Ribelli

di Tiziano Terzani
Il mondo di oggi ha bisogno di ribelli, ribelli spirituali.
Non insegnate ai vostri figli ad adattarsi alla società, ad arrangiarsi con quel che c’è, a fare compromessi con quel che si trovano davanti; dategli dei valori interiori con i quali possano cambiare la società e resistere al diabolico progetto della globalizzazione di tutti i cervelli.
Perché la globalizzazione non è un fenomeno soltanto economico ma anche biologico, in quanto ci impone desideri globali e comportamenti globali che finiranno per indurre modifiche globali nel nostro modo di pensare.
Il mondo di oggi ha bisogno di ribelli, ribelli spirituali.
Tiziano Terzani

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★ Il Sussurro degli Spiriti
Guida medianica pratica per principianti ed esperti... ★
Ti sei mai chiesto come funziona la vita dopo la morte? E qual è il nostro scopo in quella presente?
“Il Sussurro degli Spiriti” è un libro novità che ha già conquistato moltissime persone.
Scritto da Alessandro Zucconi, medium e spiritual healer, questo libro è un racconto sull'Aldilà vissuto attraverso gli occhi di un Medium e anche una guida per trovare risposte nel senso della Vita.
Il libro è un compendio completo che, come mai prima d'ora, svela dettagliatamente come realmente funzioni la vita dopo la morte, l'Aldilà e l'intera Dimensione astrale abitata da Angeli, Arcangeli, Spiriti, Maestri Ascesi e defunti e come queste Entità, effettivamente, comunichino con noi, proteggendoci, guidandoci ogni giorno e aiutandoci a trovare lo scopo della nostra vita per l'evoluzione della nostra Anima e il compimento della nostra Missione su questa Terra.
Il libro si rivolge a tutti coloro che sentono l'esigenza di scoprire, comprendere e mettere in pratica il vero senso della propria vita e che sono disposti a fare un profondo lavoro di crescita su se stessi per imparare ad entrare in contatto con il proprio Sé Superiore.
Allo stesso tempo, si rivolge, anche a chi, già possedendo una spiccata "sensibilità" verso il mondo sottile, non è in grado di gestire le proprie capacità e ne è spaventato e/o sopraffatto, ma anche a chi, infine, è un operatore di Luce, un sensitivo, un Medium che vuole approfondire ed espandere le proprie tecniche, conoscenze e abilità.
Un testo ricco di spunti e contenuti, espressione di quella conoscenza autentica capace di offrire presenza, fermezza, potere e consapevolezza. ›››

Coronavirus: quello che la paura ci ha ricordato e quello che dobbiamo recuperare

di Andrea Viola
Ormai la nostra vita è cambiata completamente: tutte le nostre certezze e abitudini giornaliere si stanno modificando velocemente a causa del Coronavirus. Certo, non sappiamo dove arriveremo con le precauzioni e le limitazioni, ma qualcosa di positivo forse dovremmo coglierla.
Da ogni difficoltà si possono trarre importanti spunti di riflessione. Per prima cosa vanno ringraziati tutti i medici e tutto il personale ospedaliero. Oltre al massimo rispetto per le persone decedute dopo aver contratto il coronavirus. Fatta questa doverosa premessa, forse una lezione da questa pandemia dovremmo impararla. Il nostro correre veloce quotidiano dando tutto per scontato, oggi pian piano rallenta e ci riporta indietro nel tempo e ai nostri valori primordiali dimenticati. Si perché forse ci siamo dimenticati del valore e della bellezza della nostra vita…

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La Vera Rivoluzione

di Anna Todisco
Nel tempo dell’inganno dire la Verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)
La mia generazione (quelli che erano giovani o adolescenti negli anni ’60 e ’70) è vissuta un po’ nel mito della Rivoluzione, concepita come unica possibile dispensatrice di giustizia sociale e riscatto culturale. I giovani ingenui e illusi come me, attribuivano al concetto di rivoluzione l’idea di cambiamento radicale, esclusivamente costruttivo e positivo, foriero del trionfo dei più basilari e nobili diritti umani: Liberté, Egalité,  Fraternité.
Come si sa, in Italia la Rivoluzione, per fortuna o per sfortuna, è rimasta un evento mancato e noi utopistici idealisti abbiamo continuato a nutrire le nostre illusioni  innamorandoci delle altrui rivoluzioni, ancora lungi da un minimo di sano senso critico. Sì, perché allora ai nostri occhi era “tutto rose e fiori”, salvo poi scoprire che i prodotti dello slancio rivoluzionario, ovunque, erano stati menzogna e controllo ideologico, violenza, sopraffazione e ancora ingiustizia, come i fatti ci hanno rivelato…

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Materialismo, globalizzazione, mercato: che vita di m…

di Stelio Fergola
In risposta al discusso cartello esposto con fare sorridente da Monica Cirinnà, Oltre la Linea ha pensato di lanciare un’iniziativa uguale e contraria. “Materialismo, globalizzazione, mercato: che vita di m…”, in una sintesi che ci è sembrata adatta in questo hashtag: #UnaVitaDaCirinnà.
L’ex-ministro, invece di chiedere scusa per l’insulto a valori che rappresentano comunque la storia di molti italiani (e non solo), ha preferito tirare fuori per l’ennesima volta la difesa all’antifascismo in assenza di fascismo, (vi state addormentando? Non vi angustiate: è normale, a parte il fatto che “Dio, Patria e Famiglia” risale a ben prima del fascismo,  ma crediamo sia troppa scienza per la senatrice PD). Per cosa? Attaccare chi ha la sola colpa di difendere la famiglia…

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Non si fanno figli: regressione culturale e scomparsa della “cultura della vita”

di Fabio Torriero  
Perché non facciamo più figli?
Massimo Gramellini, sulle colonne del “Corriere della Sera”, pone un tema non da poco: perché non facciamo più figli? La sua domanda nasce da una considerazione (anche qui non da poco): l’indifferenza, l’insensibilità, ad esempio, rispetto alla rilevazione dei ricercatori dell’Università di Gerusalemme, secondo la quale il maschio occidentale ha smarrito la metà dei suoi spermatozoi. Gramellini evidenzia, infatti, questo aspetto: “C’è il sospetto che la maggioranza degli occidentali, lungi dal desiderare la propria fine, non ne abbia coscienza”. E via, una sua lunga e interessante dissertazione sulle cause e gli effetti del problema. Che può essere riassunto in tre filoni…

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La voce degli Indiani d’America

Saggezza Indiani d'America

Capo Seattle Degli Suquamish
“L’uomo bianco è come un serpente che si mangia la coda per vivere. E la coda diventa sempre più corta. Le nostre usanze sono diverse dalle vostre. Noi non viviamo bene nelle vostre città, che sembrano un’infinità di nere verruche sulla faccia della terra. La vista delle città dell’uomo bianco fa male agli occhi dell’uomo rosso, come la luce del sole che colpisce gli occhi di chi emerge da una grotta buia.
Nelle città dell’uomo bianco ci si sforza sempre di superare in velocità una valanga. Il rumore sembra perforare le orecchie. Ma che senso ha vivere se non si riesce a sentire il verso solitario del tordo o il gracidare delle rane di notte intorno ad uno stagno? Ma io sono un uomo rosso e non capisco. Io preferisco il vento che dardeggia sulla superficie di uno stagno e il profumo del vento stesso, purificato da uno scroscio di pioggia a mezzogiorno

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