Emergenza Coronavirus: dopo il No ai vaccini, fuori Fauci e la sua Task Force

Il Presidente Trump ha deciso di “liberarsi” di Anthony Fauci e di tutti gli “esperti” della Task Force.

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Il Presidente Trump, dopo l’aver comunicato che si uscirà da questa emergenza sanitaria senza vaccino e che si deve tornare alle vecchie abitudini quanto prima, mette a segno un altro importante colpo, ovvero: ha deciso di “liberarsi” di Anthony Fauci e di tutti gli “esperti” della Task Force per l’emergenza Covid-19, che dovrebbe essere smantellata al massimo entro la fine di maggio.

Dopo le numerose dichiarazioni, i tweet, i retweet, il Presidente americano ha finalmente preso la decisione di allontanare il suo collaboratore Fauci, preso di mira da praticamente il suo primo giorno di incarico. Fauci al momento si è messo in isolamento, dopo essere entrato in contatto con un membro dello staff della Casa Bianca risultato positivo.

Donald Trump ha rilasciato un’altra serie di dichiarazioni che sono destinate a entrare nella storia. Il Presidente degli Stati Uniti, infatti, ha affermato che il Sars-CoV-2, ovvero il Covid-19, andrà via senza alcun vaccino e durante l’incontro con esperti ed epidemiologi, Trump ha detto di “non fare affidamento sul vaccino”, in quanto è convinto del fatto che il Coronavirus sarà debellato anche senza, visto che, giorno dopo giorno, le cure diventano sempre più efficaci. “Anche senza vaccino si tornerà alla normalità” ha affermato il Presidente.

Trump ha dichiarato che “le persone non si devono abituare ad una nuova normalità, ma devono recuperare le vecchie abitudini” ed ha categoricamente allontanato le ipotesi di vedere stadi con capienza ridotta, a causa delle misure di distanziamento sociale.

Il Presidente Trump, che nel frattempo sta facendo un tour per gli States per la campagna elettorale, dopo aver rimosso il collegamento e i finanziamenti dell’OMS con il suo Governo, ha rilasciato importanti dichiarazioni, continuando ad accusarel’OMS di poca trasparenza in questa emergenza e proseguendo in una strategia politica ed economica libera da vaccini, Big Pharma ed influenze internazionali varie.

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: NoiconTrump.com

L'AGRICOLTURA NATURALE E L'ARTE DEL NON FARE
La via di Fukuoka per coltivare l'abbondanza con il minimo intervento
di Kutluhan Özdemir

L'Agricoltura Naturale e l'Arte del Non Fare

La via di Fukuoka per coltivare l'abbondanza con il minimo intervento

di Kutluhan Özdemir

L'agricoltura naturale è il vertice del progresso rivoluzionario dell'agricoltura artigiana.

Questo libro nasce dall’intento di divulgare in Italia il metodo di coltivazione del celebre agronomo giapponese Masanobu Fukuoka, pioniere dell’agricoltura naturale, che conta un vasto seguito in Italia.

Si tratta di un manuale che insegna la cosiddetta “l’agricoltura del non fare” e nello stesso tempo invita a riconnettersi con la natura, per vivere in modo più armonioso.

L'agricoltura naturale di Masanobu Fukuoka si basa sulla drastica riduzione dell'intervento umano, l'assenza di impatto sugli ecosistemi e la fiducia nella biodiversità per tenere a bada parassiti e infestanti. L'unica condizione per praticarla è il risveglio del suolo, ossia il ripristino della vita e della sostanza organica in quei terreni impoveriti dalle coltivazioni intensive, sia convenzionali che biologiche.

Seguendo le orme del celebre agronomo giapponese, Kutluhan Özdemir svela, con semplicità, i segreti per avviare, ciascuno nel suo orto, campo o frutteto, la propria personale "rivoluzione del filo di paglia".

Dopo aver conosciuto gli allievi di Fukuoka in tre diversi continenti, l'autore si è stabilito nelle Marche, dove ha fondato una fattoria naturale divenuta punto di riferimento per chi sogna di coltivare una sobria e permanente abbondanza di cibo genuino a costi irrisori.

Da qui si muove in tutto il mondo per divulgare l'arte del "non fare" attraverso i suoi laboratori.

Questo volume raccoglie e amplia il contenuto dei laboratori, offrendo l'opportunità di difendere la Terra preservando la terra: senza arare, potare, fertilizzare, diserbare e irrigare, risparmiando su macchine agricole, certificazioni e prodotti chimici, evitando monocolture e OGM.

Per affidarsi, con successo, unicamente alla natura.

"La nostra mente, ossessionata dall'idea del 'fare', così essenziale per la società industriale, ha creato una barriera fra noi e la nostra essenza di viventi.
Non vediamo più un albero come tale, ma come una macchina da cui trarre il maggior vantaggio possibile, dimenticandoci come nasce, la forma in cui si sviluppa e come si nutre.
Così percepiamo il mondo e i suoi equilibri ponendo continuamente le nostre esigenze al centro di tutto. È come guardare la vita attraverso una lente".

- Kutluhan Özdemir - 

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