Gianluigi Paragone: “Recovery fund tomba dell’Europa!”

“I soldi andranno alle banche… tra poco crolla tutto”

Recovery Fund: raggiunto un accordo. - Europa - ANSA.it

Gianluigi Paragone, nel giorno dell’accordo sul Recovery Fund, ha incontrato Nigel Farage, storico “papà” della Brexit, per far battezzare il suo nuovo partito no-euro.

“Lei crede che questi soldi andranno agli italiani?” Il suo giudizio sull’intesa del Consiglio Ue, affidato a Repubblica, è durissimo: “Il danaro sarà girato alle banche, i cittadini non vedranno un centesimo. Quello di stanotte è il miglior accordo possibile solo per tenere in vita l’inganno europeo”.

Soprattutto, assicura il senatore ex M5s, “tanto tra un po’ crolla tutto”. “Stanno smontando l’intelaiatura finanziaria degli Stati membri per costruire un grande Boh, è come se l’Europa avesse detto a un assetato: ti do una bottiglia d’acqua, però attento, per bere devi metterti in posizione supina con le mani dietro la schiena”. Anche per questo, rilancia, serve in Italia un partito sovranista che dica “esplicitamente di voler uscire dall’Ue e dall’unione monetaria”.

E il consenso? “Crescerà di pari passo con le balle che l’Europa ci racconterà”.

Fonte: https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/23931522/gianluigi-paragone-recovery-fund-soldi-banche-inganno-europeo-crolla-tutto.html

IL MONDO NUOVO
La fine della globalizzazione e il ritorno della storia
di Stephen D. King

Il Mondo Nuovo

La fine della globalizzazione e il ritorno della storia

di Stephen D. King

Un libro profetico, brillante e inquietante!

“La globalizzazione non è un destino. Le forze che l’hanno creata – tecnologia, politica, economia, demografia – possono rovesciarla, anzi lo stanno già facendo. ... Stephen King ci guida attraverso la crisi del paradigma economico e geopolitico corrente con maestria, originalità e brillantezza. Questo libro è già un classico.” Lucio Caracciolo, direttore Limes

“Un libro che toglie il velo a molte delle illusioni che hanno accompagnato la diffusione della globalizzazione. Stephen King disegna tutti gli elementi per capire il bivio epocale di fronte al quale ci troviamo oggi e i rischi che questo implica per le scelte future”. Enrico Letta, ex primo ministro

Perché la globalizzazione, oggi, viene rifiutata? Che aspetto avrà un mondo dominato da Stati rivali con obiettivi in conflitto? L’attuazione di politiche nazionaliste si trasformerà in una corsa verso il baratro? Stephen D. King, economista di fama, risponde con un libro provocatorio a queste e ad altre domande: per capire che cosa significherà la fine della globalizzazione per il benessere, la pace e l’ordine economico globale.

La globalizzazione, a lungo considerata la via maestra per il benessere economico, non è inevitabile. La strategia eretta sui principi del libero scambio e, a partire dagli anni Ottanta, del libero mercato dei capitali sta cominciando a mostrare delle crepe. Nel mondo occidentale la crescita economica resta insoddisfacente e diversi Paesi non sono più disposti a sacrificare gli interessi nazionali alla crescita globale. Né i loro leader sembrano essere capaci, o desiderosi, di convincere i propri cittadini a lavorare a un’agenda per il benessere globale. Riaffiorano narrazioni politiche fatte di “noi” e di “loro” e si assiste allo sgradito ritorno di isolazionismo e protezionismo.

Unendo l’analisi storica all’osservazione dell’attualità King arriva ad affermare che il rifiuto della globalizzazione e il ritorno all’“autarchia” aumenteranno il rischio di conflitti economici e politici e usa le lezioni della storia per capire come scongiurare gli esiti più infausti.

...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *