Lo Scontro fra Occidente e Russia diventa Esistenziale ed Ideologico

di Luciano Lago
La Russia di Putin è consapevole che quella che si sta conducendo in Ucraina è una lotta definitiva, poiché l’elite statunitense è disposta a tutto pur di perseguire il suo obiettivo di distruzione della Russia come stato e come civiltà.
Come altre volte abbiamo sostenuto, il conflitto in atto in Europa, combattuto sul suolo dell’Ucraina, è molto più che un conflitto di carattere geopolitico combattuto per gli interessi delle superpotenze: da una parte la NATO, quale braccio militare dell’egemonia USA che sostiene l’esercito ucraino, dall’altra la Russia. Una guerra per procura che vuole la distruzione dell’avversario come esito finale.
In realtà, lo scontro si sta allargando fra quanti paesi hanno aderito alle pressioni di Washington per l’invio di armi ed istruttori militari in Ucraina e gli altri paesi, la maggioranza del sud del mondo, che rifiutano le sanzioni alla Russia e si sono schierate per la neutralità o per il sostegno a Mosca…

Vai all’articolo

Putin istituisce il “Giorno della Famiglia”… nell’Occidente invece le Strade sono invase da Carri di Gay e Trans

di Cesare Sacchetti
Credo che ci sia un equivoco di fondo se non una vera e propria visione distorta nella mente di alcuni sedicenti “risvegliati.”
Alcune di queste persone credono che per risolvere gli attuali problemi sia semplicemente sufficiente riportare le lancette indietro al tempo che precedeva la defunta farsa pandemica.
Ci sono le donne che ripetono gli slogan abortisti e infanticidi del clan femminista quali “il corpo è mio e me lo gestisco io”. Ci sono altri ai quali basta non avere più le restrizioni “pandemiche” e poi se ciò che li circonda va in rovina a loro poco importa. Tornare al 2019 o al 2018 non è la soluzione.
Il marcio era già presente allora e si è depositato nelle fondamenta della società da decenni. La farsa pandemica ha fatto uscire fuori tutto d’un tratto tutto quel veleno che scorreva nel Paese. Se si vuole espellere questo veleno, non ci si può accontentare di tornare alla situazione pre-pandemica o pre-globalizzazione. Occorre andare alla causa del problema. E il problema è il liberalismo…

Vai all’articolo

Aleksandr Dugin: “Questa non è una guerra con l’Ucraina”

di Aleksandr Dugin
“…Questa non è una guerra con l’Ucraina. È un confronto con il globalismo come fenomeno planetario integrale. È un confronto a tutti i livelli – geopolitico e ideologico. La Russia rifiuta tutto nel globalismo: unipolarismo, atlantismo, da un lato, e liberalismo, anti-tradizione, tecnocrazia – Grande Reset in una parola – dall’altro”.
“È chiaro che tutti i leader europei fanno parte dell’élite liberale atlantista. E noi siamo in guerra esattamente con questo. Da qui la loro legittima reazione.
La Russia viene ormai esclusa dalle reti globaliste. Non ha più una scelta: o costruire il suo mondo o scomparire. La Russia ha stabilito un percorso per costruire il suo mondo, la sua civiltà. E ora il primo passo è stato fatto. Ma sovrano di fronte al globalismo può essere solo un grande spazio, un continente-stato, una civiltà-stato. Nessun paese può resistere a lungo a una completa disconnessione.
La Russia sta creando un campo di resistenza globale…

Vai all’articolo