• Se cerchi un libro o un prodotto BIO, prova ad entrare nel sito di un nostro partner, Macrolibrarsi, il Giardino dei Libri, sosterrai così il nostro progetto di divulgazione. Grazie, Beatrice e Mauro
    Canale Telegram

Honduras, continua la strage: uccisi altri due leader campesinos

Honduras, continua la strage: uccisi altri due leader campesinos

Jose Ángel Flores e Silmer Dionicio George colpiti a morte nel distretto di Bajo Aguán, dove guidavano la lotta dei piccoli agricoltori locali contro un progetto di agrobusiness. Come Berta Caceres e tutti gli altri.

È successo ancora in Honduras. Altri due leader di un movimento per la difesa dei diritti dei campesinos sulle proprie terre, sono stati uccisi, verosimilmente da milizie paramilitari. È successo ancora proprio nel Paese considerato il più a rischio al mondo per chi si batte in difesa dell’ambiente e dei piccoli agricoltori: in Honduras sono infatti oltre 150 gli…

Vai all’articolo

Biodiversità: entro il 2020 ci sarà un’estinzione di massa

gufo triste nella distruzione del bosco

Il rapporto Living Planet 2016 del WWF lancia l’allarme: entro 4 anni le popolazioni animali diminuiranno del 67% per colpa dello sfruttamento selvaggio dell’ambiente, della caccia di frodo e dell’inquinamento.
I numeri sono quelli di un’estinzione di massa in tempi brevissimi. Tra appena 4 anni, potrebbero scomparire due terzi delle popolazioni di specie animali che oggi vivono sulla Terra, una perdita di biodiversità senza precedenti che metterà a dura prova gli ecosistemi di tutto il globo. Lo affermano il WWF e la Zoological Society di Londra in un report appena pubblicato, dove indicano lo sfruttamento selvaggio dell’ambiente, la caccia di frodo e l’inquinamento come cause principali del disastro.

“Non siamo più un piccolo mondo su un grande pianeta – scrive nella prefazione il professor Johan Rockström del Stockholm Resilience Centre – ora siamo un grande mondo su un piccolo pianeta. Abbiamo raggiunto il punto di saturazione”

Vai all’articolo

La plastica… dal mare ai nostri piatti

Microsfere di plastica

Da Greenpeace al Parlamento britannico, il mondo chiede il divieto delle microplastiche.
La presenza di frammenti di plastica negli oceani è un problema noto da tempo, oggi in crescita esponenziale. Una ricerca di Greenpeace ha mostrato chiaramente gli effetti, sulle creature marine, delle microsfere, minuscole sfere di plastica usate in numerosi prodotti di uso comune (cosmetici e altri prodotti per l’igiene personale).

Studi scientifici provano il loro impatto drammatico sul mare e quindi su pesci, molluschi e crostacei. Ecco ciò che accade: una volta in mare, le microsfere (ma anche altri oggetti di plastica che si frammentano in pezzi molto più piccoli, diventando microplastiche), possono sia assorbire che cedere sostanze tossiche, che vengono poi ingerite da numerosi…

Vai all’articolo

Allevamento animali: implicazioni varie

Allevamenti intensivi

Il mondo moderno industrializzato minaccia l’ambiente naturale in svariati modi. Di queste minacce, e di come porvi rimedio, si discute con passione da anni in vari ambiti. Purtroppo viene quasi sempre trascurato un fattore fondamentale: l’allevamento di animali per l’alimentazione umana.
L’allevamento su vasta scala, sia di tipo intensivo (in grosse stalle senza terra dove gli animali sono stipati, come accade in Italia), che di tipo estensivo (i grandi ranch degli Stati Uniti, o i pascoli nei paesi del Sud del mondo) è chiaramente insostenibile dal punto di vista ecologico. Lo è…

Vai all’articolo

Indigeni in rivolta: “Abbiamo deciso che la vostra parola non vale niente”

indigeni rivolta

L’anno 2016 non passerà certo inosservato sui libri di storia del futuro. Il 2016, infatti, è un anno di ribellione globale, di cambiamenti, dove il desiderio di Giustizia e Libertà ha finalmente abbattuto le reti oscure della paura.
Mentre in Francia stiamo assistendo ad una grande rivoluzione popolare contro gli apparati di potere sfruttatori, per far si che il lavoro torni ad essere dignitoso e corretto e non più schiavista e ricattatorio, come lo è divenuto negli ultimi anni, dall’altra parte del mondo, in Brasile per l’esattezza, la popolazione indigena si sta ribellando…

Vai all’articolo

Animali – fuga di massa dal pianeta Terra

Moria animali

Sempre più spesso sul web appaiono notizie di morie di massa di animali.
I cetacei che si spiaggiano o si arenano sono sempre più numerosi. Intere colonie di api spariscono decretando conseguenze disastrose per l’ecosistema. Tantissime altre specie animali soccombono quotidianamente.
“Da quanto tempo non vedo un pipistrello sfrecciare nell’oscurità”. Queste notizie non vengono mostrate dai media mainstream, e le poche volte che accade vengono date per scontate le cause: “anatre morte per il caldo”, “balene spiaggiate e morte a causa di un virus” e così via. Ma i siti che fanno contro-informazione le divulgano costantemente.
Cosa sta succedendo, allora? Possiamo dare una spiegazione logica e “terrena”…

Vai all’articolo

Non ci sono più api: in Cina impollinatori al lavoro

Donna ape impollina un albero, Cina

Le immagini che mostrano gli impollinatori cinesi al lavoro sugli alberi da frutto, preoccupano gli scienziati.

Nella contea cinese di Hanyuan, situata all’interno della provincia cinese di Sichuan, non ci sono più api. Quando arriva la stagione della fioritura, gli impollinatori salgono sugli alberi e fanno manualmente il lavoro che in natura viene svolto dalle api operose che ci regalano il miele. La sparizione delle api non è casuale, ma dovuta a responsabilità umane: per anni nella contea di Hanyuan sono stati utilizzati pesticidi che hanno fatto scomparire le api…

Vai all’articolo