Via Libera ai “Nuovi Ogm”: Sarà più Semplice “Avere” Cibo dal Dna Modificato!

di Alessia Capasso

Con il “sì” del Parlamento europeo verranno semplificate le norme in materia di “Nuove Tecniche Genomiche”, per creare semi più resistenti al clima. I Verdi ottengono una piccola temporanea vittoria sui brevetti.

Il Parlamento europeo ha approvato la sua posizione sulle nuove tecniche per modificare il Dna delle piante. Gli eurodeputati sono stati chiamati a votare sulla proposta relativa alle nuove tecniche genomiche (Ngt) che alterano il materiale genetico di un organismo e che potrebbe “rivoluzionare” il mondo dell’agricoltura (rivoluzioni che interessano solo gli eurocrati… nota di conoscenzealconfine).

La proposta, spinta da tutto l’arco della destra e da gran parte dei socialisti, era avversata dai Verdi, che alla fine sono riusciti ad ottenere a sorpresa l’approvazione di alcuni emendamenti importanti, come quello in cui si chiede il divieto di brevettare il materiale vegetale ottenuto tramite queste tecniche. Un dettaglio da non sottovalutare in un settore dominato da poche multinazionali, che proprio dai brevetti ricavano una fetta enorme dei loro profitti.

Regole Diverse per le Ngt Rispetto agli Ogm

Gli eurodeputati, chiamati ad approvare il loro mandato per i negoziati con i governi Ue, hanno adottato la posizione con 307 voti favorevoli, 263 contrari e 41 astensioni. Attualmente per le piante ottenute con le Ngt valgono le stesse regole in vigore per gli organismi geneticamente modificati (Ogm). I deputati hanno sostenuto la proposta della Commissione europea di prevedere due normative distinte, reputando differenti le due categorie.

Nella proposta le piante prodotte con modifiche genetiche di tipo 1 (tecniche di mutagenesi e cisgenesi mirate) sono considerate equivalenti alle varietà ottenute tramite tecniche convenzionali. Queste sarebbero esentate dalla maggior parte dei requisiti di sicurezza previsti dalla legislazione sugli Ogm, ma rispetto alla proposta di Bruxelles i deputati intendono emendare l’entità e il numero di modifiche genetiche necessarie affinché una pianta Ngt sia considerata equivalente a una pianta ottenuta con tecniche convenzionali. Gli eurodeputati chiedono invece di continuare ad applicare le regole valide per gli Ogm alle piante Ngt di categoria 2. In base al voto, tutte le piante Ngt dovrebbero continuare ad essere vietate nella produzione biologica, in quanto la loro compatibilità richiede un esame più approfondito.

Etichette sulle Confezioni

Rispetto alla proposta della Commissione, il Parlamento ha chiesto maggiori garanzie sulla trasparenza e di mantenere l’etichettatura obbligatoria dei prodotti derivati dalle piante Ngt1e 2. Gli eurodeputati hanno chiesto inoltre di creare un elenco pubblico online di tutte queste tipologie di piante. All’esecutivo Ue si chiede anche di presentare una relazione sulla percezione delle nuove tecniche da parte di consumatori e produttori sette anni dopo l’entrata in vigore della nuova normativa. Per le piante di categoria Ngt di tipo 2, i deputati intendono invece mantenere la maggior parte dei requisiti della legislazione sugli Ogm, che rimane tra le più rigorose al mondo, prevedendo sia la procedura di autorizzazione che l’etichettatura obbligatoria dei prodotti.

Divieto di Brevetto

A sorpresa rispetto alle posizioni iniziali, i deputati hanno chiesto di introdurre il divieto assoluto di brevettare le piante frutto delle Ngt di entrambe le categorie, il materiale vegetale, le loro parti, le informazioni genetiche e le caratteristiche dei processi in esse contenute. Al momento appena quattro aziende controllano tramite i brevetti oltre il 60% del mercato delle sementi a livello mondiale: Bayer, Corteva, ChemChina-Syngenta e Basf. Se il divieto venisse confermato, si eviterebbero incertezze giuridiche, costi più elevati e nuove dipendenze per gli agricoltori da questi colossi del cibo.

La Reazione delle Organizzazioni Agricole

“Il via libera alla nuova genetica green No Ogm permetterà di selezionare nuove varietà vegetali, con maggiore sostenibilità ambientale, minor utilizzo di input chimici, ma anche resilienza e adattamento dei cambiamenti climatici, nel rispetto della biodiversità e della distintività dell’agricoltura italiana ed europea”, ha dichiarato Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, apprezzando il voto del parlamento.

“Le Ngt sono in grado di assicurare un fondamentale contributo per contrastare le conseguenze del cambiamento climatico, consentono di salvaguardare il potenziale produttivo, limitando allo stesso tempo la pressione sulle risorse naturali e il ricorso alla chimica”, ha scritto in una nota Confagricoltura. Le grandi organizzazioni agricole italiane, insieme al governo, sostengono da tempo la deregolamentazione in materia. Delusione invece da parte dei gruppi  ambientalisti come Greenpeace.

Piccole Vittorie a Sorpresa

“In un momento in cui il mondo agricolo è in rivolta, chiedendo redditi dignitosi e strategie chiare per salvaguardare il futuro del settore, la maggioranza di questo Parlamento ha votato a favore di tecniche che non faranno altro che aumentare la dipendenza degli agricoltori dalle poche multinazionali che potranno investire in queste tecniche“, ha dichiarato Benoît Biteau, membro dei Verdi-Efa e primo vicepresidente della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo.

“Ci sono state molte pressioni a tutto campo in questi ultimi giorni”, è trapelato da una fonte dei Verdi. Tuttavia, proprio su spinta del gruppo politico ecologista è stata ottenuta una maggioranza inaspettata a favore della tracciabilità e dell’etichettatura dei prodotti derivati dalle Nuove tecniche genomiche. Questo punto si discosta dall’approccio delle altre due istituzioni, la Commissione e il Consiglio.

A breve l’Eurocamera si troverà a discutere per una versione finale del testo con i governi degli Stati membri, dove tutto sembra ancora in bilico, vista l’opposizione di Paesi a forte vocazione agricola come Austria, Germania e Polonia (ovviamente non dell’Italia… serva fino in fondo e fino all’autodistruzione! nota di conoscenzealconfine).

Articolo di Alessia Capasso

Fonte: https://europa.today.it/attualita/parlamento-europeo-vota-favore-ngt-ogm-dna-piante.html

TERRA NUOVA - OTTOBRE 2023 - N. 397 — RIVISTA
Pensa e vivi evologico

Terra Nuova - Ottobre 2023 - N. 397 — Rivista

Pensa e vivi evologico

Sfida al futuro

L'Europa, e dunque l'Italia, si trovano oggi a un bivio cruciale che potrebbe ridefinire il destino del cibo che cresce nei nostri campi e che mettiamo sulle nostre tavole.

Le Nuove Tecniche Genomiche (NGT), «abito» con cui si presentano i nuovi OGM, minacciano infatti di compromettere il fragile equilibrio che chi ha a cuore l'ecologia ha lottato per preservare fino a oggi.

È dagli anni '90 che le lobby dell'agroindustria tentano in ogni modo di fare breccia in una resistenza che parte soprattutto dai cittadini; da quando cioè il movimento ecologista in Europa si ribellò agli organismi geneticamente modificati, con un atto (ricordate José Boué?) che sembrò segnare una vittoria per la salute, l'ambiente e la sovranità alimentare.

In realtà le lobby non si sono mai arrese e in vari paesi del mondo si sono comunque portate avanti le coltivazioni OGM, con conseguenze drammatiche per la biodiversità e per la sovranità alimentare. Oggi in Europa e in Italia le acque sono nuovamente agitate e l'equilibrio ecologico del nostro paese è seriamente a rischio.

Proclamate come la soluzione a tutti i mali dell'agricoltura, le NGT promettono piante resistenti, frutti super nutrienti e rese da capogiro. Tuttavia queste promesse non solo non vengono mantenute, ma mettono a rischio la salute umana, l'ambiente e la gestione indipendente delle nostre risorse alimentari.

La Commissione europea ora propone una svolta radicale: vuole allentare le regole che fino a oggi ci hanno protetto dagli OGM. Vuole aprire la porta alle NGT senza una valutazione del rischio, senza etichettatura, senza trasparenza. Come se non bastasse, il Governo italiano si è unito a questa corsa verso la deregolamentazione, mettendo a repentaglio anni di impegno e mobilitazione spesi per avere una produzione alimentare sana e sostenibile.

Quello che sta accadendo è più di un semplice cambiamento delle regole del gioco. Se queste scelte non verranno contrastate e fermate, perderemo il potere di scegliere ciò che mettiamo nei nostri piatti (pensante solo alla contaminazione incontrollata), si minerà la fiducia nella sicurezza alimentare e si aprirà strada a un futuro di incertezza.

In questa battaglia ci troviamo di nuovo sulle barricate. Gli attivisti, gli agricoltori, le organizzazioni ambientaliste si uniscono per alzare la voce contro la deregolamentazione delle NGT. Non possiamo permettere che le multinazionali agrochimiche dettino le regole del nostro cibo.

Per questo Terra Nuova ha organizzato per domenica 15 ottobre a Firenze un grande evento di mobilitazione (vedi pag. 9), dove saranno presenti l'attivista Vandana Shiva e i maggiori rappresentanti del bio e delle associazioni ecologiste italiane e internazionali.

Sarà un momento importante per guardarsi negli occhi e concordare impegno e azioni per affrontare quella che si prospetta come urta battaglia cruciale. L'Europa sta per prendere una decisione che ci definirà per gli anni a venire e da cui non sarà possibile tornare indietro.

Potrà scegliere di aprire le porte alle NGT, con tutte le incognite che ne derivano. Oppure potrà scegliere di difendere ciò che chi, come noi, cerca tutti i giorni di costruire con fatica: una produzione alimentare sicura e rispettosa dell'ambiente.  Le pressioni dei potenti sono fortissime, la scelta che si adotterà si ripercuoterò su tutti noi.

Non possiamo permettere che il futuro della nostra terra e dei nostri figli sia deciso da cinici interessi commerciali.

E il momento di dire «No,» alla deregolamentazione e di difendere il futuro che vogliamo.

Nicholas Bawtree

Direttore responsabile

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