Vittoria! Gli Ultimi Mufloni dell’Isola del Giglio Non Saranno più Abbattuti (Almeno per Ora)

di Francesca Biagioli
Il Tribunale Amministrativo Regionale di Firenze ha sospeso l’abbattimento degli ultimi mufloni del Giglio, in risposta al ricorso delle associazioni animaliste ENPA, LNDC Animal Protection e VITADACANI. Per salvare la vita a questi animali sarà però decisiva l’udienza fissata per il 28 febbraio.
Gli ultimi mufloni dell’Isola del Giglio, almeno per il momento, sono salvi e tutti coloro che si sono battuti per evitare che la strage di questi animali fosse conclusa fino all’ultimo esemplare ottengono finalmente una prima vittoria. Il Tar di Firenze si è infatti espresso sul ricorso presentato il 1° dicembre 2023 e ha di fatto sospeso l’abbattimento dei mufloni rimasti ancora sull’isola.
Ricordiamo che, purtroppo, nei mesi scorsi sono stati uccisi molti mufloni presenti sulla piccola isola toscana mentre una parte sono stati catturati e trasferiti, dopo l’accordo fatto con LAV e WWF…

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Come le Multinazionali hanno imposto l’Estinzione del Pomodoro “San Marzano”

di Gianpaolo Usai
“Per fare l’albero ci vuole il seme”, recitava una filastrocca delle scuole elementari.
Peccato che questo mondo bucolico e incantato sia stato stravolto e monopolizzato dalle cosiddette multinazionali dei semi brevettati e omologati, ovvero le 4 grandi aziende al mondo che hanno attuato negli ultimi sessant’anni un vero e proprio scippo del patrimonio agricolo di molti territori del mondo, Italia inclusa, e oggi detengono più del 70% del mercato globale delle sementi commerciali: Monsanto-Bayer, Dupont, Singenta e Kraft-Heinz.
La prime tre dell’elenco producono anche i pesticidi, da usare poi nei campi dove vengono piantati i loro semi, che tutti i consorzi agrari al mondo acquistano ogni anno e rivendono agli agricoltori. Pacchetto completo insomma per un fatturato da capogiro. La Kraft-Heinz è l’unica delle 4 a limitare il proprio business, comunque miliardario, alla produzione e commercio dei semi ibridi. Ma comincerò il mio racconto proprio da questa multinazionale americana leader del settore nella produzione di pomodoro, salse e non solo…

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Il Comitato Ulivivo: “Ripreso abbattimento Ulivi secolari, Cura peggiore del Male”

La denuncia del Comitato UliVivo: “In Valle d’Itria è ripreso l’abbattimento di migliaia di ulivi secolari, millenari e monumentali, in nome di una presunta ‘Emergenza Xylella’, che dura ormai da 8 anni”.
“È sempre più evidente come questa ‘terapia’ della Regione Puglia per il contenimento della  Xylella, imposta come unica soluzione sin dal 2013, sia ben peggiore della malattia che si vuole curare, rispondendo a interessi diversi dalla tutela e valorizzazione del patrimonio olivicolo pugliese”.
La denuncia del comitato UliVivo: “In Valle d’Itria è ripresol’abbattimento di migliaia di ulivi secolari, millenari e monumentali, in nome di una presunta ‘emergenza Xylella’, che dura ormai da 8 anni. È sempre più evidente comequesta “terapia” della Regione Puglia per il contenimento della  Xylella, imposta come unica soluzione sin dal 2013, sia ben peggiore della malattia che si vuole curare, rispondendo a interessi diversi dalla tutela e valorizzazione del patrimonio olivicolo pugliese”

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Virunga, la guerra per salvare i Gorilla

di Carlo Terzano
Ogni giorno i ranger del Parco nazionale della Repubblica democratica del Congo, lottano per salvare questi primati e il loro habitat. Nel mirino dei bracconieri e degli affaristi stranieri.
Il Wwf li ha definiti “eroi della natura”. Sono i cinque ranger del “Parco nazionale dei vulcani Virunga”, nella Repubblica Democratica del Congo, massacrati da bracconieri senza scrupoli. Un sesto versa tutt’ora in gravissime condizioni. Ragazzi sotto i 30 anni che hanno votato la loro vita alla conservazione di ciò che resta della foresta equatoriale africana, continuamente minacciata dagli interessi economici di grandi latifondisti, cacciatori di frodo e dei signori del petrolio.
Oggi quel polmone verde, tra le più antiche giungle del Pianeta, per molti rappresenta un vero tesoro, mentre le guardie forestali sono di fatto l’unico ostacolo che si frappone tra gli affaristi senza scrupoli e guadagni molto facili, in uno Stato in cui politica e pubblica amministrazione sono altamente corrotte. Negli ultimi 20 anni, sono stati 175 i ranger caduti nelle imboscate dei nemici del Virunga. Ma le guardie forestali non sono le sole vittime di questa mattanza silenziosa…

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Mirko Busto: “L’olio di palma non fa male? Andatelo a dire ai bambini indonesiani”

di Mirko Busto
100.000 morti in un anno. E’ questo l’ammontare dei decessi causati dagli effetti diretti e indiretti degli incendi appiccati in Asia equatoriale nel solo 2015.
Lo rivela uno studio delle università di Harvard e Columbia, pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters. Secondo gli esperti in salute pubblica e modelli atmosferici, questi roghi, appiccati di proposito dalle multinazionali dell’olio di palma nelle foreste dell’Indonesia, sarebbero la causa di oltre 90mila morti premature in Indonesia, più di 6mila in Malesia e 2.200 a Singapore.
A questa già tragica realtà, si aggiungono 500 mila casi di infezione alle vie respiratorie, quasi 50 milioni di persone esposte a fumi tossici 24 ore al giorno per settimane, voli annullati, scuole chiuse anche a Singapore e in Malesia…

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Biodiversità: entro il 2020 ci sarà un’estinzione di massa

gufo triste nella distruzione del bosco

Il rapporto Living Planet 2016 del WWF lancia l’allarme: entro 4 anni le popolazioni animali diminuiranno del 67% per colpa dello sfruttamento selvaggio dell’ambiente, della caccia di frodo e dell’inquinamento.
I numeri sono quelli di un’estinzione di massa in tempi brevissimi. Tra appena 4 anni, potrebbero scomparire due terzi delle popolazioni di specie animali che oggi vivono sulla Terra, una perdita di biodiversità senza precedenti che metterà a dura prova gli ecosistemi di tutto il globo. Lo affermano il WWF e la Zoological Society di Londra in un report appena pubblicato, dove indicano lo sfruttamento selvaggio dell’ambiente, la caccia di frodo e l’inquinamento come cause principali del disastro.

“Non siamo più un piccolo mondo su un grande pianeta – scrive nella prefazione il professor Johan Rockström del Stockholm Resilience Centre – ora siamo un grande mondo su un piccolo pianeta. Abbiamo raggiunto il punto di saturazione”

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Globalizzazione e perdita della biodiversità

Semi e Denaro

L’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC o WTO), dominata dai paesi più ricchi e dalle multinazionali, ha imposto un genere di globalizzazione penalizzante per chiunque voglia fissare dei paremetri minimi di benessere animale, di rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori.
L’OMC vieta infatti a tutti i paesi firmatari di fissare delle regole sulle importazioni sulla base dei PMP (Processi e Metodi Produttivi). In questo modo, chiunque fissi degli Standard di qualità all’interno del proprio paese, non potrà evitare che prodotti di altri paesi, fabbricati senza alcuna regola…

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