Montecitorio, la Commissione approva 61 V/m di elettrosmog per tutti (come ordinò Colao)!

La Commissione approva 61 V/m di elettrosmog, esattamente come ordinò Vittorio Colao al Governo Conte lo scorso anno.
Adesso che nell’esecutivo Draghi è diventato ministro, il top manager delle multinazionali del 5G (ma pure ex capo della task force giallo-rossa) avrà di certo benedetto col massimo dei favori la Proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza appena approvata dalla IX Commissione (Trasporti, poste, telecomunicazioni) della Camera dei Deputati: innalzare l’elettrosmog fino a 61 V/m, cioé al massimo finora consentito nel mondo, senza uno straccio di prova scientifica sugli effetti sanitari.
“Si valuti l’opportunità di adeguare gli attuali limiti italiani sulle emissioni elettromagnetiche a quelli europei”, si legge nel testo licenziato da Montecitorio.
“Si valuti l’opportunità di adeguare gli attuali limiti italiani sulle emissioni elettromagnetiche a quelli europei”, si legge nel testo licenziato da Montecitorio, dando pieno sostegno alle “Telco” che, se mai un dubbio ci fosse stato, troveranno spianata la strada in Parlamento, come auspicato dal tandem Draghi-Colao. Che ora potrebbe passare all’incasso, cioé riformare la legge quadro del 2001 (tra le più cautelative d’Europa sugli effetti sanitari), facendo schizzare di ben 110 volte (rispetto ad oggi) il valore di campo elettrico irradiato dalle antenne telefoniche. Ma non solo…

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La loro “Vaccinazione” non ha nulla a che vedere con la nostra Salute!

di Saura Plesio (Nessie)
La Francia si conferma il paese più “vaccino-scettico” d’Europa, con medici e virologi che espongono idee contrarie alla narrazione ufficiale.
Non amo il termine “No Vax”, perché gli viene attribuito dai media una valenza negativa. Un “vaccino-scettico” argomenta il suo scetticismo e diniego, mentre il No Vax è  solitamente un militante (spesso estremo) del diniego. In fondo potremmo distinguere le due categorie in questo modo. A differenza che da noi, in Francia esiste una classe di medici e di virologi che si espone. Ed espone anche idee non conformi.
In primis, hanno il grande virologo premio Nobel, Luc Montagnier, che con calma olimpica non si è mai fatto prendere dal catastrofismo da Covid, stimandola una malattia curabile con farmaci d’ordinanza. E nemmeno dalla vaccinomania ad ogni costo, dato che da virologo sa bene che a tutt’oggi non esiste un vaccino per il virus HIV, da lui stesso scoperto e isolato. Parlano chiaro le sue interviste, in molti casi, censurate da YouTube. La Francia, insomma, detiene il primato di coloro i quali non vogliono farsi vaccinare…

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Quanto ci costano le Scie Chimiche?

di Raffaele Cavaliere
Come affermò tempo fa Di Pietro, essendo le  Scie Chimiche operazioni militari non si possono fermare. Ma mentre siamo in grande crisi economica, un’ora di volo per fare questi “aerosol” costa circa 12.000 euro. Senza parlare dei danni alle coltivazioni e alla nostra salute.
Abbiamo già affrontato le scie chimiche, analizzando i danni prodotti dai metalli pesanti, ora mi sembra doverosa una riflessione che in tempi di crisi economica e continua diminuzione del potere d’acquisto dei cittadini, può essere un invito per chiunque ad assumersi le responsabilità derivanti dall’essere cittadino di uno Stato democratico.
Un’ora di volo costa circa 12.000 euro, non considerando le sostanze chimiche altamente tossiche utilizzate per produrre le scie chimiche. Molti non sanno che l’aviazione civile non può seguire rotte che si incrociano, soprattutto non in volo contemporaneo: per questo si possono escludere che le scie siano di condensazione. Cinque aeri in volo per un’ora corrispondono a una spesa di 60.000 euro. Quanti progetti sociali si sarebbero potuti realizzare con questa somma, quante migliorie apportare alle nostre scuole, quanti assegni ai cittadini disagiati? Quanto benessere avrebbero potuto promuovere questi soldi investiti nel nostro sistema sanitario?…

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5G e aumento Tumori: le ultime ricerche parlano chiaro, il pericolo esiste ed è fondato

di Maurizio Martucci
A livello mondiale, la posta in ballo è straordinariamente alta. Non solo nel business, ma nella tutela della Salute Pubblica. Lo scontro è tra titani.
L’ho scritto, denunciandolo, nel mio ultimo libro inchiesta, “Manuale di autodifesa per elettrosensibili. Come sopravvivere all’elettrosmog di Wi-Fi, Smartphone e antenne di telefonia. Mentre arrivano il 5G e il Wi-Fi dallo spazio” (Edizioni Terra Nuova).
“Era da aspettarselo – scrive su Facebook, polemizzando con la Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (Icnirp), Fiorella Belpoggi, ricercatrice dell’Istituto Ramazzini, a capo del più grosso studio al mondo sugli effetti nocivi delle radiazioni da antenne di telefonia mobile (banda 3G) – ora chi di dovere si prenderà la responsabilità di ignorare un tale pericolo”

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Generazione 5G: Controllo Globale e Cancro serviti caldi

di Marcello Pamio
Sarà una delle rivoluzioni tecnologiche più imponenti del nostro tempo e avrà effetti e ripercussioni sulla vita e sulla salute di miliardi di persone.
Mi riferisco al “5G”: la nuovissima generazione di trasmissioni dati, che permetterà di connettere ad altissima velocità, miliardi di dispositivi che oggi sono semplici elettrodomestici “passivi”. A breve gli oggetti dentro e fuori casa si trasformeranno in “esseri attivi”: frigoriferi, tivù, radio, forni, perfino abiti e qualsiasi oggetto elettronico o meno.
Secondo le previsioni, oltre 20 miliardi di dispositivi saranno interconnessi con la Rete entro il 2020. Attualmente sarebbero “solo” più o meno 6 miliardi. La connessione di quinta generazione renderà possibile lo sviluppo della “telemedicina”, dell’auto a guida autonoma e delle cosiddette “città intelligenti” (smart city), dove tutto è costantemente tenuto sotto controllo elettronico…

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Una vergogna senza fine: giù le mani dall’Erboristeria!

Mentre da una parte si includono nuove figure sanitarie, dall’altra si cancella la figura professionale dell’Erborista, con l’abrogazione in toto della Legge del ’31. Si tratta di un atto che può avere gravi conseguenze sulla salute pubblica, poiché la manipolazione delle piante officinali necessita di preparazione e competenza.
Si vuole gettare alle ortiche quel patrimonio di sapere unico che gli erboristi italiani da sempre rappresentano. In questi giorni di festa e in silenzio, si sta compiendo lo scempio del settore erboristico italiano. Arrivano in questi giorni al pettine, infatti, le drastiche e non condivise decisioni prese durante i lavori del Tavolo di filiera delle Piante Officinali, istituito presso il ministero delle Politiche Agricole, su sollecitazione di FIPPO – ASSOERBE e SISTE.
Il Governo sta per approvare, su proposta del Ministro delle politiche agricole Martina, un decreto legislativo, sulla “disciplina della coltivazione, della raccolta e della prima trasformazione delle piante officinali”. Eravamo riusciti a disinnescare la proposta di legge di pari titolo n. 3864, portando motivate ed analitiche osservazioni durante l’audizione del 26 ottobre scorso, ma ecco che ciò che è uscito dalla porta rientra dalla finestra e con maggior virulenza…

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CETA-UE: questo matrimonio non s’ha da fare!

CETA-UE: questo matrimonio non s’ha da fare! - Patto col Diavolo

di Leopoldo Salmaso
Il welfare sociale ed ambientale dei paesi europei dovrebbe accelerare e diffondersi al resto del pianeta, invece burocrati e politicanti europei lo stanno smantellando, essendosi prostituiti all’idolo di un mercato avido e sadomasochista.

Chi ha a cuore il progresso sostenibile della vita e dell’umanità, compresi i popoli europei e nordamericani, parli ora e sempre più: dica chiaro e forte che il matrimonio Canada-UE (CETA) …non s’ha da fare, prima che il Parlamento Europeo ratifichi codeste nozze incestuose, concordate fra i governi di Canada e…

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