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Cina: “1984” di Orwell? …Roba da dilettanti

di Gianni Sartori
Mentre il contenzioso fra Stati Uniti e Cina va crescendo e fermentando in ambito commerciale e tecnologico, “Hikvision” – la maggior società di sorveglianza del mondo (situata a Hangzhou, est della Cina, e ovviamente statale) – ha fornito telecamere e apparecchiature software per il “riconoscimento facciale” alla polizia di New York. Nonostante sia, in teoria almeno, formalmente esclusa da ogni contratto pubblico negli USA.
Non sbracate inveendo contro il totalitarismo comunista. Qui siamo, infatti, in pieno dominio del Capitale. Del resto, nonostante le dicerie in proposito, George Orwell quando scrisse “1984” (lo disse in trasmissioni radiofoniche di cui si conserva la registrazione), non pensava allo stalinismo contro cui aveva già ampiamente polemizzato.Orwell – in “1984” – aveva in mente il nazifascismo, le tecniche di Joseph Goebbels in materia di propaganda. E anche la sua esperienza alla BBC dove ebbe modo di conoscere e sperimentare le nuove tecniche di falsificazione e manipolazione delle notizie…

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La giornalista Giulia Pompili aggredita dal funzionario cinese: “La devi smettere di parlare male della Cina”!

Momento di grande tensione al Quirinale tra Giulia Pompili, giornalista del Foglio e un funzionario dell’ambasciata cinese in Italia, Yang Han.

Secondo quanto riporta il quotidiano diretto da Claudio Cerasa, i due si sono “incontrati per caso” durante la serata di gala con il presidente Sergio Mattarella e il collega Xi Jinping. Il funzionario cinese l’avrebbe quindi aggredita verbalmente, ripetendole per due volte: “La devi smettere di parlare male della Cina”.
Quando la Pompili, pensando a un rimbrotto ironico, sorride, ecco la doccia gelata: “Non devi ridere. La devi smettere di parlare male della Cina”. Di fronte alle rimostranze della Pompili, il funzionario si irrigidisce ancora di più. Quando la giornalista gli tende la mano per presentarsi, lui rifiuta per poi aggiungere: “E comunque so benissimo chi sei”

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Cina: studenti controllati a scuola con telecamere, braccialetti e microchip

di Leone Grotti
L’ossessione della Cina per il controllo della popolazione sta raggiungendo, grazie alle nuove tecnologie, livelli mai visti.
Quando la scuola secondaria Guangdong Guangya, nella metropoli portuale di 12 milioni di abitanti di Guangzhou, in Cina, ha acquistato 3.500 braccialetti elettronici, i genitori dei ragazzi si sono insospettiti. Quando poi hanno scoperto che il progetto era di farli indossare a tutti gli studenti, con la possibilità che venisse monitorato ogni loro spostamenti, si sono infuriati.
La scuola inizialmente si è difesa affermando che volevano soltanto facilitare il registro di presenze e assenze, poi ha rimandato tutto, per placare le voci incontrollate che si erano diffuse su internet. Secondo il South China Morning Post, i braccialetti sono in grado di monitorare, oltre agli spostamenti degli alunni, quante ore vengono dedicate al sonno e quante ai compiti e anche quante volte un alunno alza la mano in classe per fare una domanda…

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Lo strumento di Sorveglianza cinese che riconosce i cittadini da come camminano

di Giuditta Mosca
Una nuova tecnologia orwelliana permetterà al governo di Pechino di riconoscere le persone dalla forma del loro corpo e dall’andatura.
Un sistema di riconoscimento dell’andatura, attualmente in fase di sviluppo in Cina, andrà a completare il riconoscimento dei cittadini, qualora il loro volto non fosse abbastanza visibile. Questo funzionamento decisamente distopico è alla base di un nuovo strumento di sorveglianza che la Cina vuole adottare su larga scala, e già sperimentato dalle forze dell’ordine a Pechino e a Shanghai.
Una tecnologia nascente, così come è nascente “Watrix”, l’azienda che la fornirà al governo della Terra di mezzo…

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Il futuro distopico della Cina

di Carlo Peroni
Potremmo chiederci se è la Cina a essere come “Black Mirror” o se, invece, è la serie antologica di fantascienza distopica a ispirarsi al “Paese del Dragone”.
Ormai viviamo nel futuro, anche se noi occidentali abbiamo preferito trovare una fuga mentale in un’idea completamente distorta di passato e tradizione. In Cina, la tradizione non è d’intralcio a nessuno: il paese, come molti altri stati asiatici, è in fuga spedita verso il futuro.
Ma quale futuro? Senza gli intralci di privacy e diritti civili (tranquilli: sembra che anche qua da noi verranno presto superati) la Cina riesce a centralizzare qualsiasi decisione politica in modo efficiente. Senza doversi preoccupare di lacci e lacciuoli, dei pesi e dei contrappesi tipici delle obsolete democrazie liberali, lo Stato Centrale cinese può imporre le proprie decisioni ai suoi 1,4 miliardi di abitanti. È un bene? È un male? Sicuramente è qualcosa a cui dovremmo iniziare a pensare, perché il futuro del pianeta è nelle mani dei paesi asiatici e non più in quelle dei paesi occidentali…

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Il Bitcoin è il Dollaro USA 2.0 creato dalla CIA…

C’è una ragione per cui Cina, Russia e Corea del Sud stanno per bloccare le operazioni in Bitcoin sul loro territorio: è stato un progetto della CIA fin dall’inizio.
Questo spiega perché non ci sia nessuna trasparenza su chi abbia effettivamente creato questo sistema ed un suo prossimo blocco, sta facendo scendere il valore di mercato dei bitcoin di almeno il 40%, per il momento.
Natalya Kaspersky, ha affermato che il Bitcoin fu progettato per fornire finanziamenti per le attività di intelligence americane e inglesi in tutto il mondo. L’esperta ha definito la criptovaluta un “Dollaro 2.0”…

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Un altro passo verso l’Armageddon

di Paul Craig Roberts 
Il Pentagono ha preparato una Nuclear Posture Review (NPR), che dà il via libera allo sviluppo di più piccole armi nucleari “utilizzabili”. Un ulteriore avvicinamento all’abisso.
Il complesso militare-securitario americano ha fatto un altro passo verso l’Armageddon. Il Pentagono ha preparato una Nuclear Posture Review (NPR), che dà il via libera allo sviluppo di più piccole armi nucleari “utilizzabili” e ne autorizza l’uso in risposta ad un attacco non nucleare.
Come avevano capito Reagan e Gorbaciov, ma non i guerrafondai che si sono impadroniti dell’America, ci sono già troppe armi nucleari. Alcuni scienziati hanno concluso che persino l’uso del 10% dell’arsenale statunitense o russo, sarebbe sufficiente a distruggere la vita sulla Terra…

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Cina: i surreali colori delle “montagne arcobaleno” dello Zangye Danxia Geopark

di Caterina Lenti
Forse il giorno in cui è stato creato questo paesaggio era in corso una festa, o forse l’artefice di questa meraviglia della natura aveva in serbo per i suoi visitatori effetti speciali sorprendenti.
In Cina, nella provincia di Gansu, si trova lo “Zhangye Danxia Geopark”, un luogo magico che sembra il frutto dell’estro di un pittore fauve, portato ad un uso libero ed emotivo del colore, impiegandolo in gradazioni vivaci, incisive, innaturali; un posto fiabesco che dà vita ad una tavolozza naturale con striature gialle, arancioni, rosse, blu e verde smeraldo, che “Photoshop” non riuscirebbe proprio ad imitare.
L’immagine che si presenta dinanzi agli occhi dei visitatori è davvero surreale…

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Ecco come sarà il mondo nel 2035, secondo l’intelligence americana

di Michele Crudelini
L’intelligence USA ha delineato come potrebbe essere il mondo nel 2035. Diciotto anni possono sembrare un lasso di tempo molto breve per poter osservare dei cambiamenti radicali. Eppure molti osservatori sono concordi nel ritenere i prossimi venti/trent’anni come i più rivoluzionari di tutta la storia del genere umano.

Inoltre basta guardarsi alle spalle e osservare i cambiamenti avvenuti nei vent’anni precedenti, per verificare come tale lasso di tempo sia più che sufficiente per dei mutamenti radicali. Diciotto anni fa il mondo doveva ancora assistere al crollo delle Torri Gemelle, alla conseguente guerra al Terrore, agli interventi militari in Afghanistan, Iraq e Libia, nonché alla crisi finanziaria del 2008. Insomma cambiamenti sconvolgenti.
Il

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Il più grande impianto solare galleggiante del mondo, è attivo in Cina

di Nicola Andreatta  
In Cina, più di 120.000 pannelli galleggianti riescono a dare elettricità  ad oltre 15.000 abitazioni.
Ne avevamo già parlato qualche tempo fa, quando questo enorme parco solare galleggiante era ancora in fase di costruzione e di perfezionamento. Ora, invece, il progetto di rigenerazione di una miniera di carbone ad Anhui, in Cina, è finalmente giunto a termine, e i suoi pannelli fotovoltaici sono attivi. La creatura messa in piedi – anzi, messa a galla – dalla Sungrow Power non ha nessun precedente, in termini di potenza: mai un impianto fotovoltaico galleggiante era stato così esteso, e mai la rigenerazione di una miniera di carbone aveva portato ad un esito simile…

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