La Spinta per Chiudere la Guerra di Gaza Rafforzata dal Confronto con Teheran

di Davide Malacaria
Trump ribadisce che la carneficina di Gaza finirà “entro una settimana”. Possibile che, come in altre circostanze, la tempistica indicata dal presidente Usa sia troppo ristretta rispetto alla realtà, ma la sollecitazione serve a urgere Netanyahu a muoversi in tal senso. E sembra avere una certa efficacia.
Netanyahu Pronto alla Pace?
I media israeliani informano che Netanyahu si sta confrontando con i suoi collaboratori sulla questione. Sul punto, le dichiarazioni di Aryeh Deri, membro del gabinetto di sicurezza di Netanyahu: “Ora più che mai sono state create le condizioni per porre fine alla guerra a Gaza”.
Le ha riportate il Washington Post, commentandole con le osservazioni di  Shira Efron, dell’Israel Policy Forum, secondo la quale la “vittoria” nella guerra contro l’Iran ha conferito nuova popolarità al premier israeliano, “un capitale politico necessario per poter accettare un cessate il fuoco a Gaza”

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La Sconfitta Israeliana è Evidente

di Daniele Perra
Ad oggi, si può affermare con una certa cognizione di causa che l’operazione israeliana “Rising Lion” sia stata un totale fallimento.
Il programma nucleare iraniano è solo parzialmente scalfito. Il dominio aereo non è sufficiente. Netanyahu non è riuscito a spingere gli Stati Uniti ad entrare direttamente nel conflitto (nonostante l’attacco piuttosto debole, e molto di facciata, ad alcuni siti nucleari iraniani).
Israele non può colpire in modo pesante le infrastrutture petrolifere iraniane, troppo importanti per un “peso massimo” come la Cina, che non può essere indispettita più di tanto (visti i tanti interessi economici anche in Israele). Il “cambio di regime” a Teheran è ben lontano dal realizzarsi…

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Generale F. Mini: “la Guerra di Netanyahu è la Prova che Teheran Non Ha l’Atomica”

Intervista di Paolo Rossetti al Generale Fabio Mini
Israele vuole punire l’Iran perché è un contendente in Medio Oriente. Netanyahu vuole le armi USA ma la sua guerra non risolverà niente.
L’obiettivo di Israele è quello di affermarsi come potenza egemone nel Medio Oriente. E per farlo ha deciso di attaccare l’Iran, di destrutturarlo come Paese. Per portare a compimento il piano, però, spiega Fabio Mini, generale già capo di stato maggiore della NATO per il Sud Europa e comandante delle operazioni di pace della NATO in Kosovo (autore de “La Nato in guerra”, Dedalo, 2025), Netanyahu ha bisogno che Trump gli fornisca le armi adatte.
Così impostata, la guerra andrà avanti fino a che entrambe le parti non avranno finito le munizioni…

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Dichiarazione del Ministero degli Esteri Russo in Relazione agli Attacchi Israeliani sul Territorio Iraniano

Lavrov: “Esprimiamo la nostra estrema preoccupazione per la pericolosa escalation delle tensioni in Medio Oriente”.
“Condanniamo fermamente l’azione violenta dello Stato di Israele, in violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, nella notte del 13 giugno.
Attacchi militari immotivati contro uno Stato membro sovrano delle Nazioni Unite, contro i suoi cittadini, le sue città pacifiche e addormentate, le sue infrastrutture nucleari. Attacchi categoricamente inaccettabili. La comunità internazionale non può permettersi di rimanere indifferente a tali atrocità che distruggono la pace e danneggiano la sicurezza regionale e internazionale.
Ciò che rende la situazione particolarmente cinica è il fatto che gli attacchi israeliani siano avvenuti nel bel mezzo di una sessione del Consiglio dei Governatori dell’AIEA e alla vigilia di un altro ciclo di contatti indiretti tra funzionari iraniani e statunitensi

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AIEA e la Risoluzione Contro il Programma Nucleare Iraniano

di Redazione de l’AntiDiplomatico
Nonostante gli avvertimenti dell’Iran, l’AIEA (Agenzia internazionale per l’energia atomica) nelle scorse ore aveva adottato una risoluzione in cui accusava Teheran di non aver rispettato i propri obblighi in materia nucleare.
L’agenzia internazionale, appena prima dell’attacco israeliano, aveva formalmente stabilito che l’Iran non stava rispettando i suoi obblighi in materia nucleare, una decisione che avrebbe potuto innescare nuove tensioni e un tentativo di ripristinare le sanzioni delle Nazioni Unite contro Teheran entro la fine dell’anno…

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Israele Ha Attaccato l’Iran!

Sfidando il monito di Donald Trump e sabotando di fatto i suoi negoziati con Teheran sul nucleare, Israele ha lanciato nella notte una serie di attacchi “preventivi” in Iran contro impianti nucleari e militari, fabbriche di missili balistici e alti ufficiali.
Una mossa che ha fatto schizzare il prezzo del petrolio e che rischia di aprire un terzo fronte di guerra dopo quello in Ucraina e a Gaza. Un altro schiaffo per The Donald, dopo che anche Vladimir Putin ha tirato dritto per la sua strada.
La decisione è stata presa dal premier israeliano Benjamin Netanyahu lunedì scorso, quando ha chiamato il presidente americano informandolo della sua intenzione e inducendolo ad evacuare il personale americano in Medio Oriente per il timore di ritorsioni iraniane…

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