Gianluigi Paragone: “Recovery fund tomba dell’Europa!”

“I soldi andranno alle banche… tra poco crolla tutto”
Gianluigi Paragone, nel giorno dell’accordo sul Recovery Fund, ha incontrato Nigel Farage, storico “papà” della Brexit, per far battezzare il suo nuovo partito no-euro.
“Lei crede che questi soldi andranno agli italiani?” Il suo giudizio sull’intesa del Consiglio Ue, affidato a Repubblica, è durissimo: “Il danaro sarà girato alle banche, i cittadini non vedranno un centesimo. Quello di stanotte è il miglior accordo possibile solo per tenere in vita l’inganno europeo”.
Soprattutto, assicura il senatore ex M5s, “tanto tra un po’ crolla tutto”

Vai all’articolo

Il Grande Inganno delle Elites

di Matteo Carnieletto
Basta leggere le parole che Paolo Gentiloni ha usato per commentare i risultati delle elezioni nel Regno Unito per comprendere l’insuccesso del partito di Jeremy Corbyn (in particolare) e della sinistra europa (in generale): “Vince Johnson cavalcando l’onda di Brexit. Perde l’illusione di una sinistra nostalgica. Speranza e fiducia nell’Unione europea. Oggi più che mai”.
Le prime due frasi sono corrette: BoJo è stato votato perché, piaccia o meno, la gran parte del popolo britannico vuole la Brexit ed è disposta a votare un “cane pazzo” (ma solo all’apparenza) come lui pur di portarla a termine; Corbyn, invece, non è stato votato perché è stato percepito come un vecchio arnese della sinistra, è stato accusato di antisemitismo e ha promesso di tassare praticamente tutti. Abc: “Anyone, but Corbyn”, scegli chiunque ma non Corbyn. La speranza di cui parla Gentiloni, invece, è solo una pia illusione, coccolata da chi, ancora oggi, non riesce a capire, o forse non vuole, dove sta andando il mondo…

Vai all’articolo

L’ex ministro Visco: il massacro del popolo greco fu un Olocausto gratuito

di Enzo Pennetta
In un video esclusivo di CS l’ex ministro Vincenzo Visco afferma che la Grecia fu sottoposta ad un “waterboarding continuo” per dare una lezione esemplare: non si fanno le cose con le quali la Germania non è d’accordo!
E si conferma che fu anche il modo per salvare le banche tedesche e francesi. Pochi episodi come quello della crisi greca, sono così rivelatori del fallimento di quel progetto chiamato Unione Europea, che nei desideri di molti avrebbe dovuto portare crescita e prosperità alle nazioni europee, ma che in realtà si è concretizzato come un sistema di dominio della Germania sull’intero continente.
Ma anche parlare di dominio della Germania sarebbe improprio, il popolo tedesco non è il vero riferimento dei suoi governi ma così come avviene per tutti i paesi in cui l’ordoliberismo si è affermato, il vero referente, e quindi il vero soggetto rappresentato dalla politica, sono i mercati o meglio la “finanza”.
E infatti l’azione della UE contro la Grecia, come appare nelle parole dell’ex ministro Visco, fu un massacro finalizzato ad affermare la ferrea inviolabilità del primato delle banche:…

Vai all’articolo

Immigrazione di massa e Masochismo… così muore l’Europa

 di Eleonora Barbieri
Il giornalista neocon inglese: “La nostra civiltà è al tramonto e nessuno fa niente”.
Douglas Murray ha un aspetto inequivocabilmente British: giornalista, commentatore politico, associate editor dello Spectator, collaboratore del Sunday Times e del Wall Street Journal, considerato un neocon d’Oltremanica, è autore del saggio “La strana morte dell’Europa. Immigrazione, identità, islam” che nel suo Paese è stato un successo. “Lo ha pubblicato Bloomsbury, che ha avuto due bestseller nella sua storia: Harry Potter, e il mio libro…” scherza Murray, che è a Milano per un convegno su “Sovranità, democrazia e libertà”.
Perché parla di “strana” morte dell’Europa?
“Nessuno si sarebbe aspettato che potesse andare così. In Francia il titolo è stato tradotto come il suicidio dell’Europa. È strano perché è sorprendente”…

Vai all’articolo

Immigrazione, 4 luoghi comuni da sfatare

 di Alessandro Gnocchi
Cari amici, oggi voglio parlarvi di immigrazione attraverso un libro anticonformista, “La strana morte dell’Europa” dell’inglese Douglas Murray. Questo saggio tratta della crisi d’identità dell’Europa, messa in relazione con l’immigrazione di massa e in particolare con l’immigrazione islamica.
1° mito: I migranti sono risorse economiche insostituibili;
2° mito: I migranti arricchiscono la nostra cultura;
3° mito: L’esodo è inarrestabile;
4° mito: I migranti ci pagheranno le pensioni…

Vai all’articolo