Il Consumo di Carne da allevamenti intensivi è insostenibile per il Pianeta

di Tony Weis
Dal 1961 al 2010 la popolazione globale di animali macellati è passata da circa 8 a 64 miliardi, cifra che raddoppierà a 120 miliardi entro il 2050, se proseguirà l’attuale ritmo di crescita. Ma il consumo di carne a questi livelli non è più sostenibile.
Nel 1961, poco più di tre miliardi di persone mangiavano una media di 23 kg di carne all’anno. Nel 2011, sette miliardi di persone mangiavano 43 kg di carne. Dal 1961 al 2010 la popolazione globale di animali macellati è, quindi, passata da circa 8 a 64 miliardi, cifra che raddoppierà a 120 miliardi entro il 2050, se prosegue l’attuale ritmo di crescita.
Basterebbero questi pochi  dati per capire che il consumo di carne è insostenibile. Ci sono ormai letterature sterminate, studi di ogni tipo che lo dimostrano. Insostenibile dal punto di vista ambientale, energetico, agricolo, sanitario e per chi ha a cuore la questione, anche dal punto di vista della sofferenza degli animali. Ma parlare di alimentazione è sempre difficile, perché è un aspetto molto personale. Si creano fazioni irriducibili fra onnivori, vegetariani, vegani con lotte di “religione” dalle varie parti…

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Gli oceani sempre più blu… ma non è una buona notizia

di Alessandro Fioroni
Entro la fine del secolo l’acqua degli oceani cambierà colore. Sarà più blu o verde, ma non si tratta di una buona notizia. Il cambiamento cromatico sarà diretta conseguenza di quello climatico.
L’innalzamento delle temperature determinerà un impoverimento dei microorganismi che popolano gli oceani, con pesanti ricadute sulla catena alimentare almeno per un miliardo di persone. Entro la fine del secolo gli oceani del pianeta potrebbero aver cambiato colore. Saranno più blu o di un verde più intenso. Ma la colorazione brillante, che fino ad ora poteva essere sinonimo di limpidezza e pulizia dell’acqua, rivela invece una brutta sorpresa. Il cambiamento cromatico sarà determinato da quello climatico. Lo spostamento verso l’alto delle lancette del barometro porterà quindi conseguenze non troppo rassicuranti…

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Mirko Busto: “L’olio di palma non fa male? Andatelo a dire ai bambini indonesiani”

di Mirko Busto
100.000 morti in un anno. E’ questo l’ammontare dei decessi causati dagli effetti diretti e indiretti degli incendi appiccati in Asia equatoriale nel solo 2015.
Lo rivela uno studio delle università di Harvard e Columbia, pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters. Secondo gli esperti in salute pubblica e modelli atmosferici, questi roghi, appiccati di proposito dalle multinazionali dell’olio di palma nelle foreste dell’Indonesia, sarebbero la causa di oltre 90mila morti premature in Indonesia, più di 6mila in Malesia e 2.200 a Singapore.
A questa già tragica realtà, si aggiungono 500 mila casi di infezione alle vie respiratorie, quasi 50 milioni di persone esposte a fumi tossici 24 ore al giorno per settimane, voli annullati, scuole chiuse anche a Singapore e in Malesia…

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“Abbiamo trovato microplastiche in ogni cozza, dall’Artico alla Cina”

di Ilaria Betti 
Le cozze sono spesso utilizzate dai ricercatori come indicatori dell’inquinamento da microplastiche nei mari, dal momento che non si muovono ma risiedono nel fondale, dove molti dei rifiuti vanno a finire.
Un nuovo studio ha però rivelato qualcosa di inquietante proprio a proposito di questi molluschi: sembra che sia stata trovata della plastica nel 76,6% delle cozze analizzate. Stando a quanto sostenuto da altri report, le microplastiche sono state rintracciate in centinaia di esemplari sparsi per il mondo, dall’Artico alla Cina…

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La criminalità ambientale minaccia le ultime foreste incontaminate europee e la fauna selvatica

I bracconieri dei Carpazi e del Danubio vendono gli uccelli ai ristoranti, soprattutto in Italia e Malta.
È stato presentato al Parlamento europeo il nuovo rapporto “Combating Wildlife and Forest Crime in the Danube-Carpathian Region” di United Nations environment programme (Unep – UN Environment), Wwf ed Eurac Research, che avverte che “Il disboscamento illegale, il commercio illegale di caviale, l’uccisione di massa di uccelli selvatici e il bracconaggio di orsi, lupi e linci minacciano la biodiversità e i mezzi di sussistenza nella regione del Danubio-Carpazi, che si estende in 15 Paesi europei”…

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Yanomami, tribù amazzonica incontaminata

di Luisa Perego
Eccoli! Sono stati individuati dall’alto e fotografati. Sono gli Yanomami, comunità “incontaminata” che vive nella foresta Amazzonica brasiliana.
Questa comunità è sempre più a rischio: sono minacciati dai minatori illegali che continuano a devastare la foresta e dai fondi governativi brasiliani che diminuiscono. Una tribù incontaminata che vive in un’area del Brasile, al confine con il Venezuela, senza avere contatti con il resto del mondo. Sono indigeni che vivono nel profondo della foresta amazzonica brasiliana.
Era da più di un anno che nessuno aveva avuto tracce di loro. Ed ecco invece alcune foto che li ritraggono. Sono stati fotografati dall’alto, in una grande “maloca” o “yano”, struttura di capanne circolare…

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Un’isola disabitata in mezzo al Pacifico: la più inquinata al mondo!

(Jennifer L. Laversa e Alexander L. Bond, via PNAS)

Le correnti oceaniche hanno portato oltre 18 tonnellate di rifiuti lungo la costa di Henderson, un tempo considerata un “paradiso naturale” dall’UNESCO.
L’isola di Henderson, nel mezzo dell’oceano Pacifico meridionale, è uno dei posti più remoti della Terra: è disabitata, eppure è il posto con la più alta densità di rifiuti di plastica registrata. L’immondizia ha invaso le sue spiagge dopo essere stata spostata per migliaia di chilometri dalle correnti oceaniche, generate soprattutto dal “vortice del Pacifico meridionale”, una sorta di grande nastro trasportatore naturale dei rifiuti generati dall’attività umana…

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Australia: la Grande Barriera corallina è stata dichiarata morta

Grande barriera corallina

Si estende per oltre 2.000 chilometri su una superficie di circa 344.400 chilometri quadrati lungo la costa del Queensland, dalla città costiera di Port Douglas fino a Bundaberg, ma la Grande Barriera Corallina australiana è stata dichiarata morta dopo 25 milioni di anni.
Meta sognata dai sub di tutto il mondo per ammirare il più vasto sistema corallino del mondo, con la sua variopinta fauna marina, era visibile anche dallo Spazio. Ma il processo si sbiancamento ha ormai definitivamente intaccato il sistema…

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La guerra contro l’Amazzonia

Amazzonia

di Paolo Manzo
L’Amazzonia è un paradiso che non cessa di sorprendere e l’ultima notizia arriva proprio dal Rio delle Amazzoni, il fiume simbolo di questa porzione di mondo che, da sola, contiene le riserve acquee più grandi del pianeta.
Laddove il fiume incontra l’Oceano Atlantico, un’équipe di biologi dell’Università di San Paolo del Brasile, ha infatti scoperto una vera e propria barriera corallina, fatto assolutamente rivoluzionario nelle conoscenze biologiche attuali. Perché questa barriera di coralli – oltre a racchiudere un ecosistema perfetto a causa delle sue caratteristiche e dimensioni – è apparsa subito come un “bioma”, cioè una vera e propria porzione di biosfera con un’estensione notevole, dal Brasile fino alla Guyana. E così, dentro i sette…

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Honduras, continua la strage: uccisi altri due leader campesinos

Honduras, continua la strage: uccisi altri due leader campesinos

Jose Ángel Flores e Silmer Dionicio George colpiti a morte nel distretto di Bajo Aguán, dove guidavano la lotta dei piccoli agricoltori locali contro un progetto di agrobusiness. Come Berta Caceres e tutti gli altri.

È successo ancora in Honduras. Altri due leader di un movimento per la difesa dei diritti dei campesinos sulle proprie terre, sono stati uccisi, verosimilmente da milizie paramilitari. È successo ancora proprio nel Paese considerato il più a rischio al mondo per chi si batte in difesa dell’ambiente e dei piccoli agricoltori: in Honduras sono infatti oltre 150 gli…

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