• Se cerchi un libro o un prodotto BIO, prova ad entrare nel sito di un nostro partner, Macrolibrarsi, il Giardino dei Libri, sosterrai così il nostro progetto di divulgazione. Grazie, Beatrice e Mauro
    Canale Telegram

Sii calmo e sappi!

Conte di Saint-Germain
Sii calmo e sappi! Ora, perché tu possa conoscermi ed essere perciò sicuro che sono Io, il tuo Vero Sé, che dico queste parole, devi prima imparare ad essere calmo, ad acquietare la tua mente e il tuo corpo umani e tutte le loro attività, fino a non essere più cosciente di esse.
Può darsi che tu non sia ancora capace di fare ciò; ma io ti insegnerò, purché tu voglia realmente conoscermi e sia disposto a darne prova affidandoti a Me e obbedendomi in quanto sto per chiederti.
Ascolta.
Cerca di immaginare l’Io che parla attraverso queste pagine come il tuo Sé superiore e divino, che dà consigli alla tua mente e al tuo intelletto umani e considera questi, per il momento, come una personalità separata…

Vai all’articolo

Noi non vediamo le cose come Sono… le vediamo come Siamo

di Giacomo Bo
Guardare e Vedere sono due cose diverse. L’occhio guarda, noi vediamo, ossia interpretiamo.
Chi interpreta? La mente, l’Io, che ha bisogno di dare un senso coerente a ciò che vede. Coerenza significa conferma. L’Io cerca conferme, sicurezze, certezze.
Ecco che se osservo un uomo e una donna che si baciano, penso subito che sono amanti. Coerenza… Se vedo un uomo di colore all’angolo di una strada, concludo che è un ladro. Coerenza…
Coerenza significa trovare conferma tra ciò che vedo e ciò che penso, tra guardare e pensiero. Allora il mondo appare come io sono, e non come è. Tutto viene reinventato nella mente, ricostruito come un set cinematografico, dove viene rappresentata la storia della mia vita.
Come possiamo vedere le cose come sono?…

Vai all’articolo

Come riusciamo a renderci infelici!

 di Simona Casati 
“Perché ad ammalarsi non è solo la nostra anima ma anche le nostre idee, che quando sono sbagliate intralciano e complicano la nostra vita, rendendola infelice”. (Paul Watzlawick)
Con questa frase Paul Watzlawick riassume un vissuto che certo ciascuno di noi avrà sperimentato: quello di leggere ed assaporare gli eventi e le persone, non con gli occhi obiettivi e con il sentire autentico, ma con la sola mente, che a volte non ci presenta la realtà ma una nostra idea infelice di questa.
Ecco un estratto divertente dal suo testo “Istruzioni per rendersi infelici”, in cui ciascuno di noi si può riconoscere:
“Un uomo vuole appendere un quadro. Ha il chiodo, non il martello il vicino ne ha uno, così decide di andare da lui è di farselo prestare a questo punto gli sorge un dubbio

Vai all’articolo

L’identificazione con l’io: la porta dell’inferno

Ego

di Ajad Akaam
Essere una persona, non significa pensare di dover essere scollegati dal resto dell’universo, poiché invece se ne fa completamente parte. Essere una persona, non significa creare un io assetato di potere e ricchezza incolmabili.
Essere convinti che quell’io sia davvero reale, significa accecare la coscienza e metterla al servizio di un’illusione. E le conseguenze, in questo caso, saranno catastrofiche non solo per il singolo individuo ma per tutta l’umanità.

Immaginare di essere troppo piccoli per poter partecipare al cambiamento globale a favore di una nuova umanità, significa già essere intrappolati in quell’io, significa aver già spalancato le porte dell’inferno

Vai all’articolo

I “filtri” della mente

Filtri mentali

di Anthony De Mello
Quello che sussiste nella mente, viene costantemente filtrato. Cosa sono questi filtri? Paure, desideri, relazioni, convinzioni, abitudini e condizionamenti. Essi selezionano ciò che viene percepito dai nostri sensi.
Noi non abbiamo sensazioni reali, ma reagiamo alle immagini sostanziate della nostra mente. Possiamo guardare qualcuno, scorgere in lui, ad esempio, un amico e provare un sentimento positivo; altri invece, guardando la medesima persona, potranno provare un sentimento opposto. Vediamo, dunque, un essere umano o un’immagine, quando guardiamo quell’uomo?…

Vai all’articolo

8 cose da ricordare quando credi di non essere all’altezza

Amanda Cass, //amandacass.vc.net.nz

della Dott.ssa Daniela Mascaro
Tutti noi almeno una volta abbiamo fatto un pensiero negativo su noi stessi. Io stessa fino a qualche tempo fa, mi sentivo meno degli altri e avevo la sensazione che gli altri fossero migliori di me in molte cose.

Può essere che pensiamo di non essere abbastanza bravi, di non essere in grado di fare qualcosa, di non aver ottenuto abbastanza o di non avere ciò che serve per avere successo. Magari stiamo attraversando un periodo difficile e lo rendiamo ancora più duro con pensieri tipo: “Mi succede sempre così”, “Non sarò mai in grado di

Vai all’articolo

Il famigerato “Qui e Ora”

Bambina con Gattone

di Chiara Croce
Vuoi vivere all’inferno? Fatti un futuro! Mica ha tutti i torti, la signora Byron Katie. E anche un passato, aggiungerei io.
D’altra parte, l’idea che dovremmo sempre vivere nel famigerato “qui e ora”, pur essendo incontrovertibilmente vera, mi ha da sempre messo in difficoltà.
“Certo che viviamo nel momento presente, dove altro potremmo essere?” pensavo fino a qualche tempo fa, in barba a Buddha, Orazio, i maestri yogi di tutti i tempi, Eckhart Tolle e anche a mia nonna, che quando ero alle elementari tentava invano di riportarmi al noioso qui e ora dei compiti di matematica.
Solo che non era vero. Il nostro corpo e la nostra anima vivono immersi nel momento presente, ma la nostra mente per il 99% del tempo se ne sta da qualche altra parte, affaccendata a rimpiangere, preoccuparsi, ipotizzare scenari che non si verificheranno mai, rivivere avvenimenti orribili vecchi di anni, vivi solo nei nostri pensieri…

Vai all’articolo

Cambia il film della tua mente

Cambia il film della tua mente

di Lucia Giovannini
Lasciare andare il passato e concentrarsi sul futuro.
Avete mai conosciuto qualcuno che ha sperimentato uno o più eventi negativi nella sua vita e poi ha costruito le sue scelte, le sue convinzioni e la sua intera esistenza intorno a questi eventi? Costruire la propria esistenza intorno a una tragedia, a una sfortuna o a un’ingiustizia non è forse è la maniera migliore per essere infelici? E’ come rivivere la stessa scena non una, ma mille volte. Cambiare il film disfunzionale che proiettiamo nella nostra mente si può, anzi si deve fare. E’ un atto d’amore che facciamo verso noi stessi e agli altri.
Ecco allora 5 linee guida su come lasciare andare il passato e costruire la vita felice che meritiamo…

Vai all’articolo