Cambiare vita… stare in Italia!

di Giusy Vesperini
Quante volte sento da amici e parenti la frase “ah se potessi prenderei una valigia e lascerei l’Italia!”. Penso sia capitato anche a voi. E io stessa l’ho pensato e detto più volte.  E’ diventato ormai un leitmotiv: l’Italia è un paese che non offre nulla, un paese da abbandonare perché qui le tasse sono troppe e il lavoro non si trova.
Quindi, la cosa migliore da fare sembra mollare tutto e ricominciare da zero da qualunque altra parte purché lontano da dove si è ora. La realtà però è ben diversa e chi ha fatto questo passo lo sa bene. La tanto agognata oasi di pace si rivela spesso ancora peggio del deserto. Ripartire da zero in un paese straniero, significa affrontare una lingua sconosciuta, che sì possiamo imparare, ma non saremo mai in grado di padroneggiare come chi la conosce dalla nascita. Significa avere a che fare con la solitudine, perché occorre ricostruire da capo le amicizie. Significa affrontare i pregiudizi di chi abita quel paese e vede in noi comunque sempre uno straniero…

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Lascia il lavoro, vende tutto e parte per un viaggio “on the road” col suo gatto: le foto fanno sognare ad occhi aperti

Chi ha detto che solo i cani sono i migliori amici dell’uomo? La storia di Rich e della sua gatta nera Willow, dimostra che non è sempre così.
Da maggio 2015, il giovane originario di Hobart, Tasmania, e il suo inseparabile felino hanno infatti percorso oltre 50 mila chilometri in viaggio per l’Australia, a bordo di un camper, la loro casa su ruote.
Un’esperienza entusiasmante, attraverso lo sconfinato Stato australe, che per Rich ha rappresentato un taglio netto con la sua vita precedente. Dopo aver venduto la casa, i suoi beni e lasciato il lavoro, l’unica cosa da cui non si è potuto separare, è stato proprio il suo gatto.
Così, questa avventura “on the road” è stata arricchita dalla compagnia dell’animaletto domestico. Definirlo “domestico”, tuttavia, dopo questi anni di viaggio è riduttivo. Come una vera esploratrice, Willow gira per la zona dove Rich e lei si accampano di volta in volta, è rilassata e curiosa e, soprattutto, ama questo stile di vita…

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“Ero un multimilionario… poi ho dato via il mio patrimonio”

Dariel Garner una volta valeva centinaia di milioni di dollari, possedendo 40 società in quattro continenti. Un giorno, 15 anni fa, decise di abbandonare tutto. Ora è un attivista sociale e vive con la sua compagna nel deserto del New Mexico.
Segue il racconto scritto da Dariel in persona…
“Un giorno, il mio medico mi ha detto ‘Dariel, ti invidio davvero. Posso immaginare te e la tua bellissima moglie seduti nel tuo resort a guardare il tramonto, bere cocktail e guardare le montagne della Sierra Nevada. Peccato che so che presto non ci sarai più, perché sarai morto!”
In quel momento, mi resi conto di quanto ero infelice. In quel periodo pesavo 166 kg e riconobbi il fatto che avrei dovuto cambiare abitudini alimentari. Il fatto di scoprire di essere infelice è stata una sorpresa. Non si adattava al concetto di uomo di grande successo, quale ero, almeno per come mi vedeva la società…

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Cambiare vita… senza troppi sforzi

di Enza Petruzziello
“Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine”.
Si tratta del primo verso di una celebre poesia della scrittrice brasiliana Martha Medeiros, poche parole per rappresentare il disagio che colpisce oggi moltissime persone.
A quasi tutti, infatti, a un certo punto della propria vita succede di sentirsi intrappolati, di fantasticare e pensare a un cambiamento radicale. Per alcuni diventa realtà, ma per molti, purtroppo, resta un pensiero e una fantasia.
Una delle cose più difficili da fare, è cambiare, modificare il proprio stile di vita e le proprie abitudini. Paura di perdere quello che si ha, insicurezza, pigrizia e rifiuto di mettersi in gioco sono tra le cause maggiori che impediscono alle persone di aprirsi alle novità. Eppure il cambiamento è fondamentale per sentirsi vivi e per affrontare al meglio il futuro…

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Eppur ci si muove…

Partire, muoversi

Nove italiani su dieci consumano la vita all’interno della stessa provincia. Talvolta della stessa casa.
Uno dei luoghi comuni più diffusi, però anche più veri, riguarda i traslochi di pianerottolo: il figlio esce dall’abitazione dei genitori commossi e si trascina dolorosamente fino alla porta accanto, spesso comunicante con l’altra.
La scarsezza di risorse economiche e di opportunità lavorative ci mette del suo, ma è indubbio che il brusco taglio delle radici è una pratica che lasciamo volentieri agli anglosassoni. Ci siamo addirittura inventati le università a domicilio: una piccola facoltà in ogni piccola città per non allontanarsi da mammà…

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Risveglio di Coscienze

Ragazzi che saltano

di Pierluigi e Melissa
Siamo Melissa e Pierluigi, 2 italiani che hanno scambiato una vita ordinaria con la libertà di un’alternativa nomade. In sella alle nostre bici giriamo per il mondo alla ricerca di conoscenza e libertà, riappropriandoci del nostro diritto alla vita.
Negli ultimi tempi ci siamo resi conto che l’essere umano sta attraversando un periodo di grandi cambiamenti, l’evoluzione non è mai stata così rapida e spesso ci invita ad un nuovo cammino, che ci sembra così lontano dal binario percorso sino ad oggi, da farci dubitare che sia davvero il nostro nuovo destino.
Sempre più gente si rende conto che la tanto ambita laurea, il posto in banca o nell’azienda X, non hanno nulla a che vedere con la propria vita, con il proprio talento e con la propria missione…

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Odia lavorare, così abbandona la carriera per girare il mondo in bici

benedict bicicletta campo di grano

USA: il 35enne Benedict per 6 mesi lavora duramente e per il resto dell’anno… gira il mondo in bicicletta!

Benedict ha una visione propria della vita e di come gli esseri umani dovrebbero viverla: secondo lui non è umano lavorare per 40 ore a settimana.

Dopo la laurea, ha iniziato subito a lavorare come pescatore professionista, sportivo e guida turistica in una località dello stato del Connecticut, vicino alla metropoli di New York. Ma dopo 15 anni ha deciso di cambiare drasticamente il suo tran tran quotidiano: ha ridotto i suoi bisogno primari a poche borse e zaini, ha…

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Va tutto bene…

violenza sulle donne

di Daria Cozzi
In quella magnifica giornata di sole, Elsa guardava con dolcezza Teresa, che giocava con gli altri bimbi della sua età. Era serena.
Sapeva di aver fatto la cosa giusta e provava in fondo, nelle viscere, in quello spazio dove nascono le emozioni e dove una volta albergava l’angoscia e la disperazione, una sorta di avvolgente riconoscenza, non sapeva verso chi o che cosa ma sapeva che finalmente si sentiva la vita pulsare dentro l’anima.
Veniva ogni giorno al giardino. Veniva e andava, con i suoi figli, senza paura. E poi se ne tornava a casa con la luce nel cuore.
Era passato un anno da quando se n’era andata via da Trieste. Era seduta da un bel po’ su quella panchina con Francesco in grembo che aveva smesso di ciucciare e si era addormentato sul suo seno ancora scoperto. Non voleva muoversi, Elsa, per non interrompere quel momento così intenso e pieno di amor…

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Come cambiare vita (in meglio!)

Cambiare vita

Cerchiamo di riassumere in maniera schematica alcuni argomenti che possono diventare oggetto di un cambiamento sostanziale in meglio della nostra vita.
Cominciate a fare una vita sana, ad evitare cibi spazzatura e a ridurre (o ancora meglio a evitare) l’alcool, non fatevi ossessionare dalle preoccupazioni (se non ci riuscite da soli, fatevi aiutare da qualcuno: pensieri negativi e preoccupazioni rovinano la salute fisica, fanno ammalare ed invecchiare precocemente), evitate il fumo e soprattutto mantenete, per quanto possibile, una qualità della vita alta…

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“Tu che lavoro fai?” “Mi diverto!”

Lasciare tutto e cambiare vita

di Valeria Pisano
Cambiare prospettiva, uscire dalla propria “zona comfort” e dagli schemi e… ricostruirsi una Vita Nuova.
Ho rubato il titolo ad un amico, con il quale ho da poco fatto una lunga chiacchierata, durante la quale mi ha raccontato questo aneddoto, cioè come risponde a chi gli pone quella domanda. La cosa interessante è che lui rientra in quella categoria di fortunati, ai quali il travolgente periodo 2011-2012, ha quasi completamente spazzato via l’esistenza a cui era abituato. Contando sulle sue sole forze si è ricostruito una Vita a diecimila chilometri di distanza dall’Italia, ma ancora più interessante è che questa possibilità è derivata dall’aver cambiato completamente la sua prospettiva, iniziando a considerare quello che altri potrebbero considerare “disgrazia” come una grande opportunità e fortuna…

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