Per Trump cosa c’è di meglio di una Guerra per tirarsi fuori dai guai ed essere rieletto?

di Paolo Ermani
Che coincidenza incredibile! C’è un presidente in piena fase di impeachment nell’anno delle elezioni presidenziali e come per miracolo, ecco arrivare in suo soccorso la possibile guerra con l’Iran. Per sperare nella rielezione.
Nel 2011 l’attuale presidente degli USA Donald Trump affermava pubblicamente che l’allora presidente Obama voleva fare scoppiare una guerra con l’Iran per essere rieletto. Ma, ironia della sorte, Obama non ha fatto una guerra con l’Iran e invece sembra che ci riesca, provocandola direttamente, proprio il militarista convinto che crede all’uso della forza, come si autodefinisce lo stesso Trump.
Che coincidenza incredibile! C’è un presidente in piena fase di impeachment nell’anno delle elezioni presidenziali e come per miracolo ecco arrivare in suo soccorso la possibile guerra con l’Iran. Che poi sia una guerra combattuta in maniera tradizionale o fatta con attacchi mirati a diversi obiettivi dislocati anche al di fuori dei due paesi, poco importa, l’importante è alzare la tensione e distogliere quella dell’opinione pubblica dai guai del presidente in carica. In fondo è un vecchio classico, una storia che si ripete puntuale. Nel 1997 ci fecero pure un film le star di Hollywood su un argomento simile e si intitolava “Wag the dog”, tradotto in italiano maldestramente con “Sesso e potere”…

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USA: votata mozione per limitare i poteri di Trump sulla guerra

La decisione del Congresso, arriva ad una settimana dal raid aereo che ha portato all’uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani.
Con 224 voti a favore e 194 contrari, nella seduta di ieri della Camera dei rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti, è stata votata una mozione che di fatto pone importanti limitazioni al presidente Donald Trump in ambito militare, restringendo il suo campo di azione sugli atti che potrebbero trascinare gli Stati Uniti verso una nuova guerra.
Tale risoluzione risulta essere non vincolante e pertanto non potrà essere soggetta a veto da parte del numero uno della Casa Bianca. Ad accelerare i tempi dei lavori del Congresso sulla misura, sono stati i recenti avvenimenti che hanno portato al raid statunitense a Baghdad, nel corso del quale ha perso la vita il generale iraniano Qasem Soleimani…

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Noam Chomsky: gli Stati Uniti minacciano la Pace nel Mondo

Noam Chomsky ha affermato che gli Stati Uniti stanno minacciando la pace nel mondo e che bisogna evitare a tutti i costi la guerra con l’Iran.
Il noto scienziato politico Noam Chomsky rifiuta le misure aggressive degli Stati Uniti contro l’Iran e accusa Washington di aver condannato la pace nel mondo. “L’Iran, è regolarmente descritto come la più grande minaccia della pace nel mondo, negli Stati Uniti. L’opinione globale, tuttavia, differisce: questa considera gli Stati Uniti la più grande minaccia”, ha appena dichiarato l’intellettuale americano.
Chomsky ha sottolineato che è facile inventare pretesti per giustificare aggressioni ad altri paesi, e ritiene indispensabile evitare la guerra con l’Iran, prima che sia troppo tardi. In questo contesto, ha criticato gli avvertimenti dei leader politici americani, i quali hanno affermato che tutte le opzioni sono aperte per attaccare il paese persiano, mentre, in realtà, è lo stesso governo degli Stati Uniti che viola la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale

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Baghdad, raid Usa: ucciso il generale iraniano Soleimani

L’ordine è partito direttamente da Trump. La guida suprema iraniana Khamenei annuncia: “Terribile vendetta”.
Baghdad, 3 gennaio 2020: Gli Stati Uniti hanno attaccato durante la notte l’aeroporto di Baghdad uccidendo il generale iraniano Qassem Soleimani, una delle figure chiave della strategia iraniana in Medio Oriente, e almeno altre sette persone. L’ordine di uccidere Soleimani è partito dal presidente Trump, afferma il Pentagono, sottolineando che il raid punta a essere un deterrente per futuri piani di attacco iraniani. “Una dura vendetta attende i criminali, le cui mani nefaste si sono insanguinate con il sangue di Soleimani”, ha detto la guida suprema iraniana Ali Khamenei. Soleimani era appena arrivato con un volo dalla Siria ed era stato scortato all’uscita, quando l’auto su cui era a bordo è stata centrata da un missile lanciato durante un raid aereo che ha visto impiegati anche droni…

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