Il Peccato Originale della Cerimonia d’Apertura delle Olimpiadi

di Rodolfo Casadei
Prima di kitsch, blasfemia, oscenità, conformismo e bruttezza, si è vista la negazione della permanenza dell’identità delle cose, l’affermazione della loro plasmabilità infinita: Parigi non era più Parigi. È questa l’ideologia contemporanea.
All’indomani della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici una gragnuola di commenti negativi si è abbattuta sugli organizzatori, colpevoli di aver dato vita con grande dispiego di mezzi a uno spettacolo contrassegnato da volgarità, kitsch, blasfemia, oscenità, conformismo ideologico, bruttezza. La polemica con coloro che invece lodano lo stile innovativo e i contenuti ideologici dello spettacolo, soprattutto i suoi aspetti dissacratori, andrà avanti per anni.
La farsa dell’Ultima Cena trasformata in convivio transessuale o di Maria Antonietta che canta con la sua testa decapitata in mano, il Dioniso più simile a un bevitore sovrappeso che al dio greco, la Guardia Repubblicana ridotta a fare da orchestrina danzante all’afrobeat di Aya Nakamura, gli accenni a una scena di sesso a tre, saranno citati per decenni come segni dell’improvvisa accelerazione della decadenza della Francia…

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Babbo Natale Sopra al Carro Armato: a Modena Proteste Contro l’Istallazione Militarista

di Stefano Baudino
Roventi critiche sono state infatti sollevate da una consistente fetta della cittadinanza, che considera l’opera estremamente irrispettosa, specie per i tempi che corrono.
Dopo le gite per le scolaresche dentro le basi NATO, ripetute più volte negli ultimi mesi coinvolgendo anche i bambini delle elementari, e dopo gli zainetti per le scuole primarie griffati dall’Esercito Italiano che avevano fatto discutere a settembre scorso, arriva un’altra operazione accusata di voler militarizzare l’immaginario dei bambini.
Questa volta a Modena, dove in una delle piazze del centro cittadino è comparsa una controversa istallazione con un Babbo Natale seduto sopra un carro armato militare. L’istallazione ha provocato numerose polemiche, due cortei di protesta e il fermo di un attivista che ha cercato di rompere il cannone del tank. A nulla sono valse le tentate giustificazioni della giunta cittadina (guidata dal PD) che ha parlato di un’opera che “invita a riflettere”, con alcuni manifestanti che hanno giurato che il carro verrà abbattuto nottetempo…

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Discorso di Putin

In attesa del video, alcuni passaggi del discorso di Putin.
“Voglio essere chiaro e che mi sentano a Kiev e in Occidente: Le persone che vivono nelle quattro nuovi regioni annesse alla Russia saranno cittadini russi per sempre. Siamo pronti al negoziato ma le quattro regioni sono Russia.
– L’Occidente è pronto a passare sopra tutto per mantenere il sistema neocoloniale che gli permette di depredare il mondo e raccogliere tributi dall’umanità.
– L’Occidente sta perseguendo una politica di totale desovranizzazione nel mondo. Da qui la sua aggressione ai valori tradizionali e alla sovranità dei paesi. Distrugge interi stati che non accettano di cedere la loro sovranità.
– L’Occidente stampa dollari ed euro, ma non è possibile dare da mangiare a nessuno con la carta e con le menzogne, serve il cibo, l’energia. Quindi i politici stanno cercando di convincere i loro concittadini a mangiare di meno e a lavarsi di meno e a vestirsi di più per stare caldi in casa. E se qualcuno inizia a fare domande, viene etichettato come estremista…

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Aleksandr Dugin: “Questa non è una guerra con l’Ucraina”

di Aleksandr Dugin
“…Questa non è una guerra con l’Ucraina. È un confronto con il globalismo come fenomeno planetario integrale. È un confronto a tutti i livelli – geopolitico e ideologico. La Russia rifiuta tutto nel globalismo: unipolarismo, atlantismo, da un lato, e liberalismo, anti-tradizione, tecnocrazia – Grande Reset in una parola – dall’altro”.
“È chiaro che tutti i leader europei fanno parte dell’élite liberale atlantista. E noi siamo in guerra esattamente con questo. Da qui la loro legittima reazione.
La Russia viene ormai esclusa dalle reti globaliste. Non ha più una scelta: o costruire il suo mondo o scomparire. La Russia ha stabilito un percorso per costruire il suo mondo, la sua civiltà. E ora il primo passo è stato fatto. Ma sovrano di fronte al globalismo può essere solo un grande spazio, un continente-stato, una civiltà-stato. Nessun paese può resistere a lungo a una completa disconnessione.
La Russia sta creando un campo di resistenza globale…

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Anno 2020: l’Evento, l’Arca e il Reset

di Luigi Lucato
L’Evento in corso sta cominciando a mostrare il suo Vero volto.
Andando sul sito del World Economic Forum, si è visto verso fine giugno un gran lavoro attorno al “Reset Globale” o forse invece sarà una Formattazione con cambio del Sistema Operativo… comunque se non vogliamo essere Resettati/Formattati… trasformati, dobbiamo darci da fare. E alla svelta!
L’Arca, intesa come rifugio, non è necessariamente galleggiante…
Perché il Diluvio che ci aspetta non è fatto di Acqua, ma di tutti i “Disvalori” che il Mondo ha accumulato. Siamo nella Fase di Transizione/Reset voluta dall’alto. O la subiamo o cerchiamo di costruire un’alternativa, non dobbiamo credere alle soluzioni fornite dal sistema e da chi ci ha portato in questa situazione. Bisogna trovarle noi le soluzioni…

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Ma chi sono “Loro”?

di Marco Cristofoli
Stanno dalla parte dei banchieri, degli usurai, dei guerrafondai, degli sterminatori di esseri umani, che seminano sete, fame, malattie, disperazione, povertà, morte in tutto il pianeta.
Questi miserabili sono intoccabili, non criticabili, innominabili, hanno leggi solo per loro, se le sono comprate; se li nomini, se li critichi, sei censurato, sei perseguitato, sei accusato e arrestato.
Stanno dalla parte del capitalismo, del neoliberismo, del comunismo becero, del sistema monetario internazionale, della finanza, dei mercati, delle multinazionali, dei grandi gruppi industriali, dell’oligarchia europea, odiano il popolo, e sono al servizio del capitale, che li sostiene, che li mantiene, che li protegge, che li premia…

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La Vera Rivoluzione

di Anna Todisco
Nel tempo dell’inganno dire la Verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)
La mia generazione (quelli che erano giovani o adolescenti negli anni ’60 e ’70) è vissuta un po’ nel mito della Rivoluzione, concepita come unica possibile dispensatrice di giustizia sociale e riscatto culturale. I giovani ingenui e illusi come me, attribuivano al concetto di rivoluzione l’idea di cambiamento radicale, esclusivamente costruttivo e positivo, foriero del trionfo dei più basilari e nobili diritti umani: Liberté, Egalité,  Fraternité.
Come si sa, in Italia la Rivoluzione, per fortuna o per sfortuna, è rimasta un evento mancato e noi utopistici idealisti abbiamo continuato a nutrire le nostre illusioni  innamorandoci delle altrui rivoluzioni, ancora lungi da un minimo di sano senso critico. Sì, perché allora ai nostri occhi era “tutto rose e fiori”, salvo poi scoprire che i prodotti dello slancio rivoluzionario, ovunque, erano stati menzogna e controllo ideologico, violenza, sopraffazione e ancora ingiustizia, come i fatti ci hanno rivelato…

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La “Chicco” e il delirio dei Progressisti

di La Spina nel Fianco
Oggi promuovere una politica demografica significa essere “fascisti”, fare figli significa essere “fascisti”, sposarsi (ovviamente con l’altro sesso) significa essere “fascisti”.
L’ultima assurdità del progressismo? La “Chicco”, noto marchio di articoli per bambini e neonati, ha avuto la “terribile” colpa di aver prodotto uno spot pubblicitario dove, con toni assolutamente scanzonati e appunto con volontà soltanto pubblicitarie, incita apertamente gli italiani a fare più figli: “Abbiamo bisogno di bambini! Migliaia, milioni, trilioni di bambini che ci aiuteranno a crescere, portando l’Italia dove è giusto che stia. Facciamolo per l’Italia ecc”.
Si salvi chi può dalle bocche da fuoco del progressismo: sulla pagina facebook dell’azienda si sono moltiplicate in senso esponenziale offese di ogni genere… già, perché oggi in questo mondo spurio di qualsiasi legame e propensione verso il futuro, incitare alla procreazione in una dimensione addirittura nazionale, basta per essere tacciati indovinate un po’, di Fascismo!…

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