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La “Preghiera-Sfida” di Traoré a Papa Leone XIV

a cura di Leopoldo Salmaso
Una “contro-omelia della liberazione” dall’Africa che alza la testa
“A Sua Santità Papa Roberto Francesco.
Non le scrivo da un palazzo, né dalle comodità di ambasciate straniere, ma dal suolo della mia patria, la terra del Burkina Faso, dove la polvere si mescola al sangue dei nostri martiri e gli echi della rivoluzione sono più forti del ronzio dei droni stranieri sopra le nostre teste.
Non le scrivo come un uomo in cerca di approvazione, né come uno invischiato in convenevoli diplomatici. Le scrivo come un figlio dell’Africa, audace, ferito, indomito.
Ora lei è il padre spirituale di oltre un miliardo di anime, inclusi milioni qui in Africa. Lei eredita non solo una chiesa, ma una missione. E in questo momento di transizione, mentre il fumo bianco aleggia ancora sui tetti del Vaticano, devo inviare questa lettera attraverso mari e deserti, oltre guardie e cancellate, direttamente al suo cuore, perché la storia lo esige, perché la verità lo impone, perché l’Africa, ferita e in rivolta, ci sta guardando…

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Thomas Sankara: l’ultimo discorso che gli costò la vita

30 anni fa, un piccolo uomo dalla pelle nera sfidò i potenti del mondo.

Disse che la politica aveva senso solo se lavorava per la felicità dei popoli. Affermò, con il proprio esempio personale, che la politica era servizio, non potere o arricchimento personale. Sostenne le ragioni degli ultimi, dei diversi e delle donne. Denunciò lo strapotere criminale della grande finanza. Irrise le regole di un mondo fondato su di una competività che punisce sempre gli umili e chi lavora. E che arricchisce sempre i burattinai di questa stupida arena. Urlò che il mondo era per le donne e per gli uomini, tutte le donne e tutti gli uomini e che non era giusto che tanti, troppi, potessero solo guardare la vita di pochi e tentare di sopravvivere.

Nel luglio del 1987, in occasione della…

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Il Burkina Faso abbandona il cotone OGM di Monsanto: raccolto record!

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La raccolta di cotone nel Burkina Faso, uscito da poco da una dittatura trentennale appoggiata dall’Occidente, era in crisi e con un prodotto di scarsa qualità e alla fine i produttori di cotone burkinabé hanno avuto un’idea: farla finita con le sementi OGM del cotone BT della Monsanto.
E la cosa ha funzionato splendidamente. Non solo il raccolto è stato ottimo, ma il prodotto è di eccellente qualità, si vende bene e ad un maggior costo. Insomma è stato un ritorno indietro, salvifico, al tempo del Burkina Faso socialista di Thomas Sankara.

Infatti, come spiega Axel Leclercq…

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