Avanti tutta, la scogliera si avvicina!

di Jacopo Cioni

Esistono differenze innegabili fra un paese che detiene la propria sovranità monetaria, ed il controllo della propria politica economica, e uno paese che le ha perse entrambe.

La spaventosa scommessa sulla bancarotta dell'Italia. Il super ...

Gli USA sostengono le imprese con denaro anche a fondo perduto con unico vincolo che le aziende non licenzino gli operai, tradotto, in periodo di crisi, lo Stato ti paga gli operai. Non solo sostiene l’economia ma lo fa contenendo la disoccupazione. Questo il trafiletto de “Il Sole 24 Ore”.

La forma scelta per l’erogazione dei fondi è quella del prestito da restituire (in teoria) entro due anni, senza garanzie reali o personali (coperte dall’ente Sba). Il prestito (assieme agli interessi maturati) deve essere impiegato per il 75% per pagare gli stipendi di 8 settimane, mentre la quota restante va dirottata su mutui o affitti e bollette. Ma il prestito diventa a fondo perduto se si mantengono l’occupazione e i livelli salariali o se si riassumono velocemente i dipendenti licenziati. Più si licenzia, più soldi bisognerà restituire“.

Poi abbiamo l’UE che non solo non stampa euro, cioè non immette liquidità gratis attraverso la BCE, non solo non approva i bond europei, con condivisione del debito fra gli stati, ma proclama il MES come unico sistema di risoluzione per gli stati in difficoltà. Un prestito di denaro (fra l’altro da noi cittadini fornito) con interessi e con condizionalità che porteranno la troika a scelte drastiche in termini di politica economica italiana. Ma quanti ancora ci credono in questa UE?

L’Italia, di sua sponte, paventa 400 miliardi che però, attenzione, non sono soldi reali, ma garanzie dello Stato su prestiti che le aziende possono prendere presso gli istituti bancari. Se l’azienda non fallisce devono restituire i soldi, NON sono a fondo perduto quelli delle banche, se l’azienda fallisce li restituisce lo Stato al suo posto, ma dato che lo Stato non stampa denaro, lo restituiscono tutti gli italiani, accollandosi il debito delle aziende fallite. Ovvio che i dipendenti delle aziende fallite andranno a zonzo.

Anche l’emergenza covid-19 ha contribuito a mantenere operative un solo tipo di azienda, le banche. Lo Stato in realtà sta garantendo il rientro delle banche, non il sostegno alle aziende.

Perché te li prestano? Perché le tasse sono posticipate, non annullate e quindi prima o poi devi pagarle, anche con soldi presi in prestito, ma devi pagarle. Il Top della presa per il sellino.

Sono geniali, niente da dire, nel gioco delle tre carte dove sembra ti diano di tutto ma riescono a non darti niente. Ed il bello è che alla fine il nostro amato PdC darà il via alla firma del MES e senza passare dal Parlamento. Avanti tutta… gli scogli si avvicinano!

Non solo, in questo momento di caduta verticale in termini economici, di restrizione delle libertà personali a causa di un “virussino”, di un Parlamento esautorato della sua funzione, che in Repubblica Parlamentare pare alquanto minaccioso, dato che è un silenziamento della rappresentanza popolare, si nota anche l’instaurarsi di un silenziamento del Popolo, una pseudo censura sulle opinioni non conformi a quelle istituzionali.

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In pratica, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Andrea Martella, ha creato una una task force destinata a combattere le “fakenews”. Voi mi comprenderete: porre degli uomini, chiunque essi siano, nella posizione di decidere chi dice la verità e chi invece mente, è un’aperta violazione dell’art. 21 della Costituzione. Per chi non ha a portata di mano la nostra Carta Costituzionale riporto io l’articolo 21 che recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure“.

In un un momento in cui, obtorto collo, siamo costretti già a limitare la nostra libertà fondamentale di movimento, relazione, aggregazione, limitare anche la possibilità di parlare può diventare un tantinello eccessivo. Non sono certo io a dover ricordare che questa forma di coercizione è stata già usata in passato, sia verso il popolo sia verso quella che dovrebbe essere libera stampa.

Infine, poi leggo i fenomeni che si scagliano contro i cosiddetti “complottisti”, cioè quelle persone che sono 20 anni che vi avvertono dei rischi intrinseci dell’UE, quelle persone che vi avvertono del rischio di fare la fine della Grecia,  quelle persone che hanno più volte ventilato il rischio di pandemia da virus, e penso che, sinceramente, anche sul fronte scuola è stato fatto un ottimo lavoro nell’insegnare a credere e obbedire invece di espandere la massa cerebrale.

Articolo di Jacopo Cioni

Fonte: www.scenarieconomici.it

L'ALTRA STORIA D'ITALIA 1802-2022
In 99 tappe per giovani adulti
di Lamberto Rimondini

L'Altra Storia d'Italia 1802-2022

in 99 tappe per giovani adulti

di Lamberto Rimondini

L’altra storia d’Italia 1802-2022 è un viaggio potente e illuminante che ti aiuta a vedere con occhi nuovi gli ultimi due secoli della nostra storia.

Scoprirai che dietro guerre, crisi e decisioni politiche ci sono sempre interessi nascosti. Ma soprattutto capirai che la conoscenza è la vera forza per non essere manipolati e per costruire una società più libera, giusta e consapevole.

“Ho scritto questo libro pensando alla classe dirigente di domani”
- Lamberto Rimondini

Quante volte ti sei chiesto cosa si nasconde davvero dietro ai manuali di storia ufficiale?

L’altra storia d’Italia è un invito potente a guardare con occhi nuovi oltre due secoli di eventi, decisioni politiche e crisi globali, per scoprire i fili invisibili che hanno plasmato il presente.

Lamberto Rimondini accompagna il lettore in un viaggio di 99 tappe che collegano guerre, alleanze internazionali, strategie economiche e manipolazioni dell’informazione, svelando una trama fatta di interessi finanziari e scelte pianificate con cura.

Ogni capitolo diventa un tassello di un mosaico più grande: dalla distruzione programmata del Sud Italia alle guerre mondiali, dalle svendite del patrimonio pubblico all’emergenza pandemica, l’autore propone un’interpretazione che non teme di mettere in discussione le versioni più comode della storia.

Ciò che rende unica quest’opera è la capacità di unire un approccio rigoroso all’analisi geopolitica con un linguaggio diretto e accessibile. Le pagine non offrono soltanto dati e riferimenti, ma invitano a sviluppare un pensiero critico e indipendente, capace di leggere il presente con maggiore consapevolezza.

Cosa troverai nei capitoli:

  • Una cronologia dettagliata che ripercorre 220 anni di storia italiana in relazione agli equilibri globali
  • La spiegazione dei meccanismi di manipolazione dell’informazione e di creazione del consenso
  • L’analisi di come sistemi economici, guerre e crisi abbiano condizionato intere generazioni
  • Una riflessione sul potere della conoscenza come strumento di libertà

Leggi questo libro se…

  • Vuoi comprendere le connessioni tra geopolitica, economia e società, al di là delle versioni ufficiali e semplificate.
  • Cerchi strumenti per allenare il tuo pensiero critico, liberandoti dalle narrazioni preconfezionate.
  • Sei un giovane adulto o uno studente, e desideri capire come il passato abbia ancora effetti concreti sulla tua vita.
  • Sei un educatore o un appassionato di storia, e vuoi proporre punti di vista alternativi e stimolanti.
  • Senti che il vero cambiamento parte dalla consapevolezza, e vuoi farne parte.

Questa lettura non si limita a raccontare i fatti: li interroga e li mette in relazione, invitandoci a fare altrettanto. Perché solo chi conosce diventa capace di scegliere, di partecipare e di contribuire a costruire una società più libera e consapevole.

Un'esortazione per le giovani generazioni a pensare, a scegliere, a svegliarsi.

Perché il vero cambiamento comincia da te, giovane adulto!

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