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Gyorgy Matolcsy: “Dobbiamo ammettere che l’Euro è stato un errore”

Il governatore della Banca Centrale ungherese, Gyorgy Matolcsy, ha inferto un fendente micidiale contro l’architettura europea e l’Euro. In un editoriale per il Financial Times, ha sostenuto che sarebbe necessario ammettere che “la moneta unica è stata un errore”.
È giunto il momento di cercare in via definitiva un’uscita dalla trappola dell’euro. Esiste infatti un dogma profondamente nocivo, quello secondo cui l’euro sia stato il “normale” passo in avanti verso l’unificazione dell’Europa occidentale. Ma l’idea di una comune moneta europea, e la sua concretizzazione, non sono state affatto normali, dal momento che quasi nessuna delle condizioni preliminari era stata soddisfatta, al momento della sua creazione ed entrata in vigore.
Due decenni dopo il lancio dell’euro, la maggior parte dei pilastri che sarebbero stati necessari per la riuscita di una valuta che avesse successo a livello globale mancano ancora…

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Che ci fa un italiano nel Governo Francese?

Sandro Gozi, ex sottosegretario agli Affari europei nel governo Renzi, ha ottenuto ora lo stesso incarico nel governo francese. Secondo Di Maio e Meloni dovrebbe perdere la cittadinanza.
“Non ho nulla contro la Francia, ma bisogna valutare se togliere la cittadinanza a Sandro Gozi” ha detto ieri il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, secondo cui l’ex sottosegretario agli Affari europei del governo Renzi, dovrebbe perdere la sua cittadinanza italiana per aver accettato un incarico di consulenza nel governo francese. Per quanto sia insolita la presenza di un cittadino italiano in un governo straniero, la proposta di Di Maio è con ogni probabilità impraticabile e, probabilmente, incostituzionale.
Ma partiamo dall’inizio: cosa ci fa Sandro Gozi nel governo francese? Gozi, 51 anni, è un ex funzionario del ministero degli Esteri, a lungo parlamentare e dirigente del PD (partito a cui è ancora iscritto). Tra il 2014 e il 2018 è stato sottosegretario agli Affari europei dei governi Renzi e Gentiloni, un incarico che serve a fare da punto di contatto tra il ministero degli Affari esteri vero e proprio e la presidenza del Consiglio…

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“Crimini contro l’umanità”: la Francia denunciata per 193 test nucleari nella Polinesia francese

L’ex presidente della Polinesia francese, Oscar Temaru ha denunciato la Francia alla Corte penale internazionale, per i test nucleari effettuati sul loro territorio.
Oscar Temaru ha annunciato alla fine dello scorso anno, in una riunione della commissione delle Nazioni Unite incentrata sulla “decolonizzazione”, di aver presentato una denuncia contro la Francia alla Corte penale internazionale, per i test nucleari effettuati dalla Francia nel Pacifico del sud nel ventesimo secolo.
“Con un grande senso del dovere e determinazione, abbiamo presentato una denuncia al Tribunale penale internazionale per crimini contro l’umanità il 2 ottobre. Questo caso cerca di responsabilizzare tutti i presidenti francesi sui test nucleari contro il nostro paese”, ha dichiarato Temaru, aggiungendo che i test sono stati imposti agli isolani, “con la diretta minaccia di imporre un governo militare se li avessimo rifiutati.”
Per Temaru, “i test nucleari francesi sono il risultato diretto della colonizzazione” e presentare una denuncia era un dovere morale prima di “tutto per le persone che sono morte a causa delle conseguenze del colonialismo nucleare”

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Perché la Polizia francese è diventata la più violenta d’Europa?

di Salvatore (Turi) Palidda
Dopo il G8 di Genova, erano le polizie italiane ad essere considerate le più violente nell’Europa occidentale. Ma da allora, un po’ tutte le polizie hanno adottato modalità, tecniche e mezzi sempre più violenti.
Non affronto qui una comparazione con altri paesi europei, ma mi limito ad osservare che in nessuno di essi (almeno sinora) sono state adottate le flashball, le granate di désencerclement (dispersione), le griglie per spezzare i cortei e le “esfiltrazioni” da parte di tanti agenti senza divisa spalleggiati da quelli in divisa, più l’evidente incitamento a “dare una lezione” (come, tuttavia, fu già per il G8 di Genova).
Forse incide anche il fatto che è in Francia che sono cominciate per prima le esercitazioni di low intensity conflict, allo scopo di formare e addestrare (a Saint-Astier) un corpo poliziesco-militare (eurogendfor) adatto ai conflitti urbani del XXI secolo [1] (le “guerre a bassa intensità” che alcuni prevedono anche rispetto allo “spettro” che angoscia i dominanti che prospettano la tanatopolitica [2]).
La deriva verso pratiche violente da parte della polizia francese comincia con Sarkozy. Ciò appare evidente grazie ai diversi contributi al libro diretto da Laurent Mucchielli, “La frénésie sécuritaire”, in particolare di Christian Mouhanna, Serge Slama e Mathieu Rigouste, che è anche autore di “La domination policière, une violence industrielle”, in cui mostra la genealogia coloniale dei “BAC” (le famigerate brigate che nelle banlieues massacrano i giovani)…

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Perchè Macron si deve “impossessare” di Leonardo? Perchè non ha nient’altro…

di Guido da Landriano
4 maggio: l’Acte 25, cioè la venticinquesima settimana di protesta in Francia, è attesa in tono minore dato che il grosso, per questa settimana, si è avuto con il primo maggio.
Nel mondo moderno, dove le notizie scompaiono in 24 ore, 25 settimane di proteste, di prime pagine dei giornali, hanno la sua ricaduta ed in questo ha avuto la sua parte una gestione dell’ordine pubblico francamente demenziale. Nel video qui sotto, la Polizia getta sampietrini e prende a sberle la gente…
Il tutto in un allegro clima di totale impunità, perchè nessuno può toccare l’unico potere, quello repressivo. Il tutto infarcito da fake news, come quella di un’incursione dei Gilet Gialli all’interno di un ospedale denunciata dal ministro degli interni  Castaner, rivelatasi poi completamente falsa o quasi, con retromarcia ministeriale.
Macron è solo: alla fine il suo gabinetto si è rivelato insufficiente. Il fatto di aver voluto fondare un proprio partito, fatto di neofiti e di transfughi, da un lato gli ha fornito una struttura politica malleabile e composta di “yesman”, ma dall’altro lo ha isolato personalmente nel quadro politico. Avere la metà del parlamento composto da “sagome di cartone” non significa avere l’appoggio del paese, se no anche Caligola avrebbe potuto svuotare la stalla ed occupare il Senato di Roma. Macron è apatico e dividente, incapace di creare consenso, ed ora sempre più solo…

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Come la Francia “fa la cresta” sull’Africa con i Franchi CFA

La Francia tramite i “Franchi CFA” controlla e impoverisce ben 14 ex colonie africane, costringendo molti africani ad emigrare altrove.

Il Colonialismo Francese è terminato solo in maniera formale, in quanto la Francia adotta un controllo finanziario su ben 14 ex colonie: Camerun, Ciad, Gabon, Guinea Equatoriale, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea Bissau, Mali, Niger, Senegal e Togo, con un totale di popolazione di circa 160 milioni di abitanti.

Il controllo economico e monetario francese sulle ex colonie, tramite i Franchi CFA
La Francia adotta su questi un controllo economico e monetario, stampando e imponendo loro una moneta, i Franchi CFA, che garantiscono degli introiti per Parigi e tolgono del tutto la sovranità…

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30 anni di Maastricht hanno distrutto l’Italia…

di Thomas Fazi
La Recessione italiana può considerarsi una conseguenza del nuovo regime economico post-Maastricht, adottato dall’Italia a partire dai primi anni Novanta.
In un paper appena pubblicato, il noto economista olandese Servaas Storm, tutt’altro che radicale, si occupa delle cause della “lunga crisi” italiana. La sua conclusione è lapidaria: “Nello studio, dimostro empiricamente come la recessione italiana debba considerarsi una conseguenza del nuovo regime economico post-Maastricht, adottato dall’Italia a partire dai primi anni Novanta”.
Storm nota come fino ai primi anni Novanta l’Italia abbia goduto di trent’anni di robusta crescita economica, durante i quali è riuscita a raggiungere il Pil pro capite delle altre nazioni principali della futura zona euro (soprattutto Francia e Germania).
Da allora, però, “è iniziato un costante declino che ha letteralmente cancellato trent’anni di convergenza”

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Parigi non abbassa i toni: “Contro lebbra nazionalista comportarsi bene con i partner”.

Il portavoce del Governo francese attacca Roma dopo il ritiro dell’ambasciatore. Toninelli: “Francesi popolo amico, ma chiedano scusa per la Libia”.
“Se si vuol fare indietreggiare la lebbra nazionalista, se si vuole fare indietreggiare i populisti, se si vuol fare indietreggiare la sfida all’Europa, il modo migliore è di comportarsi bene con i propri partner”. È quanto ha detto il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux, intervistato da Europe 1, sulla crisi diplomatica tra Roma e Parigi. “Le battute di Luigi Di maio e Matteo Salvini sulla Francia, non hanno evitato all’Italia di entrare in recessione”, ha aggiunto il portavoce del governo francese.
Griveaux ha voluto chiarire, che la miccia dell’escalation tra i due paesi, è stata scatenata dall’arrivo del vice premier dei Cinque Stelle in Francia, per incontrare i ‘gilet gialli’. “Cortesia istituzionale vuole che si avverta il governo locale, quando si va in un paese vicino”, ha detto…

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Gilet gialli, 17 occhi saltati e 4 mani mozzate: il bilancio della repressione

di Elena Sempione
Il presidente francese Emmanuel Macron sta mostrando molto bene quale sia il suo concetto di risposta “democratica” al dissenso.
E cioè dura repressione. Dall’inizio della rivolta dei gilet gialli, infatti, il bilancio di morti e feriti assomiglia più a un bollettino di guerra che non a un resoconto di normali incidenti di piazza. Stando ai calcoli più recenti, in due mesi si contano ben 98 feriti gravi: 17 di loro hanno perso un occhio, mentre a 4 è stata addirittura mozzata una mano. Questi, almeno, sono i numeri della repressione delle forze dell’ordine, che non hanno avuto remore a sparare lacrimogeni e Flash-Ball, pallottole di gomma, ad altezza uomo…

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Gilets Jaunes: Francesi come i Palestinesi! La Criminal Police spara Flash Ball alla testa!

Francesi come i Palestinesi. I gilets jaunes vengono repressi violentemente dalle forze di polizia, nonostante lo spirito pacifico delle manifestazioni.
Psicopatici che sparano flash ball alla testa. Tanti manifestanti hanno già perso un occhio. E, cosa incredibile… in un paese occidentale; i morti sarebbero gà una ventina. 
Questi criminali dovrebbero pagare immediatamente. Facile nascondersi dietro all’eseguire gli ordini. Se agisci in questo modo sei solo un criminale. Come al solito le forze dell’ordine sono al servizio del male e non della nazione e della gente. Ecco dove sta il problema. Se costoro non difendessero le classi dominanti allora il mondo sarebbe davvero migliore…

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