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Lavrov parla dei Laboratori Ucraini che stavano sviluppando Armi biologiche

di Cesare Sacchetti
La Russia sta assestando dei colpi tremendi a quel grumo di potere atlantista che ha utilizzato l’Ucraina per portare avanti i peggiori traffici del pianeta.
Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, fornisce informazioni aggiuntive sui laboratori ucraini che stavano sviluppando armi biologiche. Queste strutture si trovavano in particolar modo a Kiev e a Odessa.
Nel 2005, l’allora sconosciuto senatore Barack Obama si recò in visita proprio a Kiev e ad Odessa per visitare questi laboratori. Il Pentagono ha finanziato e coordinato direttamente le “ricerche” condotte in questi centri. Lo scopo non era null’altro che quello di creare degli agenti patogeni letali in grado di sterminare solamente la popolazione russa…

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Gli Stati Uniti hanno sabotato l’Accordo dell’ultimo minuto tra Ucraina e Russia

L’Ucraina e la Russia stavano per raggiungere un accordo poco prima dell’inizio dell’operazione militare russa, ma gli Stati Uniti hanno sabotato quell’accordo.
Mehmet Perinçek (storico, politologo e professore) ha fornito a United World International informazioni cruciali sull’inizio dell’operazione militare. Perinçek ha spiegato che un giorno prima dell’inizio dell’operazione militare, i partecipanti al “Format Normandia”, Germania, Francia, Ucraina e Russia hanno tenuto una riunione. In questa riunione, la Russia ha chiesto all’Ucraina la neutralità nei confronti della NATO.
Perinçek ha dichiarato quanto segue: “C’è un dettaglio importante che contribuì all’inevitabilità e all’inizio di questa operazione militare. I rappresentanti dell’Ucraina e della Russia si incontrarono con gli altri partecipanti al ‘Format Normandia’ un giorno prima dell’inizio delle operazioni. Qui, la parte russa chiese all’Ucraina una dichiarazione di neutralità. L’Ucraina accettò questa richiesta. Ma appena un’ora dopo, cambiarono idea e la rifiutarono. In quell’ora contattarono i rappresentanti degli Stati Uniti, che impedirono all’Ucraina di dichiarare la neutralità”

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“Essere Disposti ad ogni Sacrificio…”

di Giorgio Bianchi
Mail di un professore universitario italiano esperto di energia, inviata in una mailing list di cui faccio parte. Ecco di cosa parla effettivamente Draghi quando dice che dobbiamo “essere disposti ad ogni sacrificio”.
Ce lo spiegasse dettagliatamente cosa intende per sacrificio, è un tecnico, dovrebbe avere tutti gli elementi. Ecco, qui di seguito troverete qualche considerazione in più per farvi un’idea, in modo tale che un domani non possiate dire “non potevamo immaginare le conseguenze”. Se passa questa linea per noi sarà la catastrofe. Le sentite le note del sirtaki in lontananza?
Ho conosciuto il gruppo di XXX perché una persona che ho incontrato lo scorso maggio me ne ha parlato. Lavorava alla Commissione europea.
Parlando di pandemia e di conseguenze, io chiesi, ma a chi serve? Mi rispose: questa crisi serve per distruggere l’economia occidentale senza che ci siano rivolte contro governi e contro l’elite. Instaurare un sistema di controllo serve poi per renderci poveri senza armi e senza possibilità di fare niente…

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La Vera Emergenza Occidentale

di Francesco Franco
La guerra in Ucraina e prima di essa due anni di Covid 19, stanno evidenziando come in Occidente si stia palesando una vera emergenza.
No, non sto parlando della imminente crisi energetica o umanitaria, ma di un’emergenza più impalpabile, forse, ma parimenti fondamentale per una reale vita democratica.
Intro di videogiochi spacciati per immagini esclusive di attacchi missilistici. Numeri “ufficiali” sciorinati con superficiale naturalezza per essere contraddetti il giorno dopo. Immagini di dieci anni fa di scafi corazzati lanciamissili che schiacciano automobili rivendute come attuali. Formazioni aeree di Air Show che si assicura siano in diretta da Kiev. Espulsioni di piloti da caccia Fulcrum di quindici anni fa che tornano come nemmeno la peperonata di zia Gina

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Aleksandr Dugin: “Questa non è una guerra con l’Ucraina”

di Aleksandr Dugin
“…Questa non è una guerra con l’Ucraina. È un confronto con il globalismo come fenomeno planetario integrale. È un confronto a tutti i livelli – geopolitico e ideologico. La Russia rifiuta tutto nel globalismo: unipolarismo, atlantismo, da un lato, e liberalismo, anti-tradizione, tecnocrazia – Grande Reset in una parola – dall’altro”.
“È chiaro che tutti i leader europei fanno parte dell’élite liberale atlantista. E noi siamo in guerra esattamente con questo. Da qui la loro legittima reazione.
La Russia viene ormai esclusa dalle reti globaliste. Non ha più una scelta: o costruire il suo mondo o scomparire. La Russia ha stabilito un percorso per costruire il suo mondo, la sua civiltà. E ora il primo passo è stato fatto. Ma sovrano di fronte al globalismo può essere solo un grande spazio, un continente-stato, una civiltà-stato. Nessun paese può resistere a lungo a una completa disconnessione.
La Russia sta creando un campo di resistenza globale…

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I Pacifisti…

di Marinella Mondaini
“Tutti ora in Italia, sono diventati pacifisti, d’improvviso scoprono che la guerra è “male e distruzione”. Questi “pacifisti” in 8 anni non hanno MAI alzato un dito, MAI protestato nelle piazze italiane, sui social. SILENZIO assoluto, ovattati nel loro rammollito comfort”.
I Pacifisti. Avrei voluto che tutti coloro che ora si ergono a ‘paladini della Pace’, i nuovi pacifisti, fossero venuti con me nel Donbass in questi anni, a vedere cosa è successo in tutti questi 8 lunghi folli anni; le distruzioni, i cimiteri e le chiese scoperchiate, le fosse comuni, avrei mostrato loro i bambini trucidati nelle foto appese nel ‘Museo degli Angeli’ in una piccola cittadina della repubblica di Donezk; avrei tradotto in simultanea i racconti della gente comune per strada, avrebbero visto le lacrime negli occhi dei vecchi che mai dimenticherò.
Avrebbero visto la forza e la dignità del popolo del Donbass, che nonostante la guerra che il governo filo-nazista ucraino (messo al potere dagli Stati Uniti d’America, appoggiati dall’UE) ha scatenato contro di loro, SOLO per il fatto che era in amicizia con la Russia e voleva vivere secondo i suoi principi…

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Francesca Donato: la UE vuole estendere il Conflitto a tutti i Paesi Europei!

di Pietro Di Martino
“La posizione affermata oggi (2 marzo) dal Parlamento Europeo è quella di alzare il livello dello scontro tra Ucraina e Russia oltre ogni limite attualmente possibile e di estendere il conflitto a tutti i Paesi europei”. Lo ha detto Francesca Donato.
L’europarlamentare ha elencato una serie di provvedimenti dell’Unione Europea contro la Russia di Vladimir Putin. “Viene deciso di utilizzare i fondi europei riservati agli aiuti umanitari per comprare armi da guerra come missili e mitragliatori, da fornire ai militari e ai civili ucraini del tutto impreparati a usarle”.
Ha menzionato il blocco di import export tra Europa e Russia, la chiusura dei porti e dello spazio aereo, il blocco degli investimenti e di ogni tipo di cooperazione…

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Che fine faranno i Rifugiati No Vax?

Il 66% della popolazione ucraina è non vaccinato. Come penseranno i nostri governanti di gestire i rifugiati che arriveranno?
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati stima che gli sfollati interni potrebbero raggiungere cifre tra i 6 e i 7,5 milioni e i rifugiati fra i 3 e i 4 milioni. Sono stimate in circa 400.000 le persone che hanno già lasciato l’Ucraina, in direzione principalmente dei Paesi vicini.
Dal momento che il 66% della popolazione ucraina ha scelto di non vaccinarsi, come penseranno i nostri governanti di gestire questa situazione? Non vorranno mica lasciar passare dei no vax dopo due anni di restrizioni, abusi e discriminazioni? Del resto, se il super virus ha causato migliaia di morti, mica possiamo rischiare…

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Dobbiamo Renderci conto di cosa sta per Accadere…

di Marco Rizzo
Sono ore drammatiche, ore in cui la guerra pervade le nostre vite. Dobbiamo riflettere però, dobbiamo fare molta attenzione a ciò che sta accadendo.
Certamente la Russia ha infranto il diritto internazionale, ma quante volte la NATO e gli Stati Uniti lo hanno fatto nello Yemen, in Siria, in Iraq, in Libia, in Jugoslavia? Quante?
Dobbiamo capire ciò che sta succedendo, abbiamo politici e giornalisti che spingono sull’acceleratore quasi più dei generali. Ci sono generali con funzioni importanti molto più prudenti di loro in questa vicenda.
L’Italia è un paese già stremato dalla gestione della pandemia, abbiamo quasi un milione di lavoratori che con la vicenda del green pass hanno perso di fatto l’occupazione, abbiamo le bollette triplicate, abbiamo una situazione economica sull’orlo del collasso. Quindi cosa vogliamo fare, spendere altri soldi? Mandare i nostri soldati?…

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La Macchina Mediatica è partita

di WI
Gli ingranaggi si sono attivati sin da subito, togliendoci il respiro.
Dismessa la lurida pezza sul volto, adeguatamente riposta in naftalina per esser tirata fuori al bisogno (magari questo ottobre prossimo – ndr), i trasformisti dell’informazione non hanno indugiato ad indossare elmetto e giubbotto antiproiettile. La scenografia è imponente.
I monumenti delle nostre città, fino a ieri deturpati da un osceno”arcobaleno”, si colorano di giallo e blu. Le piazze, sino a ieri brulicanti di esseri in museruola, si riempiono di soggetti strappati agli aperitivi ed alla “lotta lgbt”, catapultati a comando in buffi girotondi e sbandierate…

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