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Falliti i Negoziati: il Nuovo Piano Pandemico dell’OMS (Almeno per Ora) Non si Farà

di Stefano Baudino
Il nuovo Trattato Pandemico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità… almeno per ora, è stato affossato.
I negoziati per arrivare a un nuovo testo definitivo in vista della 77esima assemblea dell’OMS, che è iniziata il 27 maggio a Ginevra e proseguirà fino al prossimo 1º giugno, non hanno infatti prodotto nessun risultato concreto, con una serie di Stati che hanno deciso (giustamente) di defilarsi.
Tra quelli che hanno sollevato più perplessità ci sono l’Italia, il Regno Unito e la Russia. Per ora, dunque, i Paesi membri non hanno trovato l’accordo sulla ricetta presentata dall’istituto specializzato dell’ONU per la salute, che, in vista delle potenziali “emergenze” future, punta tutto su una strategia di concentrazione e trasferimento dei poteri decisionali nazionali nelle mani di pochi organismi sovranazionali al fine di semplificare e velocizzare l’iter governativo…

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Lockdown Totale senza vergogna! Chiesto dall’Ordine dei Medici

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
“Lockdown totale, in tutto il Paese”. A chiederlo, alla luce dei dati, soprattutto quelli sui ricoveri in ospedale e nelle terapie intensive, è il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, dalla pagina Fb della stessa Federazione.
“Considerando i dati di questa settimana come andamento-tipo e se li proiettiamo senza prevedere ulteriori incrementi, la situazione fra un mese sarà drammatica e quindi bisogna ricorrere subito ad una chiusura totale. O blocchiamo il virus o sarà lui a bloccarci, perchè i segnali ci dicono che il sistema non tiene ed anche le regioni ora gialle presto si troveranno nelle stesse condizioni delle aree più colpite. Con la media attuale, in un mese arriveremmo ad ulteriori 10mila decessi”. Lo afferma all’ANSA il presidente della Federazione degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli…

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Malati di farmaci

Per parlare dell’abuso di farmaci, prendiamo spunto dall’ultima puntata della stagione 2018-19 della trasmissione Presadiretta, che è stata dedicata proprio a questo argomento. Il servizio di Danilo Procaccianti è partito da un allevamento di maiali, nel quale un’intera stanza è dedicata ai medicinali per gli animali, tra cui molti, troppi antibiotici.

“Gli antibiotici consumati in Italia si consumano per lo più in zootecnia: il 70% del venduto è usato negli allevamenti, in misura tripla rispetto, ad esempio, a quelli francesi e sono usati non per gli animali malati, ma somministrati a tutti gli animali”, raccontava al giornalista, Simone, dell’associazione “Essere animali”.
Si danno antibiotici ai cuccioli più deboli, a quelli che sembrano più spossati, senza nessuna indicazione da parte di veterinari. L’abuso di antibiotici non avviene solo negli allevamenti di maiali, gli antibiotici si somministrano anche alle mucche, ai polli… ed è a causa di questo abuso che abbiamo creato il fenomeno della “antibiotico resistenza”

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13 milioni di euro nel 2016 da Glaxo a Istituto Superiore Sanità, ospedali, asl, università, medici e pediatri?

Pubblichiamo la presunta rendicontazione 2016, dei finanziamenti della GlaxoSmithKline.
Se il documento fosse confermato, si potrebbe teorizzare su coloro che vanno in TV o sui giornali a parlare sempre bene dei vaccini, negando l’inverosimile e spacciandosi per medici indipendenti e liberi, quanto meno, un notevole ed evidente conflitto di interessi.
Non abbiamo motivo di dubitare dell’autenticità del documento (in fondo all’articolo), visto che il finanziamento di Glaxo (e di altre case farmaceutiche) a società come FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) e SIP (Società Italiana di Pediatria), era stato già pubblicamente rivelato dagli inviati della trasmissione televisiva La Gabbia Open del 31/05/2017 su LA 7 e poi candidamente confermato dal Presidente stesso della SIP, il dott. Alberto Villani, lo stesso che ha recentemente ed arbitrariamente “deciso”, contro ogni logica scientifica, l’assoluta inutilità degli esami e dei controlli pre-vaccinali sui bambini…

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“Bisogna vaccinare i bambini volontari”: parola di Pierluigi Lopalco

di Marcello Pamio
Pierluigi Lopalco (epidemiologo dell’Università di Pisa): “Per mettere in commercio un vaccino servono da 8 a 10 anni di ricerca, questo significa che bisogna vaccinare i bambini volontari e bisogna vedere quanto il vaccino sia sicuro e quanto sia efficace”.
L’8 febbraio scorso all’Università di Modena e Reggio Emilia si è tenuta una giornata dal titolo “VacciniaMO”, un incontro rivolto agli studenti degli Istituti superiori di Modena. Si tratta del secondo appuntamento organizzato dalla facoltà di medicina e chirurgia Unimore, d’altronde per il Sistema risulta d’importanza vitale indottrinare le giovani coscienze e plasmare i loro freschi cervelli sul tema vaccinale. Voglio impedire che diventino esseri senzienti e soprattutto pensanti…

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I conflitti d’interesse di Walter Ricciardi, dimissionario presidente dell’Istituto Superiore della Sanità

Walter Ricciardi ha collaborato con diverse case farmaceutiche, e persino per una società di lobbying mentre era già a capo dell’Istituto superiore di Sanità. Collaborazioni mai dichiarate in Italia.
Il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Walter Ricciardi era in conflitto d’interessi? L’Istituto superiore di Sanità è l’ente pubblico che si occupa di ricerca e controllo in ambito sanitario. A capo dell’Istituto, dal 2014, c’era Walter Riccardi, prima in veste di commissario, e un anno dopo in qualità di presidente. Sono stati in tanti a chiedere se Ricciardi fosse “adatto” a quel ruolo, in considerazione delle numerose collaborazioni con le case farmaceutiche.
In particolare, il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, lo aveva accusato di conflitto d’interessi rispetto a un osservatorio di cui era a capo e che era finanziato da diverse case farmaceutiche. Il presidente dell’Istituto superiore di sanità, come risposta lo ha querelato, ma il giudice ha dato ragione al capo del Codacons…

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Conflitti di interesse nascosti in uno dei testi “cardine” per gli studenti di Medicina

di Ermanno Pisani 
Uno dei più famosi testi su cui si formano gli studenti delle facoltà di medicina, ha conflitti di interesse nascosti. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori guidati da Brian Piper.
Provate a chiedere ad uno studente di medicina dell’ultimo anno. Difficile trovare qualcuno che non lo conosca. È un manuale che ha fatto bella mostra di sé sugli scaffali di migliaia di studenti universitari negli ultimi decenni. Harrison, “Principi di Medicina Interna”, giunto ora alla ventesima edizione, è considerato un testo sacro per gli studenti di medicina e per i giovani internisti. È stato definito “il più famoso dei libri di medicina”.
Recentemente, però, è diventato anche un argomento di studio in materia di conflitti di interesse nascosti. Un gruppo di ricercatori ha scoperto che l’Harrison, così come altri importanti testi di medicina, ha omesso di dichiarare gli interessi finanziari che gli autori avevano nella specifica materia trattata ed i pagamenti che avevano ricevuto da gruppi industriali…

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