Il Mostruoso Esperimento sull’Epatite di Willowbrook

di Nassim Langrudi
Sessant’anni fa, presso la Willowbrook State School, è stato condotto un mostruoso esperimento sull’epatite, su bambini con disabilità mentali che ha sollevato seri interrogativi etici sulla scienza e sulla sperimentazione di farmaci e vaccini.
Nina Galen aveva dieci anni quando entrò a far parte di uno degli esperimenti umani più controversi della storia americana. Sua madre, Diana McCourt, era alla ricerca di un istituto che potesse occuparsi della figlia gravemente autistica e poco prima di perdere le speranze, trovò la Willowbrook State School, un istituto per bambini e adulti con gravi problemi di sviluppo a Staten Island, New York.
Per ottenere un posto per Nina in questa struttura sovraffollata, però, ha dovuto fare un patto con il diavolo e cedere ad un tremendo ricatto: accettare che sua figlia Nina partecipasse a una ricerca scientifica volta a trovare un vaccino contro l’epatite.
Nina divenne uno dei tanti bambini con disabilità mentali, di età compresa tra i 5 e i 10 anni, affidati alle cure del Dott. Saul Krugman, uno stimato pediatra di New York che voleva determinare se esistessero più ceppi di epatite e se fosse possibile creare un vaccino…

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Manipolazione Climatica del Pianeta

di Gabriele Sannino
George Carlin: “Il Pianeta sta bene, è la gente che è fottuta”.
Sono ANNI che assistiamo a eventi climatici sempre più forti e “anomali”. L’altro giorno, in alcune zone del Veneto e del Trentino, sono cadute palle di grandine grandi quanto palline di tennis, che hanno distrutto raccolti, auto, vetri di case e uffici. Io stesso, a Padova, ho potuto notare come ogni dieci macchine circa ce ne fosse una con il parabrezza o il lunotto danneggiati.
Nel mondo assistiamo a eventi sempre più estremi come tornado in zone dove non accadevano mai, perfino neve nel deserto, sì perché il 28 gennaio del 2023 ha nevicato addirittura nel Sahara.
Insomma, nel periodo del “riscaldamento globale”, i deserti anziché aumentare… vengono inondati di neve!…

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Ortofrutta, nel Mondo il 57% della Filiera non Guadagna più: è Allarme per la Produzione

di Redazione Affaritaliani
A pesare sui profitti l’aumento dei costi di produzione di frutta e verdura: al primo posto ci sono i fertilizzanti, a seguire l’elettricità.
Il 57% della filiera ortofrutticola vende in perdita, senza margini di guadagno. Lo rivela un sondaggio condotto nel 2023 dalla Global Coalition of Fresh Produce (Gcfp), che riunisce le associazioni dei diversi operatori del settore ortofrutticolo nel mondo.
La ricerca, condotta su 165 operatori, ha l’obiettivo di far luce sull’aumento dei costi di produzione di frutta e verdura a livello globale e sul loro effetto sull’intera catena del valore e dei consumatori finali, al fine di sensibilizzare i governi a intraprendere decisioni urgenti per stabilizzare un settore in crisi.
Ciò che emerge dal sondaggio condotto tra Nord America, Europa, Africa, Oceania e Sud America è impietoso: in Europa, in particolare, per la maggioranza degli intervistati l’incremento dell’11% dei prezzi di vendita non è stato sufficiente a bilanciare l’aumento dei costi di produzione…

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Il Fallimento del Green Deal in Europa

Articolo di Laura Ru
Il vento sta cambiando ma i pennivendoli italiani non se ne sono ancora accorti.
I media italiani hanno un ritardo fisiologico di qualche mese rispetto all’agenda dei loro padroni.
In estate, con temperature naturalmente molto elevate, è gioco facile fare allarmismo “gretino” sul clima. Ma a Washington e a Bruxelles sono più preoccupati dalle elezioni americane ed europee del 2024, dove Repubblicani e centro-destra, che non sono stati sedotti dalle mirabolanti promesse della transizione verde, nei sondaggi sono avanti di alcuni punti…

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Accordo sul Grano: la “Patriota” Meloni Sacrifica gli Agricoltori Italiani per gli Interessi del Capitale Transnazionale

di Fabrizio Verde
Il grano ucraino, che Bruxelles e Washington assicurano essere inviato ai Paesi poveri dell’Africa, in realtà arriva in Europa, inondando i mercati europei e causando gravi perdite agli agricoltori europei.
La Russia ha comunicato la sua uscita dall’accordo sul grano raggiunto l’anno passato con l’Ucraina, con la mediazione di Turchia e Nazioni Unite.
Nella giornata di ieri il portavoce presidenziale russo, Dmitry Peskov, aveva affermato che alla luce della mancata applicazione di tutti i punti previsti nell’accordo (quelli riguardanti la Russia) questo restava privo di effetto.
Non sono mancate le solite reazioni dei leader occidentali che non si lasciano sfuggire alcuna occasione per dare sfogo alla loro russofobia, unita a una massiccia dose di malafede.
Tra queste reazioni spicca quella di Giorgia Meloni. “La decisione della Russia di interrompere l’accordo del grano è l’ulteriore prova su chi è amico e chi è nemico dei Paesi più poveri”, ha affermato il Presidente del Consiglio italiano. Per poi aggiungere senza curarsi di quanto siano gravi e fuori dalla realtà le sue dichiarazioni dal sapore decisamente russofobo: “Riflettano i leader di quelle nazioni che non vogliono distinguere tra aggredito e aggressore. Usare la materia prima che sfama il mondo come un’arma è un’altra offesa contro l’umanità”.

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La Transizione Energetica Serve solo per Emancipare l’EU dagli USA, sulla Vostra Pelle!

di Mittdolcino
Dimenticate le fesserie, “follow the money”: la transizione energetica è una follia gigante, che nasconde enormi interessi geopolitici ed oltre.
Ossia, quello che vediamo è tutto un enorme sforzo atto a forgiare un continente tecnicamente inesistente, lo stesso che ha inventato il feudalesimo, ha accolto gli ashkenaziti babilonesi ed ha partorito la guerra dei 30 anni. Oltre al nazismo, l’ultimo nome dato ad un virus millenario…
Leggevo oggi un passaggio su ilsussidiario.net, un intervento di uno stimato economista, Annoni. A parte l’essere scontato in certi aspetti, emerge una perla, che vorrei condividere con voi: “… Questa rivoluzione verde è strana: non si spaventa di un campo coltivabile ricoperto di pannelli solari, ma pretende la chiusura di un pozzo di gas a qualche chilometro dalle coste; chiude il nucleare, che ha un consumo di suolo per energia prodotta ridicolo, ma lavora per la riapertura delle miniere; vuole reinserire gli orsi nel loro territorio naturale e nel frattempo usa l’arco alpino o appenninico per l’estrazione del titanio o dell’alluminio. Vuole che i fiumi siano liberi di scorrere e che si ripristino acquitrini e paludi, ma scava chilometri per tirare fuori nickel e argento.”

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Missili Ucraini in Crimea e le Dichiarazioni shock di Tamila Tasheva

di Redazione Radioradio
Tamila Tasheva: “Quando riprenderemo la Crimea inseriremo nella lista nera circa 10.000 ucraini che hanno collaborato con le autorità russi e li puniremo.
Arriva nella tra il 16 e 17 luglio la notizia di due missili ucraini che si sono abbattuti sul ponte di Kerch in Crimea, il simbolo del controllo russo sulla Crimea a partire dal 2014.
L’attacco da parte delle forze armate di Zelensky con missili shadow di probabile provenienza britannica, rappresenta dunque il tentativo da parte dell’Ucraina di sferrare un colpo sul territorio occupato dai russi e di aprire una trattativa forzata. Un tentativo questo, di ridiscutere i termini e le condizioni sulla Crimea e tentare di riappropriarsi di un territorio difficile da riottenere con altri mezzi.
A seguito delle recenti notizie in merito al coinvolgimento delle forze armate ucraine in Crimea, la rappresentante permanente di Zelensky nella repubblica di Crimea, Tamila Tasheva, rilascia una sorprendente intervista a Newsweek, importante magazine americano, in cui dichiara:…

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Caldo, Schillaci: “Niente Eventi all’Aperto, Basta Assalti ai Pronto Soccorso”

Schillaci: se necessario, valuteremo di attuare alcuni provvedimenti!
“Stiamo vigilando e seguiamo la situazione ora per ora” e se Atene ha chiuso l’Acropoli nelle ore più calde, anche in Italia “seguiamo l’evoluzione delle temperature nei prossimi giorni. Con gli altri ministri competenti, se necessario, valuteremo di attuare alcuni provvedimenti. Vanno scoraggiati, nelle ore più calde, i grandi affollamenti in località all’aperto con temperature particolarmente alte”. Così, al Messaggero, il ministro della Salute Orazio Schillaci…

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I Fatti sono ormai Evidenti…

di Claudio Martinotti Doria
I fatti sono ormai evidenti: contestualmente alla demilitarizzazione dell’Ucraina sta avvenendo quella dell’Alleanza Atlantica. Il resto è propaganda.
La Russia deve solo proseguire imperterrita nella sua strategia bellica, indebolire sempre più le forze armate ucraine e NATO fino alla loro implosione, che a sua volta potrebbe far collassare l’UE e la NATO. Non deve mai credere a eventuali negoziati, essendo gli interlocutori totalmente inaffidabili, falsi e traditori, ma deve proseguire fino al conseguimento finale dell’obiettivo, la totale demilitarizzazione dell’Ucraina e di conseguenza della NATO all’interno del paese.
Se per disgrazia e scelta demenziale dovessero scendere in campo direttamente anche i polacchi e paesi baltici e altri folli russofobi, verranno trattati allo stesso modo degli ucraini…

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Ungheria, il Premier Orbán ammette: “Gli Stati Uniti Non Vogliono Fermare la Guerra”

di Giulio Chinappi
Più che unire il blocco occidentale, il vertice NATO di Vilnius sembra aver messo ulteriormente in evidenza la spaccatura interna all’Alleanza Atlantica, come dimostrano le parole del capo del governo ungherese, che continua a smarcarsi dalla linea dettata da Washington.
Il vertice NATO di Vilnius, in Lituania, ha rappresentato una sciagura sotto numerosi punti di vista, come evidenziato da importanti esperti internazionali, tra i quali l’ex ambasciatore italiano Alberto Bradanini. Tuttavia, ha anche evidenziato ancora una volta la spaccatura esistente all’interno della stessa Alleanza Atlantica su questioni importanti, come l’adesione della Svezia, l’adesione dell’Ucraina, la fornitura di armi a Kiev e l’atteggiamento da tenere nei confronti della Russia.
Tra coloro che da tempo stanno cercando di smarcarsi dai dettami di Washington figura certamente il primo ministro ungherese Viktor Orbán. Il governo di Budapest ha infatti sottolineato sin dall’inizio del conflitto che non avrebbe aderito alle sanzioni antirusse…

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