Svendita Italia

di Weltanschauung Italia
In questi mesi abbiamo assistito, con un governo autodefinito “sovranista”, al proseguimento di quelle politiche iniziate nei primi anni novanta.
Mentre all’ormai tradizionale summit prostitutivo politico economico di Davos discutono di una “nuova fiducia”, nello stivale italico proseguono la svendita (d’altronde siamo in periodo di saldi) e lo smantellamento delle eccellenze nostrane. In questi mesi abbiamo assistito, con un governo autodefinito “sovranista”, al proseguimento di quelle politiche iniziate nei primi anni novanta. C’è stata una innegabile accelerazione in questa direzione, mancano pochi anni al compimento delle agende globali e quindi il treno, partito tanto tempo fa, prosegue la sua corsa per arrivare alla stazione 2030…

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Rischio Espropriazione Risaie a Vercelli

10.1.2024: Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione.
In Italia sono sempre più numerose le aziende agricole a rischio chiusura a causa delle nuova strategia energetica dell’Unione.
L’ultimo caso riguarda la provincia di Vercelli, in Piemonte, dove ben 420 ettari di risaie presenti sul territorio da oltre 400 anni stanno per essere espropriate, per lasciare spazio a nuovi parchi agrofotovoltaici e fotovoltaici a carico di multinazionali straniere come la Morgan Stanley…

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Grecia: all’asta sul web tutto ciò che si può vendere… anche le case private

di Maurizio Pagliassotti 
La Grecia di Tsipras affronta l’ultima parte della svendita totale del suo patrimonio e della sua civiltà. Sul mercato finisce la stessa democrazia.
Grecia di Alexis Tsipras è entrata nella «fase laboratorio»: vedere cosa succede ad un paese lasciato nelle mani dei creditori. Disse Milton Friedman: «Lo shock serve a far diventare politicamente inevitabile quello che socialmente è inaccettabile»: lo shock della Grecia risale all’estate del 2015 quando con la giacca gettata sul tavolo al grido di «prendetevi anche questa» il primo ministro Alexis Tsipras firmò la resa senza condizioni della sua nazione sconfitta.
Umiliato di fronte al proprio paese e al mondo da Angela Merkel, volutamente. Sul tavolo, quella notte, non finì solo la Grecia, ma la stessa democrazia, che l’occidente ha vissuto in quelli che il grande storico Hobsbawm ha definito «i gloriosi trent’anni». Il voto greco, consapevole, che rifiutava il commissariamento della Trojka ad ogni costo, veniva tradito in cambio di un piano “lacrime e sangue”, ancor più punitivo, perché doveva sanzionare l’ardire di un popolo intero che osava ribellarsi alla volontà suprema dell’Europa finanziaria. Che solo in quel caso e per pochi giorni gettò la maschera della finta solidarietà, dei traditi valori di Ventotene, e si manifestò nella pura essenza del terrorismo finanziario…

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