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Solitudine di coppia: quando chi ci sta accanto non ci soddisfa a livello emotivo

Dobbiamo capire che sentirsi soli nonostante la presenza degli altri, non fa altro che consumarci e distruggerci poco alla volta. Avere il coraggio di ammetterlo e allontanarci da questo contesto, è il modo migliore per iniziare a vivere una vita più appagante ed emotivamente sana.
C’è una frase che a detta di tutti rivela una grande verità, anche se in pochi ci hanno davvero riflettuto e l’hanno messa in pratica, “meglio soli che male accompagnati”. È un chiaro riferimento alla solitudine di coppia, forse la più terribile di tutte.
Se l’idea di non avere nessuno accanto ci fa paura e ci spaventa, immaginiamo come dev’essere sentirsi soli anche in compagnia del partner. Purtroppo, però, si tratta di una situazione più comune di quanto pensiamo. E i problemi iniziano quando, pur sapendolo, non si fa nulla al riguardo…

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Nella triste realtà della vita moderna serve il “Ministero della solitudine”

di Paolo Ermani 
In Inghilterra, il motivo di questa clamorosa scelta, lo ha spiegato la stessa May, dicendo che: “Per troppe persone la solitudine è una triste realtà della vita moderna”.
Il suo è un epitaffio, l’ammissione di una sconfitta totale su tutta la linea. Si certifica in questo modo ufficialmente nella maniera più istituzionale possibile, addirittura con un Ministero, che il nostro sistema, la nostra società non producono affatto benessere, ma solitudine e depressione e il problema è così grave che si deve istituire pure un ministero apposta. Una delle nazioni più potenti della terra che influenza il mondo intero, la cui lingua è diffusa ovunque, con la sua ricchezza, la sua cultura, la sua magica e scintillante London, le sue mode, il suo Jet set, è disperatamente sola…

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Natale: luci colorate, addobbi… e depressione sotto l’albero

di Valentina Di Fonzo
Balconi illuminati da luci colorate, finestre che lasciano scorgere alberi di Natale luminosi, negozi e strade addobbate a festa, tutti felici e pieni di vita, almeno un mese l’anno.
Il Natale piace a tutti come a tutti gli Italiani piace la pasta. Così deve essere per cultura e stereotipi. Tutti insieme a tavola, tutti a scartare regali, ma quanto di ciò è vero per tutti? In quanti sentono veramente illuminato da tutte queste lucette intermittenti il buio della loro esistenza? Quanti di noi vorrebbero catapultarsi direttamente alla fine delle feste, al 7 gennaio?
Questo fenomeno è riconosciuto negli ultimi anni come Christmas BluesHoliday Blues (depressione natalizia o delle vacanze) e colpisce, secondo studi statistici, addirittura una persona su due…

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Cos’è la solitudine? – Paulo Coelho

Tratto da “Il Manoscritto ritrovato ad Accra”, Paulo Coelho
Senza la solitudine, l’Amore non può rimanere a lungo nella vita di una persona.
Poiché l’Amore necessita anche di distacco e di riposo, in modo da poter vagare nei cieli e manifestarsi in altre forme.
Senza la solitudine, non esiste una pianta o un animale che possa sopravvivere, né un terreno che sia produttivo per molti anni, né un bimbo che sappia apprendere le regole della vita, né un artista che riesca a dar forma alle sue creazioni, né un lavoro che sia in grado di appagare, di crescere e di trasformarsi.
La solitudine non è l’assenza dell’Amore, bensì il suo complemento. La solitudine non è l’assenza di un compagno o di una compagna, ma il momento in cui la nostra anima può parlarci liberamente e aiutarci a prendere delle decisioni riguardo alle nostre vite.
Ecco perché sono benedetti coloro che non temono la solitudine. Che non rifuggono la sua presenza, che non si affannano alla ricerca di un impegno, di uno svago, di qualcosa sul quale esprimere un giudizio.
Chi non è mai solo, non può veramente conoscere se stesso. E chi non conosce se stesso, spesso si ritrova nella condizione di aver timore dell’assenza, del vuoto…

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Il segreto di una vita originale

Il segreto di una vita originale

di Vincenzo Marranca
“Sarebbe stato bello farsi portare via dal vento. Mi sentii magnificamente solo, senza responsabilità, senza le lacrime di nessuno” – Tiziano Terzani
Ho imparato a stare solo. Per tanto tempo, mi sono ritrovato in una stanza vuota, ascoltando lo scorrere della vita che, lontana da quelle mura, continuava felice senza notare che io non c’ero. Sentivo le voci dei vicini, il rumore delle macchine che andavano e venivano, suoni ammutoliti, come ovattati. A momenti era come essere in una cella, ma la porta era aperta, potevo uscire quando mi pareva, eppure restavo dentro. Alla sera, nei fine settimana, quando la gente sfilava tra i bar, i ristoranti e le discoteche, mentre bevevano per dimenticarsi della settimana passata e di quella a venire, io non avevo niente da dimenticare, niente da festeggiare, e me ne stavo seduto, seduto su un divano accanto a quel pensiero che continuava a chiedere…

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La triste guerra tra i sessi

Tiziano Terzani

di Tiziano Terzani
“Una guerra a cui non ero abituato, essendo vissuto per più di 25 anni in Asia, era la guerra dei sessi, combattuta in una direzione soltanto: le donne contro gli uomini”.
Seduto ai piedi di un grande albero a Central Park, le stavo a guardare. Le donne: sane, dure, sicure di sé, robotiche. Prima passavano sudate, a fare il loro jogging quotidiano in tenute attillatissime, provocanti, con i capelli a coda di cavallo; piu tardi passavano vestite in uniforme da ufficio – tailleur nero, scarpe nere, borsa nera con il computer – i capelli ancora umidi di doccia, sciolti….

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La “Teoria svedese della Solitudine”

Solitudine

di Assuntina Morresi
Tutti i rapporti umani autentici, si devono basare sulla sostanziale indipendenza delle persone.
“Se una donna dipende dal suo uomo, come facciamo a sapere che quelle due persone vivono volontariamente il loro rapporto? Non staranno insieme perché dipendono l’uno dall’altro o per esigenze economiche?” Questa è l’idea semplice, alla base della “Teoria svedese dell’amore”, ben illustrata nei suoi presupposti e, soprattutto, nelle sue conseguenze, dalla recente produzione Rai di Erik Gandini. 
È una descrizione non solo e non tanto del popolo svedese in sé, perché questa teoria “non è un’invenzione svedese: fa parte di un credo nella individualità che da qualche tempo domina la vita in tutto l’occidente. Ma qui in Svezia siamo stati straordinariamente efficienti a trasformare le parole in realtà

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La solitudine ti fa ascoltare l’anima e spegnere le luci finte

Solitudine

«La solitudine ti fa ascoltare l’anima e spegnere le luci finte.»
Raffaele Morelli, La felicità è qui

«È necessaria una cosa sola: solitudine, grande solitudine interiore. Volgere lo sguardo dentro sé e per ore non incontrare nessuno: questo bisogna saper ottenere. L’amore consiste in questo, che due solitudini si proteggono a vicenda, si toccano, si salutano» Rilke
“La solitudine è per me una fonte di guarigione che rende la mia vita degna di essere vissuta. Il parlare è spesso un tormento per me e ho bisogno di molti giorni di silenzio per ricoverarmi dalla futilità delle parole.”
Carl Gustav Jung

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Perché temiamo solitudine e isolamento?

“Non vogliamo aprire la porta dell’introspezione, perché sappiamo da qualche parte, oltre l’intontimento psichico, che il nostro vero sé ci sta aspettando, per farsi una chiacchieratina con noi”.
Un neonato si sveglia solo nella culla e piange. Le memorie genetiche gli dicono che questo farà arrivare la mamma. Da qualche altra parte, nella stessa notte un bimbo gattona verso il letto dei genitori, chiedendo di dormire con loro.
NON ha paura del buio, ma di essere SOLO nel buio. Quella stessa notte, una donna picchiata in strada, ritorna dall’uomo che l’ha picchiata, esattamente per la stessa ragione.Senza dubbio, gli umani posseggono la memoria genetica di quando eravano preda di predatori nella notte; senza dubbio questo grava sul perché nel buio non ci sentiamo a nostro agio e addirittura vulnerabili. Siamo una specie sociale che prima ha vissuto insieme, scoprendo sicurezza nel numero; avendolo poi trovato vantaggioso, lo ha scelto come stile di vita permanente. Non solo ci piace la compagnia degli altri, ma ne siamo dipendenti, persino ne abbiamo bisogno su un piano psicologico…

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