L’Italia non ha Nulla di Liberale… e ve lo Dimostro!

di Alessandro Rossi
La “democrazia”, la “monarchia”, la “tirannide”, l’ “oligarchia” sono modi di gestione del Potere Politico, che è in sostanza il Potere dell’Uomo sull’Uomo.
Non hanno nulla a che fare con il liberalismo o il socialismo. Liberalismo e socialismo sono definizioni “quantitative” di quanto potere dell’Uomo sull’Uomo è codificato ed ammesso nella società dove si vive.

Come ben spiega Hans Hermann Hoppe, spesso e volentieri, per non dire sempre, la “Monarchia” conduce a sistemi più liberali rispetto alla “Democrazia”. In ogni caso, non conta nulla la gestione del Potere, ma l’ammissione dello stesso.
Una società è liberale quando il Potere dello Stato sui suoi cittadini è basso, mentre è socialista quando il Potere dello Stato sui suoi cittadini è alto…

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La Democrazia si sveglia…

di Gianmarco Landi
I parlamenti, i congressi e le istituzioni democratiche devono servire il Popolo e rispettare le Leggi che le istituiscono, e chi non capisce questa cosa semplice, non capisce nulla su quanto è appena successo negli Usa.
Il Congresso, come qualsiasi ambito di governo, meriterebbe rispetto se esercitasse il potere rispettando il Popolo e la Costituzione, ma se non lo facesse, il Popolo avrebbe il dovere e non solo il diritto, di abbattere l’insana istituzione.
Questo è accaduto in America il 6 gennaio, e Trump è un dettaglio della Storia, come Marat o George Washington. Il Congresso USA, con i senatori e i suoi congressman corrotti da potenze nemiche del Popolo americano, come il partito comunista della Cina, sono soggetti del tutto contrari alla Costituzione. Gli eletti pseudo-democratici, con modalità di voto sfacciatamente truffaldine e inzuppate nei byte di un casino globale, non appartengono ad un’istituzione democratica, e perciò non meritano alcun rispetto ma solo disprezzo…

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Corri, italiano… Corri e diventa povero…

di Davide Gionco
Gli economisti ci dicono che l’Italia è alla terza recessione economica negli ultimi 12 anni. Gli economisti più preparati evidenziano come l’economia italiana sia in declino costante negli ultimi 28 anni, da quando ha aderito al Trattato di Maastricht, accettando di sottostare alla politiche di austerità (riduzione del deficit, riduzione del debito/PIL).
Ma come hanno vissuto e come vivono gli italiani questa situazione? La crisi economica non è qualcosa di teorico, ma è qualcosa che colpisce nel concreto la vita quotidiana degli italiani. La maggior parte degli italiani negli ultimi 28 anni, e in particolare negli ultimi 12 anni, ha dovuto fare i conti con delle serie difficoltà personali che sono i sintomi della crisi economica.
Per i lavoratori autonomi e le piccole imprese le difficoltà sono state le seguenti: un calo vistoso delle prospettive economiche della propria impresa, magari un fallimento, aumento dei contenziosi con l’Agenzia delle Entrate, problemi con le banche, concorrenza sleale da parte delle multinazionali (da Amazon in giù…). E incubi notturni allegati per chi ci è passato…

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Q-Anon: tutti in casa, aspettando gli “007 dell’Apocalisse”?

Il mondo è in mano a mostri pedofili, che però stanno per essere sbaragliati. Da chi? Dagli “Anons”…
Q-Anon, ovvero i “patrioti” americani, intelligence militare segretamente mobilitata da Donald Trump con lo stranissimo ordine operativo presidenziale del dicembre 2017, che dichiara che “corruzione, pedofilia e traffico di esseri umani” rappresentano “una minaccia per la sicurezza nazionale”.
L’ordine presidenziale straordinario è una notizia, il resto è una tesi. Per molti, solo una leggenda, per altri realtà: è la narrazione di Q-Anon, misteriosa sigla che distilla “drop”, sibillini avvertimenti sul web. Il messaggio: “tenetevi pronti, perché la fine del mondo è vicina”. O meglio: sta per crollare un establishment criminale che mette insieme finanza, politica e disinformazione mainstream, con contorno di pedo-satanismo e ogni altro orrore, immaginabile e non, coltivato da personaggi potenti e insospettabili…

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Meno Stato uguale Meno Sovranità. E quindi meno Democrazia

di Diego Fusaro
Occorre, più che mai, tornare a prendere le mosse dal solo spazio in cui, storicamente, è esistita lungo l’arco della modernità la democrazia, per quanto densa di mancanze, contraddizioni e punti di criticità; dal solo spazio entro il quale le classi dominate, organizzandosi nel conflitto, sono riuscite a conquistare diritti e rappresentanza.
Come la democrazia greca trovò nello spazio solidale e comunitario della polis il proprio luogo geografico e politico di insediamento, così la democrazia moderna ha rinvenuto entro i confini dello Stato nazionale la propria sede peculiare. A tal punto che la si potrebbe icasticamente definire come la sovranità del popolo all’interno dello Stato nazionale. E se è vero che, lungo l’arco della modernità, il livello più alto – quando non quello esclusivo – in cui la democrazia si sia insediata, pur con tutte le sue imperfezioni e con i suoi macroscopici limiti, è stato lo spazio dello Stato sovrano nazionale, ne deriva una conseguenza del massimo rilievo…

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Intelligenza artificiale: la grande bellezza e il lato oscuro

di Fabio Chiusi
Gli sviluppi, sempre più rapidi, dell’intelligenza artificiale richiedono un’etica, una politica, una visione del rapporto tra tecnologia ed esseri umani in cui la prima sia al servizio dei secondi e non viceversa.
La questione è già oggi concretissima. Un esempio? Il 7 maggio scorso in Florida, Joshua Brown, quarant’anni, si trova alla guida della sua amata Tesla modello S. Visto, vettura dotata di funzioni di autoguida; il pilota è un entusiasta degli sviluppi dell’intelligenza artificiale per l’automobilismo, come testimoniato dai suoi stessi video su YouTube, quindi, si concede la visione di un film della saga di Harry Potter su un lettore DVD portatile. Agli ostacoli, ne è certo, penseranno il radar e il sistema di visione computerizzata di cui è dotato il veicolo, che consente una modalità di guida nel traffico e frenata automatica, mentre la macchina va a tutta velocità…

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I Tecnocrati vogliono farci credere che il mondo sia troppo complesso per la democrazia

In politica non esiste un progresso costante, solo un’infinita e deprimente circolarità. Democrazia e libertà sono inevitabilmente vulnerabili ed effimere; sono sempre messe in dubbio da chi detiene il potere e si ritiene più intelligente degli altri, e quindi costantemente a rischio di essere sovvertite.
In un commento recentemente apparso sul Telegraph, si mettono in luce i tentativi attualmente in corso in Gran Bretagna per bloccare e screditare il processo democratico della Brexit. Gli argomenti sono sempre gli stessi, utilizzati ormai in qualsiasi paese in cui la volontà popolare è abbastanza forte da minacciare lo status quo e gli interessi delle élite: una surreale celebrazione di modelli di governance pre-ottocenteschi, con tutto il potere concentrato nelle mani di un’aristocrazia di burocrati non-eletti, paternalisticamente ritenuti gli unici capaci di comprendere la complessità del mondo odierno. Di fronte a queste derive autoritarie e oscurantiste, è necessario che i cittadini resistano e rivendichino con forza la prevalenza del buonsenso e della trasparenza”. (Allister Heath, 31 gennaio 2018)…

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