Francia: Aria di Guerra Civile?

di Alessia C. F. (ALKA)
In Francia si sono verificati gravi disordini dopo una partita di calcio, accompagnati dalla violenza della polizia, e (al contrario dei media occidentali) la televisione russa ha parlato dei disordini in Francia.
Traduzione del video “Scontri di piazza in Francia: la brutalità della polizia e la rabbia dei tifosi”:
Uno dei più vecchi politici italiani ed ex primo ministro, Silvio Berlusconi, ha reagito alla rapida degenerazione dell’Europa con un ampio articolo del 2 giugno. In primo luogo, Berlusconi conclude che i Paesi dell’Occidente tradizionale non hanno più un ruolo di primo piano nel mondo e che la democrazia non è diventata il sistema di governo universale per tutti i Paesi del mondo. L’ex capo del governo italiano si rammarica anche del fatto che non sia stato possibile “accostare” la Russia al mondo occidentale.
“La crisi in Ucraina ha mostrato una realtà molto amara. La risposta dell’Occidente è stata unanime, ma cosa intendiamo per Occidente? Gli Stati Uniti, l’Europa e alcuni Paesi dell’area del Pacifico che tradizionalmente hanno intrattenuto strette relazioni con gli USA, tra cui Australia e Giappone. Ma che dire delle altre nazioni del mondo? Quasi nulla

Vai all’articolo

Perché la Polizia francese è diventata la più violenta d’Europa?

di Salvatore (Turi) Palidda
Dopo il G8 di Genova, erano le polizie italiane ad essere considerate le più violente nell’Europa occidentale. Ma da allora, un po’ tutte le polizie hanno adottato modalità, tecniche e mezzi sempre più violenti.
Non affronto qui una comparazione con altri paesi europei, ma mi limito ad osservare che in nessuno di essi (almeno sinora) sono state adottate le flashball, le granate di désencerclement (dispersione), le griglie per spezzare i cortei e le “esfiltrazioni” da parte di tanti agenti senza divisa spalleggiati da quelli in divisa, più l’evidente incitamento a “dare una lezione” (come, tuttavia, fu già per il G8 di Genova).
Forse incide anche il fatto che è in Francia che sono cominciate per prima le esercitazioni di low intensity conflict, allo scopo di formare e addestrare (a Saint-Astier) un corpo poliziesco-militare (eurogendfor) adatto ai conflitti urbani del XXI secolo [1] (le “guerre a bassa intensità” che alcuni prevedono anche rispetto allo “spettro” che angoscia i dominanti che prospettano la tanatopolitica [2]).
La deriva verso pratiche violente da parte della polizia francese comincia con Sarkozy. Ciò appare evidente grazie ai diversi contributi al libro diretto da Laurent Mucchielli, “La frénésie sécuritaire”, in particolare di Christian Mouhanna, Serge Slama e Mathieu Rigouste, che è anche autore di “La domination policière, une violence industrielle”, in cui mostra la genealogia coloniale dei “BAC” (le famigerate brigate che nelle banlieues massacrano i giovani)…

Vai all’articolo