Materialismo, globalizzazione, mercato: che vita di m…

di Stelio Fergola
In risposta al discusso cartello esposto con fare sorridente da Monica Cirinnà, Oltre la Linea ha pensato di lanciare un’iniziativa uguale e contraria. “Materialismo, globalizzazione, mercato: che vita di m…”, in una sintesi che ci è sembrata adatta in questo hashtag: #UnaVitaDaCirinnà.
L’ex-ministro, invece di chiedere scusa per l’insulto a valori che rappresentano comunque la storia di molti italiani (e non solo), ha preferito tirare fuori per l’ennesima volta la difesa all’antifascismo in assenza di fascismo, (vi state addormentando? Non vi angustiate: è normale, a parte il fatto che “Dio, Patria e Famiglia” risale a ben prima del fascismo,  ma crediamo sia troppa scienza per la senatrice PD). Per cosa? Attaccare chi ha la sola colpa di difendere la famiglia…

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L’Indottrinamento prosegue col “matrimonio dello zio”

di Marco Guerra
A Roma, l’associazione “Non si tocca la famiglia” denuncia le lettura in classe di un libro a sfondo Arcobaleno. Intanto il Consiglio comunale approva un testo a difesa della Festa della mamma e del papà. Schizofrenia della giunta Raggi che lo vota, ma sostiene l’iscrizione in anagrafe di due “mamme”.
“Una bambina di nome Giulia racconta ad una sua amica il viaggio a New York, fatto con la sua famiglia e molti altri parenti, per partecipare al matrimonio gay dello zio con il suo compagno. L’esperienza viene presentata come un evento fantastico e l’amica rimane affascinata da questo racconto che le apre un mondo sconosciuto, “figo non lo sapevo che si poteva” esclama infatti Marialba, amica del cuore di Giulia. La storia si conclude con la mamma di Giulia che

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