di Francesca Biagioli
Il Tribunale Amministrativo Regionale di Firenze ha sospeso l’abbattimento degli ultimi mufloni del Giglio, in risposta al ricorso delle associazioni animaliste ENPA, LNDC Animal Protection e VITADACANI. Per salvare la vita a questi animali sarà però decisiva l’udienza fissata per il 28 febbraio.
Gli ultimi mufloni dell’Isola del Giglio, almeno per il momento, sono salvi e tutti coloro che si sono battuti per evitare che la strage di questi animali fosse conclusa fino all’ultimo esemplare ottengono finalmente una prima vittoria. Il Tar di Firenze si è infatti espresso sul ricorso presentato il 1° dicembre 2023 e ha di fatto sospeso l’abbattimento dei mufloni rimasti ancora sull’isola.
Ricordiamo che, purtroppo, nei mesi scorsi sono stati uccisi molti mufloni presenti sulla piccola isola toscana mentre una parte sono stati catturati e trasferiti, dopo l’accordo fatto con LAV e WWF.
La decisione della Regione Toscana, partner del progetto LIFE ‘LetsGo Giglio: less alien species in the Tuscan Archipelago: new actions to protect Giglio Island habitats‘, di permettere l’eradicazione di questi animali è stata subito contestata da attivisti e comunità scientifica ma, nonostante gli sforzi, molti esemplari sono stati uccisi.
La motivazione fornita dalla Regione per l’abbattimento era il controllo faunistico, ritenuto però da molti cittadini, associazioni e scienziati non necessario e ingiustificabile per vari motivi.
Ora è arrivata finalmente una buona notizia per i mufloni che restano, ma la battaglia non è ancora finita. Come hanno specificato gli avvocati Michele Pezone e Herbert Simone, che seguono il caso: “L’attuale giudizio consiste nella trasposizione davanti al Tar di Firenze del ricorso fatto a Sergio Mattarella. Nell’udienza camerale fissata per il 28 febbraio prossimo chiederemo per la prima volta nella sede competente, ossia il tribunale amministrativo, di esaminare la questione e ottenere la conferma della sospensione degli abbattimenti dei pochi esemplari che, secondo fonti locali, sono sopravvissuti a questa mattanza.”
La Storia (e l’Importanza) dei Mufloni dell’Isola del Giglio
I mufloni del Giglio, introdotti sull’isola nel 1955, rappresentano una popolazione sarda del Muflone, una specie protetta. La loro presenza sull’isola toscana (scelta per le analogie che ha con la Sardegna) è stata voluta per preservare e tutelare questa specie, di cui sono stati selezionati gli esemplari più puri. La biodiversità unica che essi rappresentano è di vitale importanza per la conservazione di questa specie che rischia l’estinzione.
Le associazioni che hanno portato avanti questa battaglia per salvare i mufloni, ENPA, LNDC Animal Protection, VITADACANI con la Rete dei Santuari Liberi in Italia, hanno sottolineato che l’eradicazione del muflone del Giglio rappresenterebbe un grave danno alla biodiversità, minando gli obiettivi del programma Life e violando la strategia per la biodiversità 2030 dell’UE: “La scelta di ‘eradicare’ è priva di base scientifica, è irrazionale e illegittima, viola la legge n. 157/1992 sulla Tutela della fauna, ma anche dell’art. 9 della Costituzione che pone la tutela della biodiversità tra i doveri dello Stato.”
La sospensione degli abbattimenti rappresenta un importante traguardo, ora la speranza è che l’udienza del 28 febbraio confermi questa decisione, aprendo la strada a un approccio più sostenibile nella gestione della biodiversità dell’Isola del Giglio.
Articolo di Francesca Biagioli