di lavoro forzato sono circa 25 milioni, quelle dei matrimoni imposti quasi 15 milioni e mezzo. La zona più colpita è l’Africa. La denuncia arriva dal nuovo report dell’ “Organizzazione internazionale del lavoro” e di “Walk Free Foundation”.
La schiavitù non è un retaggio del passato, ma una condizione che interessa oltre 40,3 milioni di persone al mondo, in modo particolare donne e ragazze (il 71% del totale) e bambini (uno schiavo su quattro ha meno di 18 anni). Complessivamente, il 62% è vittima di lavori forzati, mentre il 38% di matrimoni imposti…

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I robot ci sostituiranno? Dal controllo elettronico al “disboscamento” degli umani

di Enrica Perucchietti
I robot ‘uccideranno’ un sacco di posti di lavoro, perché in futuro queste mansioni verranno svolte dalle macchine“.
L’allarme viene da Davos, dove Jack Ma, fondatore e principale azionista del sito di commercio on line Alibaba, ha denunciato il fatto che l’Intelligenza Artificiale è una “minaccia” per gli esseri umani e che presto i robot cancelleranno milioni di posti di lavoro, “perché in futuro queste mansioni verranno svolte dalle macchine“. Macchine che, a differenza dei lavoratori umani, non devono essere pagate, non soffrono la stanchezza, la fame o la depressione. 
Si tratta dell’ennesimo allarme sui pericoli dell’automazione che proviene da un uomo d’affari e pioniere nel campo delle nuove tecnologie: Ma, come molti nomi illustri prima di lui, si è detto preoccupato per il futuro dell’umanità. “La tecnologia“, ha spiegato, “dovrebbe sempre fare qualcosa per potenziare le capacità della gente, non diminuirle“…

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Come funziona il mondo? O ti fai Sfruttare… o non Mangi!

La schiavitù non è stata abolita, è stata solo ridotta ad 8 (o anche più e non pagate) ore al giorno!
Miliardi di esseri umani che si alzano al mattino senza averne alcuna voglia, forzando membra e psiche, ammalandosi di stress ed esaurimenti nervosi, per andare a fare un lavoro del cavolo che li renderà ancora più malati, debilitati nel cervello e nel fisico, e che arricchirà soltanto quel qualcuno che da questo ricatto (o ti fai sfruttare o non mangi), spacciato per diritto, ne ricava ogni privilegio.
In democrazia, quel qualcuno privilegiato viene pure scelto dagli schiavi. Ma cosa vuole di più il capitalismo? Ve lo dico io cosa vuole di più: uno stato sempre più efficiente, con il servo sempre più deficiente! E ci riesce!…

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Nestlé sotto accusa per lavoro minorile forzato nella raccolta del cacao

La Nestlé è sotto accusa per utilizzazione di lavoro minorile e induzione in schiavitù.
Nestlé si trova di fronte a una nuova azione legale collettiva negli Stati Uniti, accusata di impegnarsi in una iniziativa di marketing ingannevole, nascondendo il fatto che utilizzerebbe lavoro minorile e schiavistico nella raccolta del cacao, necessario per produrre la sua famosa cioccolata.
Nello specifico la proposta di class action è stata portata di recente in una corte distrettuale degli Stati Uniti, nel Massachusetts, da Danell Tomasella, il quale indica che Nestlé USA avrebbe ingannato i consumatori, omettendo di informare loro che i suoi marchi come Crunch e Butterfinger, potrebbero contenere cacao coltivato da minori costretti a lavorare forzatamente…

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Le 8 ore di lavoro? Servono per impedire lo sviluppo delle facoltà latenti in ogni uomo

Le 8 ore di lavoro? Servono per impedire lo sviluppo delle facoltà latenti in ogni uomo

di Paolo Franceschetti
La società occidentale cerca di distruggere sistematicamente la volontà dell’individuo, impedendogli di pensare, riflettere, migliorare.
Tutto il sistema in cui viviamo è un complesso apparato volto a impedire lo sviluppo delle facoltà latenti in ogni uomo. A questo risultato si arriva con una serie di mezzi.
Anzitutto, facendo lavorare ogni individuo otto ore al giorno e anche più, ci si assicura che la persona non abbia tempo per evolversi, dovendo pensare soprattutto a mantenersi.
I cibi sempre peggiori, la pubblicità insistente solo sul materialismo, la completa estromissione dai media, dai film, dai telefilm, dagli spettacoli, e dall’informazione in genere, di tutto ciò che è spirituale, produce l’effetto visibile a tutti:…

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Il collasso della civiltà umana

Il collasso della civiltà umana

di Christian Giordano
Una riflessione sulle “invenzioni” culturali e quanto investiamo su di esse, emotivamente e cognitivamente, spesso senza neppure esserne consapevoli.
La nostra civiltà scomparirà. Come l’impero egiziano, con le sue monumentali piramidi, i suoi faraoni, il suo commercio, la sua cultura, la sua religione millenaria. Come l’impero babilonese con le sue imponenti Ziqqurat, i suoi re, le sue tradizioni, le sue biblioteche e il suo commercio. Come l’impero fenicio, le sue invenzioni, la sua arte raffinata, le sue filosofie.
Insomma, anche la nostra civiltà scomparirà. Anzi sta già scomparendo. Perché le civiltà sono come gli organismi: nascono, si sviluppano, decadono e muoiono. E poi perché le nazioni, le civiltà, le culture sono in realtà delle invenzioni. Invenzioni per cui la gente uccide, sogna, si dispera, combatte, ma pur sempre invenzioni…

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Che cos’è veramente la maternità surrogata, video inchiesta

Utero in affitto - Ragazza

Il progresso avanza ogni giorno e con lui anche la criminalità diventa sempre più organizzata. Una nuova forma di sfruttamento sta sempre più emergendo, si chiama: “Maternità Surrogata” o “Utero in affitto”, un business colossale!!!
35 milioni e 800 mila schiavi nel mondo. La schiavitù non appartiene solo alla storia. Dall’antica Roma all’Africa, fino all’Asia, la schiavitù persiste oggi con un nuovo volto. Donne e bambini ne sono i protagonisti. Dalla prostituzione, al traffico di organi, dall’immigrazione clandestina, allo sfruttamento sul lavoro… all’utero in affitto!
Un business che agisce mascherato e venduto alla popolazione come atto d’amore. In realtà è un mero atto commerciale che prevede la vendita di bambini e lo sfruttamento di donne…

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Confessioni di un “sicario” dell’economia

Sfruttamento dei paesi poveri

di Daniele Di Filippo
I “sicari” dell’economia sono un’élite di professionisti ben retribuiti, che hanno il compito di trasformare la modernizzazione dei paesi in via di sviluppo, in un continuo processo di indebitamento e di asservimento agli interessi delle multinazionali e dei governi più potenti del mondo.
Per dieci anni, John Perkins è stato uno di loro, e ha toccato con mano il lato più oscuro della globalizzazione in paesi come Indonesia, Iraq, Ecuador, Panama, Arabia Saudita, prima di affrontare una graduale presa di coscienza che lo ha portato a farsi difensore dell’ecologia e dei diritti civili delle popolazioni sfruttate, e a scrivere il libro intitolato “Confessioni di un sicario dell’economia. La costruzione dell’impero americano nel racconto di un insider”

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