Dal Burqa all’Utero in affitto

Un mondo di violenze diverse, violenze che potremmo definire “politicamente scorrette” che riflettono la fragilità femminile di fronte a un mondo che, ancora oggi, non sa riconoscere a pieno la dignità e diversità della donna.
Donne usate per l’utero in affitto

Si tratta di donne a volte ingannate, a volte forzate, a volte portate dalla povertà a prestarsi alla fecondazione e alla procreazione conto terzi. Si sottopongono a cicli di fecondazione artificiale dolorosi e dannosi e portano avanti gravidanze che terminano con l’adozione del loro figlio. È una pratica che le rende macchine da procreazione e che lede la loro dignità (oltre che il diritto dei nascituri a non essere procreati per essere poi dati in adozione e allontanati dalla madre naturale).

In Italia, non vi…

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Viaggio nel “Londonistan” dove le donne sono merce di scambio

Londonistan

di Lorenza Formicola
Il vero dramma dell’Inghilterra di oggi non è il piano May per Brexit a rischio naufragio. Se, infatti, “Londra è più islamica di tanti paesi musulmani messi assieme”, i guai stanno altrove.
E non stiamo citando “l’ultimo fondamentalista reazionario” – come vengono definiti quanti escono dagli schemi del politicamente corretto – ma Maulana Syed Raza Rizvi, predicatore pakistano stanziato in Gran Bretagna, perché libero di sentirsi “più musulmano che in altri Paesi” per via della libertà di culto e del multiculturalismo. Ma, soprattutto, consapevole del fatto che l’islam radicalizzato in Occidente, può nutrirsi in totale libertà di multikulti e di welfare. Verità che ha confermato quanto detto da Terri Nicholson, attualmente vicecomandante dell’unità antiterrorismo della polizia di Londra, che al Telegraph, già qualche anno fa, aveva confermato come il denaro dei contribuenti viene abitualmente utilizzato dai jihadisti…

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I “Moso”: una società senza mariti e senza mogli

Donne del popolo Moso

La società matriarcale dei Moso si distingue da altre società simili perché non pratica il matrimonio.
Chi sono i Moso e dove vivono? «I Moso sono una minoranza etnica matriarcale e matrilineare, che vive nello Yunnan» (yun = nuvola; nan = sud), provincia sud-occidentale della Cina, situata ai piedi dell’Himalaya, ai confini con il Tibet, in un paesaggio di valli e montagne attraversato dal fiume Yangtze. Un’unica strada conduce al lago Lugu, “lago Madre” nella lingua dei Moso, a 2.700 metri sul livello del mare.
A 300 km vive la società dei Naxi (si pronuncia “nasci”), imparentata con i Moso, ma occorrono 7 ore di auto per arrivarci. Originariamente anche i Naxi erano una società matriarcale: ma non lo sono più da alcuni secoli, perché, più esposti dei Moso all’influenza delle varie dinastie imperiali cinesi che si sono succedute e che hanno imposto le loro leggi, compreso l’obbligo del matrimonio. Anche ai Moso fu imposto il matrimonio, ma con la morte di Mao Tse Tung, la prescrizione non fu più osservata e si tornò all’usanza matriarcale…

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La triste guerra tra i sessi

Tiziano Terzani

di Tiziano Terzani
“Una guerra a cui non ero abituato, essendo vissuto per più di 25 anni in Asia, era la guerra dei sessi, combattuta in una direzione soltanto: le donne contro gli uomini”.
Seduto ai piedi di un grande albero a Central Park, le stavo a guardare. Le donne: sane, dure, sicure di sé, robotiche. Prima passavano sudate, a fare il loro jogging quotidiano in tenute attillatissime, provocanti, con i capelli a coda di cavallo; piu tardi passavano vestite in uniforme da ufficio – tailleur nero, scarpe nere, borsa nera con il computer – i capelli ancora umidi di doccia, sciolti….

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