Emergenza Coronavirus: dopo il No ai vaccini, fuori Fauci e la sua Task Force

Il Presidente Trump ha deciso di “liberarsi” di Anthony Fauci e di tutti gli “esperti” della Task Force.
Il Presidente Trump, dopo l’aver comunicato che si uscirà da questa emergenza sanitaria senza vaccino e che si deve tornare alle vecchie abitudini quanto prima, mette a segno un altro importante colpo, ovvero: ha deciso di “liberarsi” di Anthony Fauci e di tutti gli “esperti” della Task Force per l’emergenza Covid-19, che dovrebbe essere smantellata al massimo entro la fine di maggio.
Dopo le numerose dichiarazioni, i tweet, i retweet, il Presidente americano ha finalmente preso la decisione di allontanare il suo collaboratore Fauci, preso di mira da praticamente il suo primo giorno di incarico. Fauci al momento si è messo in isolamento, dopo essere entrato in contatto con un membro dello staff della Casa Bianca risultato positivo…

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Che noia, siamo diventati tutti cupi e ordinati come la Quarantena!

di Simonetta Sciandivasci
Aver trasportato online tutte le cose di prima non si rivelerà per forza una buona idea. Non aver messo in pausa niente, esserci affannati a traslocare l’aperto nel chiuso, renderà molto più difficile tornare alla normalità.
Si è incupito tutto, e come potrebbe non esser così… Non succede soltanto perché le buone notizie sono poche e, le volte che ce le danno, ci ricordano che non vogliono dire granché, non sono stabili, né durature, domani potrebbero peggiorare, e bisogna continuare a comportarsi come se si fosse al buio anche se s’è accesa la luce (esiste qualcosa di più innaturale? Ma allora non datecele le buone notizie, cosa accendete a fare la luce se poi ci dite di tenere gli occhi chiusi?).
S’è incupito tutto perché ogni cosa ha preso a funzionare in conseguenza della pandemia. Tutto ha preso la sua forma, tutto le coincide, e non c’è nessun margine di libertà, nessuno spazio che sia rimasto incontaminato dai suoi allarmi, dai suoi rischi, dai suoi dettami, nessun momento d’evasione, nessun carnevale possibile, nessuna catarsi…

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Italia sotto attacco militare

di Federico Dezzani
A distanza di circa cinque settimane dalla diffusione del Coronavirus nelle regioni settentrionali, l’Italia sembra sempre più essere oggetto di un vero e proprio assalto militare: negli ultimi giorni si è infatti intensificato l’attacco informatico anche alle infrastrutture strategiche, come gli ospedali.
La chiusura ad oltranza delle attività economiche facilita la manovra angloamericana che punta all’implosione dell’Unione Europea attraverso il default dell’Italia.
Guerra biochimica + guerra informatica + guerra finanziaria
Non c’è davvero pace per l’Italia. Sono trascorse circa cinque settimane dalla comparsa del Coronavirus nelle regioni settentrionali ed altrettante ne sono trascorse dalla pubblicazione della nostra prima analisi a caldo, dove evidenziavamo con grande precisione (e, ci sia concesso, una certa preveggenza) le finalità dell’attacco angloamericano. Più le settimane trascorrono, più l’Italia sembra essere oggetto, infatti, di un vero e proprio attacco militare, articolato, avvolgente, incessante, con l’obiettivo ultimo di portare al collasso il suo sistema socio-economico e, attraverso il default dell’Italia, affondare tutte le istituzioni europee. Destabilizzato il quadrante europeo, spostato il focus militare sulla sola Germania e indebolita economicamente la Russia attraverso il collasso europeo, gli angloamericani potrebbero infine concentrarsi sulla sola Cina, che è in cima all’agenda degli strateghi atlantici…

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Avanti tutta, la scogliera si avvicina!

di Jacopo Cioni
Esistono differenze innegabili fra un paese che detiene la propria sovranità monetaria, ed il controllo della propria politica economica, e uno paese che le ha perse entrambe.
Gli USA sostengono le imprese con denaro anche a fondo perduto con unico vincolo che le aziende non licenzino gli operai, tradotto, in periodo di crisi, lo Stato ti paga gli operai. Non solo sostiene l’economia ma lo fa contenendo la disoccupazione. Questo il trafiletto de Il “Sole 24 Ore”.
“La forma scelta per l’erogazione dei fondi è quella del prestito da restituire (in teoria) entro due anni, senza garanzie reali o personali (coperte dall’ente Sba). Il prestito (assieme agli interessi maturati) deve essere impiegato per il 75% per pagare gli stipendi di 8 settimane, mentre la quota restante va dirottata su mutui o affitti e bollette. Ma il prestito diventa a fondo perduto se si mantengono l’occupazione e i livelli salariali o se si riassumono velocemente i dipendenti licenziati. Più si licenzia, più soldi bisognerà restituire”

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Il “Contagio psichico”: la Preghiera è l’arma che abbiamo a disposizione

Intervista di Paolo Vites a Diego Frigoli
In un momento dove la paura scatenata dal virus mette in crisi le nostre certezze, la preghiera è un aiuto “scientifico”.
Non solo difendersi dal contagio, non solo distanza sociale. In questa contingenza storica determinata dalla paura del coronavirus, l’uomo si trova davanti a una doppia battaglia: sopravvivere, fisicamente, ma anche salvaguardare, o meglio, riscoprire un contatto profondo con il proprio io.
Le persone hanno paura, sono sole, angosciate, si sentono prigioniere, non sanno quale futuro le aspetta. C’è un elemento che è stato riconosciuto, paradossalmente dalla scienza stessa, da tempo, come un “farmaco” utile, quanto un rimedio medico. È la preghiera. Ce lo dice il professor Diego Frigoli, psichiatra, psicoterapeuta, fondatore e promotore del pensiero ecobiopsicologico…

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Tra “Defender Europe” e firma del Mes, la Verità viene a galla…

di Diego Fusaro
La drammatica emergenza del Coronavirus ha, se non altro, fatto emergere con forza alcuni elementi, che forse, in condizioni normali, non sarebbero affiorati. O, per lo meno, non sarebbero affiorati tanto chiaramente.
Intanto, la precarietà della nostra condizione “normale”: è bastato un virus a rovesciare il nostro modo usuale di abitare il mondo. Dal vitalismo di fine settimana si è passati, dall’oggi al domani, alla legge marziale. O, se preferite, dal mantra “#abbracciauncinese” all’isolamento sociale coatto.
“Defender Europe” e firma del Mes
È, poi, emersa chiaramente, se ancora ve ne fosse stato bisogno, la reale natura degli Usa e della Ue. I primi, nel bel mezzo della pandemia, hanno inviato 30 mila militari in Europa (operazione “Europe Defender 2020”), militarizzandola in vista della “difesa”, in realtà del possibile “attacco” imperialistico alla Russia. Ciò risolleva la questione circa la reale natura dello stesso Coronavirus come arma biologica prodotta in vitro.
Per quel che riguarda la Ue, anche in questo caso non ha tardato a manifestarsi la sua ripugnante essenza di mostro liberista…

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Le tentazioni oscure del Conte 2: un Commissario al Coronavirus, 5G e Mes

Intervista di Federico Ferraù a Alessandro Mangia
Il governo Conte 2 sta sfruttando l’emergenza del coronavirus per legittimare se stesso e fare riforme pericolose per l’Italia? Il rischio c’è…
Il coronavirus sembra non volerne sapere dei modelli matematici fatti apposta per ingabbiarlo. Assistiamo ad una moltiplicazione dell’incertezza, a fronte della quale seguono a cadenza giornaliera provvedimenti di urgenza. È possibile che un governo in grave crisi di consenso, si giovi di questa situazione per legittimare se stesso?
Ne abbiamo parlato con Alessandro Mangia, ordinario di diritto costituzionale alla Cattolica di Milano. Per il giurista il momento è propizio per instaurare uno stato d’eccezione. “L’emergenza – spiega Mangia – consente di fare infinite cose che in condizioni normali non si potrebbero fare”: dalla nomina di un commissario fino alla firma del Mes, passando per il 5G…

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Coronavirus: la bufala dell’anti-bufala

di Claudio Messora
Chi considera cospirazionista e inverosimile l’idea che l’epidemia del Covid-19 possa essere stata causata dagli Stati Uniti, non sa quel che dice.
Basteranno ai più testardi i due articoli accademici citati in fondo per dimostrarlo. Come possiamo distinguere un’epidemia “naturale” da un attacco biologico? Data la natura degli attacchi biologici, che normalmente non lasciano prove, stando alle prove, solitamente non possiamo: quindi è sciocco dire che, senza prove, è fantasiosa l’eventualità che si tratti di un attacco biologico.
Come con gli incendi dolosi dobbiamo considerare i moventi, l’opportunità, la capacità, l’occasione, i precedenti, la natura dell’evento e la mentalità del sospettato, ma a maggior ragione, perché chi appicca un incendio lascia comunque molte più tracce del suo gesto. Quando avvengono degli incendi sospetti, nessuno dice che è complottista affermare che potrebbero essere stati degli allevatori o degli speculatori edilizi a causarli: perché lo stesso, e a maggior ragione, non dovrebbe valere per le epidemie, quando si tratta di epidemie particolarmente sospette?…

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Coronavirus: pioggia di disdette in Italia per il Turismo. Presenze giù fino al 70%

di Francesco Bisozzi e Claudia Guasco
L’Italia in quarantena mette in ginocchio il turismo, dopo che paesi come Francia e Inghilterra hanno attivato politiche di isolamento nei confronti di chi ritorna dalle zone della penisola colpite dal Coronavirus.
Risultato… in queste ore una pioggia di disdette sta falcidiando un settore che conta circa due milioni di lavoratori e vanta un giro d’affari da 146 miliardi di euro. A rischio questa primavera un terzo del fatturato annuo del comparto. Ballano decine di milioni di pernottamenti negli alberghi. E migliaia di agenzie di viaggio rischiano di dover abbassare la saracinesca a causa dell’ondata di panico legata al diffondersi della malattia…

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