Sparisce un bimbo ogni 48 ore: 4 su 5 non vengono ritrovati

Ogni due giorni in Italia sparisce un bambino e, purtroppo, quattro su cinque non fanno più ritorno a casa dalle loro famiglie, facendo perdere le loro tracce per sempre.
Secondo i dati pubblicati da “Sos Il Telefono Azzurro Onlus” in occasione della “Giornata internazionale per i bambini scomparsi”, su 177 casi gestiti nel 2017, soltanto il 16,9% si risolve in maniera positiva. Un dato che tradotto in parole povere, ha un significato drammatico: circa 147 minori nell’ultimo anno sono morti o sono stati rapiti, per finire, spesso e volentieri, nei circuiti dello sfruttamento sessuale e del lavoro minorile.
Un numero che potrebbe essere ancora più grande se si tiene conto dei casi che non vengono in alcun modo segnalati alle autorità. Sono 8 milioni i bambini che scompaiono ogni anno, vale a dire 22.000 bambini al giorno in tutto il mondo. Sono i dati diffusi da Telefono Azzurro in occasione della Giornata Internazionale dei bambini scomparsi, che dal 25 maggio 2009 gestisce in collaborazione con il ministero dell’interno e le forze dell’ordine, il numero unico europeo 116.000, attivo 24 ore su 24. Attraverso il servizio 116.000, l’associazione si è occupata, nell’ultimo decennio, di 1.125 casi di bambini spariti perché fuggiti di casa o da un istituto, o perché rapiti o sottratti da un genitore…

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Nestlé sotto accusa per lavoro minorile forzato nella raccolta del cacao

La Nestlé è sotto accusa per utilizzazione di lavoro minorile e induzione in schiavitù.
Nestlé si trova di fronte a una nuova azione legale collettiva negli Stati Uniti, accusata di impegnarsi in una iniziativa di marketing ingannevole, nascondendo il fatto che utilizzerebbe lavoro minorile e schiavistico nella raccolta del cacao, necessario per produrre la sua famosa cioccolata.
Nello specifico la proposta di class action è stata portata di recente in una corte distrettuale degli Stati Uniti, nel Massachusetts, da Danell Tomasella, il quale indica che Nestlé USA avrebbe ingannato i consumatori, omettendo di informare loro che i suoi marchi come Crunch e Butterfinger, potrebbero contenere cacao coltivato da minori costretti a lavorare forzatamente…

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