Di Neolingua e di Spazzini…

di Uriel Crua
Da almeno tre decenni è in uso la pratica di riformulare o reinventare parole o interi sintagmi allo scopo di alleggerire quella che viene percepita come la carica negativa o offensiva di alcune definizioni.
L’intenzione si spaccia per nobile, quando di nobile per davvero non ha nulla: si tratta di stendere uno strato di glassa sopra cibi marci.
Si prenda per esempio la parola “spazzino”, che oggi è diventata “operatore ecologico”, e si notino le differenze.
Lo “spazzino”, fino a qualche decennio fa, era assunto a tempo indeterminato dalla municipalizzata, lavorava le sue belle otto ore e quando andava a bersi un caffè al bar durante il turno sorrideva. Col suo stipendio mandava avanti la famiglia tutta, faceva un mese di ferie e quando stava male aveva il diritto di stare a casa in malattia pagata…

Vai all’articolo

Lezione di “New Speak”

“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza” (“1984” – George Orwell)
1- L’Italia è completamente fallita, ma grazie al grin paz l’economia vola.
2- Mandiamo armi in guerra perchè l’Italia è un paese che diffonde la pace.
3- Non ci saranno sacrifici da fare, ma preparatevi a fare molti necessari sacrifici.
4- Ringraziamo il governo per il fantastico lavoro svolto, infatti è EVIDENTE che tutti sono felici, tutti sono sani, tutti lavorano. Top!…

Vai all’articolo

L’Idiozia come Reato penale

di Federico Zamboni
Una legge che andrebbe senz’altro fatta? Quella sull’idiozia, con reclusione prolungata fino all’eventuale rinsavimento. Ma di questi tempi, ahinoi, le prigioni scoppierebbero.
L’ultima sortita è di Michela Murgia: un articolo per l’Espresso in cui, nelle parole al plurale che terminano in “i”, si sostituisce la desinenza con una pseudo vocale che va sotto il nome di schwab e che consiste in una “e” ribaltata, che si scrive così: “ə”.
Il problema, in linea con le crociate del politically correct e delle rivendicazioni gender, starebbe nel fatto che quella “i” sarebbe prettamente maschile. Pertanto inadatta – anzi offensiva, sopraffattoria e, brrrrrr… patriarcale – quando il termine riguardi sia maschi sia femmine. Nonché, si intende, gli individui di incerta e instabile collocazione tra le due (arcaiche…) alternative. Quali appunto i cosiddetti fluid gender. O se preferite “ə cosiddettə fluid gender”…

Vai all’articolo

No “uomo/donna”, sì “persona”: in Francia l’ultima trovata “inclusiva”

Le trovate “inclusive” che rasentano il ridicolo ormai si moltiplicano a vista d’occhio.
Una “scrittura inclusiva” che riforma la grammatica con la presunta motivazione di combattere ogni discriminazione. La trovata linguistica che arriva dalla Francia e che fa accapponare la pelle all’Accademia Francese, è solo l’ultima di una lunga serie purtroppo.
Francia, arriva la “Scrittura inclusiva”
Cosa prevede questa “scrittura inclusiva”? Ogni parola dovrà poter essere declinabile in tre generi: maschile, femminile e neutro. Alla radice della parola sarà dunque aggiunto il suffisso maschile, un punto e il suffisso femminile. Per il plurale si aggiungerà un ulteriore punto e la “s” finale.
Ma, se non fosse già abbastanza, c’è di più…

Vai all’articolo

Giù le mani dai Bambini!

di Francesca Romana Poleggi
Tra i tanti lati inquietanti della proposta di legge Zan, vi è anche quello che riguarda lo spazio assegnato all’ideologia gender in campo educativo, “nelle scuole di ogni ordine e grado”. Se la proposta divenisse legge, potranno ancora i genitori sottrarre i loro figli all’indottrinamento arcobaleno?
L’attenzione dell’opinione pubblica a proposito della proposta di “legge Boldrini-Zan-Scalfarotto”, quella sull’ “omotransfobia”, è stata catalizzata dalla giusta preoccupazione per la violazione delle libertà fondamentali dell’individuo: la libertà di manifestazione del pensiero, di professione religiosa. Ma c’è un aspetto del testo unificato in discussione alla Camera che finora è stato un po’ trascurato. Ed è una questione cruciale ed inquietante…

Vai all’articolo

I fanatici dello “Ius Soli”

Fanatismo “liberal”, laicista e politicamente corretto

di Martino Mora
Non esiste soltanto il fanatismo islamico. Esiste anche un fanatismo “liberal”, laicista e politicamente corretto.  E’ il fanatismo del pensiero unico. Da noi ha contaminato tutti, ma il Partito Democratico (che già nel nome scelto e nel simbolo dell’asinello è emblema dell’americanismo più bovino, anzi asinino) ne è la massima espressione italica.
La legge sullo Ius Soli, come le unioni (in)civili, dimostra che il Pd non è un partito moderato, ma un partito estremista a fortissima componente ideologica. Un partito di fanatici dell’ideologia. E’ il Partito radicale di massa profetizzato da Augusto Del Noce.
Il Pd passa per un partito moderato, di centrosinistra, soltanto perché non è più comunista, e nemmeno socialdemocratico, ma “liberal”. Accetta il capitalismo e addirittura si è legato ai mostri della finanza mondiale. Sostiene l’atlantismo e le “guerre umanitarie” decise da Washington. Fa dell’Unione europea un riferimento irrinunciabile. È quindi parte integrante del Sistema, anzi in Italia è il Sistema…

Vai all’articolo