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Il Consiglio di Stato Greco annulla la Vaccinazione obbligatoria per il Personale Medico: “Le Prove presentate non giustificano l’Obbligo”

di Michael Nevradakis, Ph.D
Il Consiglio di Stato greco – il più alto tribunale amministrativo del Paese – ha stabilito giovedì 24 novembre che il mantenimento della vaccinazione obbligatoria degli operatori sanitari in Grecia è incostituzionale.
La decisione dovrebbe segnare la fine di una saga durata 15 mesi per gli operatori sanitari greci non vaccinati. Sono stati sospesi senza stipendio dal 1° settembre 2021 per aver rinunciato alla vaccinazione Covid.
In particolare, la decisione del tribunale contraddice l’estensione dell’obbligo di vaccinazione decisa dal governo greco, che è entrata in vigore il 1° aprile 2022 e doveva durare fino al 31 dicembre 2022.
La decisione apre la strada al ritorno al lavoro dei lavoratori sospesi. Tuttavia, resta da vedere se il governo greco si atterrà alla decisione o troverà il modo di contestarla o aggirarla…

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Una lettera dal Futuro agli amici italiani

di Panagiotis Grigoriou
Dalla Grecia seguiamo il dramma italiano con molta commozione, consapevoli del collasso economico che molto probabilmente seguirà.
Mi ritrovo confinato nella nostra scialuppa di salvataggio, la nostra vecchia e piccola barca a vela ormeggiata in un piccolo porto del Peloponneso, con mia moglie e i nostri due gatti. Scrivo spesso sul mio blog greekcrisis.fr, mentre l’altra mia attività legata ai viaggi vacanza è in stallo. Si prevede che il turismo, che rappresenta il 25% del PIL greco, quest’anno sicuramente non ripartirà.
Il governo greco amico di Berlino, offre in teoria 800 euro ai lavoratori autonomi, ma è una misura soggetta a condizioni e, soprattutto, non coprirà nemmeno le spese essenziali…

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La crisi dei Profughi siriani mostra che Erdoğan ha l’Europa in pugno

di Irene Dominioni
Dopo l’attacco a Idlib, la Turchia ha aperto le porte verso la Grecia ai migranti, che ora vengono ricacciati indietro in ogni modo. Un ricatto all’Unione per ricevere più fondi. E a pagarne il prezzo sono sempre i civili.
Mentre in Italia si è dato fondo alle scorte sanitarie e anche chi è sano indossa le mascherine, i bambini siriani al confine tra Grecia e Turchia quasi soffocano per il gas lacrimogeno che i militari greci stanno sparando sui migranti che cercano di entrare in Europa. Immagini terribili, che di colpo mettono in prospettiva la fobia delle persone verso l’epidemia rispetto all’inferno che le persone vivono alle porte dell’Unione, terra promessa del ventunesimo secolo.
Da quando la Turchia ha aperto i suoi confini, dopo l’attacco delle forze di Assad e degli alleati russi a Idlib, che ha provocato la morte di 33 soldati turchi, la situazione è precipitata. Migliaia di persone (non è chiaro quante) si muovono verso il confine con la Grecia, pronta a respingerli in qualsiasi modo. Anche con i lacrimogeni…

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L’ex ministro Visco: il massacro del popolo greco fu un Olocausto gratuito

di Enzo Pennetta
In un video esclusivo di CS l’ex ministro Vincenzo Visco afferma che la Grecia fu sottoposta ad un “waterboarding continuo” per dare una lezione esemplare: non si fanno le cose con le quali la Germania non è d’accordo!
E si conferma che fu anche il modo per salvare le banche tedesche e francesi. Pochi episodi come quello della crisi greca, sono così rivelatori del fallimento di quel progetto chiamato Unione Europea, che nei desideri di molti avrebbe dovuto portare crescita e prosperità alle nazioni europee, ma che in realtà si è concretizzato come un sistema di dominio della Germania sull’intero continente.
Ma anche parlare di dominio della Germania sarebbe improprio, il popolo tedesco non è il vero riferimento dei suoi governi ma così come avviene per tutti i paesi in cui l’ordoliberismo si è affermato, il vero referente, e quindi il vero soggetto rappresentato dalla politica, sono i mercati o meglio la “finanza”.
E infatti l’azione della UE contro la Grecia, come appare nelle parole dell’ex ministro Visco, fu un massacro finalizzato ad affermare la ferrea inviolabilità del primato delle banche:…

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L’Europa “matrigna” che favorisce chi specula sulla Grecia in fiamme

di Ruggiero Capone
Il dito accusatorio dell’intero pianeta è puntato contro il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, reo secondo più fonti, di fare gli interessi delle banche del centro Europa. In nome di queste ultime, avrebbe favorito le speculazioni a danno dei paesi più poveri dell’Ue.
A remare contro l’Unione europea anche il gelo verso l’ultima “tragedia greca”: 48 focolai simultanei che, in cinque diversi fronti, hanno assediato Atene con le fiamme. Il governo greco ha chiesto aiuto agli Usa di Trump dopo le poche attenzioni dello staff di Juncker.
Proprio i droni Uav, messi a disposizione dagli Usa per le attività di monitoraggio e coordinamento dei soccorsi, hanno evidenziato come tutti i focolai d’incendio fossero dolosi, provocati da unica regia che avrebbe gestito più di cinquanta sabotatori esperti in incendi. Quindi non opera di piromani occasionali, ma di uomini al soldo di speculatori internazionali.
Il premier greco Alexis Tsipras ha parlato di “minaccia asimmetrica” che si starebbe abbattendo sul Paese. C’è un tentativo d’ulteriore destabilizzazione della Grecia, ad opera di holding immobiliari collegate a banche d’affari lussemburghesi, belghe, olandesi e tedesche…

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Via la Troika, la Grecia non esiste più: le hanno rubato tutto, anche la voglia di vivere…

Tsipras e Junker ridono… dopo aver illuso il popolo greco di opporsi alla UE con un referendum contrario alla svendita delle istanze della Grecia, il mefitico, pusillanime Tsipras, ha lasciato sventrare la sua nazione, come un animale sacrificale sull’altare di Moloch-UE.
Ed ora, dopo averla ridotta in completa rovina, continua senza alcuna nonchalance sulla via della perdizione UE,  lasciando il popolo greco umiliato, reso inerme e senza più alcuna via d’uscita.
Finalmente la Troika lascia la Grecia. Spremuta fino all’osso e dissanguata. Una guerra avrebbe fatto meno danni. Era arrivata perché la Grecia non aveva fatto i “compiti a casa” e aveva un debito troppo elevato. La Grecia è entrata nel 2010 nel “programma di aiuti” Ue, col rapporto debito/Pil al 146%… e tutti a dire “Grecia sprecona”, oggi, però, questo rapporto è salito al 180%. Ecco gli imperscrutabili successi della Troika!…

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Grecia: all’asta sul web tutto ciò che si può vendere… anche le case private

di Maurizio Pagliassotti 
La Grecia di Tsipras affronta l’ultima parte della svendita totale del suo patrimonio e della sua civiltà. Sul mercato finisce la stessa democrazia.
Grecia di Alexis Tsipras è entrata nella «fase laboratorio»: vedere cosa succede ad un paese lasciato nelle mani dei creditori. Disse Milton Friedman: «Lo shock serve a far diventare politicamente inevitabile quello che socialmente è inaccettabile»: lo shock della Grecia risale all’estate del 2015 quando con la giacca gettata sul tavolo al grido di «prendetevi anche questa» il primo ministro Alexis Tsipras firmò la resa senza condizioni della sua nazione sconfitta.
Umiliato di fronte al proprio paese e al mondo da Angela Merkel, volutamente. Sul tavolo, quella notte, non finì solo la Grecia, ma la stessa democrazia, che l’occidente ha vissuto in quelli che il grande storico Hobsbawm ha definito «i gloriosi trent’anni». Il voto greco, consapevole, che rifiutava il commissariamento della Trojka ad ogni costo, veniva tradito in cambio di un piano “lacrime e sangue”, ancor più punitivo, perché doveva sanzionare l’ardire di un popolo intero che osava ribellarsi alla volontà suprema dell’Europa finanziaria. Che solo in quel caso e per pochi giorni gettò la maschera della finta solidarietà, dei traditi valori di Ventotene, e si manifestò nella pura essenza del terrorismo finanziario…

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Il collasso della sanità pubblica in Grecia: “Stanno morendo pazienti che potrebbero sopravvivere”

Collasso greco

di Helena Smith
Il Guardian racconta la situazione da terzo mondo del sistema sanitario greco. Negli ospedali mancano personale, materiali e attrezzature.
Migliaia di pazienti sono morti a causa di infezioni evitabili se si fossero potute attuare le necessarie misure igieniche. I medici più specializzati, specialmente giovani, continuano a emigrare in massa, non trovando in Grecia alcuna opportunità. Nel sentire comune è ancora diffusa l’idea che la colpa di tutto stia negli sprechi, nella corruzione e nell’evasione fiscale – eppure sempre più persone si accorgono delle responsabilità di un governo che ha tradito il proprio mandato e si è volontariamente sottomesso al potere imperiale europeo (oltre a tutto questo, ricordiamo che quasi un quarto dei greci non ha alcuna…

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