Occhi sul Niger…

Occhio al medio oriente e all’Africa, soprattutto al Colpo di Stato nel Niger.
La Giunta Militare che ha preso il comando ha vietato l’esportazione di Oro e di Uranio in Europa, di fatto è una chiarissima presa di posizione contro la Francia, e una chiara messa al bando della moneta nazista Franco CFA.
È una notizia di dimensioni colossali. Significa un colpo mortale alla Francia, che non potrà più alimentare le sue Centrali Nucleari.
In Francia la produzione nazionale di energie elettrica è garantita soprattutto da 18 centrali nucleari, molte delle quali dislocate sul confine Italiano per un totale di circa 58 reattori di vecchia generazione, che forniscono ben il 76% dell’energia elettrica nazionale (dati del 2016).
Ora, la mancanza del combustibile nucleare a basso costo dal Niger, significa per la Francia un colpo pressoché mortale. E Macron ha un solo modo per risolvere la questione: riprendere il controllo del Niger militarmente. È possibile che Macron cerchi in tutti i modi di coinvolgere ONU e NATO, ma sarà difficile vedere un loro diretto coinvolgimento militare in una impresa del genere…

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La Russia sta arrivando a colpire al Cuore lo Stato Profondo francese

di Cesare Sacchetti
La Russia sta arrivando a colpire al cuore lo stato profondo francese liberando l’Africa dall’oppressione del colonialismo francese.
Il mondo multipolare non si sta estendendo soltanto all’Asia o all’America Latina. Da mesi, la Russia sta conducendo una strategia molto chiara in Africa. L’obbiettivo è quello di liberare il continente dalla presenza coloniale francese.
La Russia aveva nei mesi scorsi portato avanti una collaborazione militare con il Mali che aveva visto la fine della presenza militare francese nel Paese. Ora il Cremlino segna un altro enorme passo in avanti siglando un accordo di collaborazione militare con il Camerun, altro Stato da sempre appartenente alla Françafrique

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Africa, addio al Franco CFA, Macron annuncia una nuova moneta: l’ECO

Il Franco CFA lascerà spazio all’ECO, una nuova moneta legata all’euro.
Sarà eliminato l’obbligo per i paesi africani di depositare il 50% delle riserve nel Tesoro francese. Macron: “Il Colonialismo francese fu un errore”. L’Africa dirà addio al franco CFA. Lo ha annunciato il presidente della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara, in una conferenza stampa congiunta assieme al capo dell’Eliseo ad Abidjan. La tanto discussa moneta, vestigio del passato coloniale francese, verrà sostituito dall’ECO. Parigi commenta che la fine del franco CFA porrà termine “a tutte le illazioni su questa moneta”.
In base al nuovo accordo, il cambio della moneta resterà ancorato all’euro. Decade però l’obbligo per i paesi aderenti all’unione monetaria di depositare il 50% delle proprie risorse nel Tesoro francese e quello di avere un rappresentante del governo di Parigi nel consiglio di amministrazione dell’autorità monetaria…

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Come la Francia “fa la cresta” sull’Africa con i Franchi CFA

La Francia tramite i “Franchi CFA” controlla e impoverisce ben 14 ex colonie africane, costringendo molti africani ad emigrare altrove.

Il Colonialismo Francese è terminato solo in maniera formale, in quanto la Francia adotta un controllo finanziario su ben 14 ex colonie: Camerun, Ciad, Gabon, Guinea Equatoriale, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea Bissau, Mali, Niger, Senegal e Togo, con un totale di popolazione di circa 160 milioni di abitanti.

Il controllo economico e monetario francese sulle ex colonie, tramite i Franchi CFA
La Francia adotta su questi un controllo economico e monetario, stampando e imponendo loro una moneta, i Franchi CFA, che garantiscono degli introiti per Parigi e tolgono del tutto la sovranità…

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Parigi non abbassa i toni: “Contro lebbra nazionalista comportarsi bene con i partner”.

Il portavoce del Governo francese attacca Roma dopo il ritiro dell’ambasciatore. Toninelli: “Francesi popolo amico, ma chiedano scusa per la Libia”.
“Se si vuol fare indietreggiare la lebbra nazionalista, se si vuole fare indietreggiare i populisti, se si vuol fare indietreggiare la sfida all’Europa, il modo migliore è di comportarsi bene con i propri partner”. È quanto ha detto il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux, intervistato da Europe 1, sulla crisi diplomatica tra Roma e Parigi. “Le battute di Luigi Di maio e Matteo Salvini sulla Francia, non hanno evitato all’Italia di entrare in recessione”, ha aggiunto il portavoce del governo francese.
Griveaux ha voluto chiarire, che la miccia dell’escalation tra i due paesi, è stata scatenata dall’arrivo del vice premier dei Cinque Stelle in Francia, per incontrare i ‘gilet gialli’. “Cortesia istituzionale vuole che si avverta il governo locale, quando si va in un paese vicino”, ha detto…

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