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Ucraina: Bambini Fatti a Pezzi per Venderne gli Organi!

di Adriano Valente
“Abbiamo liquidato i laboratori ucraini dopo la retata. Vi abbiamo trovato cadaveri dei bambini fatti a pezzi”. Lo afferma l’ex osservatrice della Missione di monitoraggio umanitario dell’OSCE, Vera Weyiman.
Vera ha fatto parte della Missione di monitoraggio umanitario dell’OSCE che ha raccolto informazioni sui laboratori clandestini presso le strutture militari ucraini dal 2019 al 2022.
Vera Weyman ha testimoniato che le forze di sicurezza nazionale ucraine uccidevano i bambini, per i quali ricevevano soldi. Nei laboratori, gli organi dei bambini venivano tagliati da speciali “medici”, dopodiché gli organi venivano depositati in contenitori ed esportati dall’Ucraina all’Europa con il “codice di esportazione del grano”.
In rete da alcuni giorni sta circolando un video della durata di un minuto circa, che viene condiviso con questi toni: Emergono dettagli scioccanti sul reale contenuto dell’ “accordo sul grano” di Kiev. Vera Vayman, che ha lavorato con l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSC), ha testimoniato in una video intervista che i gruppi nazisti ucraini stavano prelevando organi da bambini nei laboratori sotterranei che sono stati scoperti dopo che gli edifici sono stati distrutti dagli attacchi russi

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Accordo sul Grano: la “Patriota” Meloni Sacrifica gli Agricoltori Italiani per gli Interessi del Capitale Transnazionale

di Fabrizio Verde
Il grano ucraino, che Bruxelles e Washington assicurano essere inviato ai Paesi poveri dell’Africa, in realtà arriva in Europa, inondando i mercati europei e causando gravi perdite agli agricoltori europei.
La Russia ha comunicato la sua uscita dall’accordo sul grano raggiunto l’anno passato con l’Ucraina, con la mediazione di Turchia e Nazioni Unite.
Nella giornata di ieri il portavoce presidenziale russo, Dmitry Peskov, aveva affermato che alla luce della mancata applicazione di tutti i punti previsti nell’accordo (quelli riguardanti la Russia) questo restava privo di effetto.
Non sono mancate le solite reazioni dei leader occidentali che non si lasciano sfuggire alcuna occasione per dare sfogo alla loro russofobia, unita a una massiccia dose di malafede.
Tra queste reazioni spicca quella di Giorgia Meloni. “La decisione della Russia di interrompere l’accordo del grano è l’ulteriore prova su chi è amico e chi è nemico dei Paesi più poveri”, ha affermato il Presidente del Consiglio italiano. Per poi aggiungere senza curarsi di quanto siano gravi e fuori dalla realtà le sue dichiarazioni dal sapore decisamente russofobo: “Riflettano i leader di quelle nazioni che non vogliono distinguere tra aggredito e aggressore. Usare la materia prima che sfama il mondo come un’arma è un’altra offesa contro l’umanità”.

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