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Gestione Covid: in Grecia è iniziato il “Processo del Secolo”!

di Marina Voudouri
Un avvocato penalista in Grecia, Nikos Antoniadis, sta portando avanti una serie di cause giudiziarie relative alla gestione della pandemia Covid-19 in Grecia, che lui chiama “Il processo del secolo”.
L’azione di base è stata la denuncia che ha depositato alla Procura nel luglio 2021 nei confronti del Primo Ministro, Kyriakos Mitsotakis, e di una serie di altri rappresentanti di istituzioni, con le accuse, tra altre, di omicidio doloso e di organizzazione criminale.
Nelle 4.311 pagine della denuncia, contenenti anche materiale fotografico e di documentazione, oltre al Premier, tra gli accusati spuntano/compaiono anche l’intero Consiglio dei Ministri, Direttori di ospedali pubblici coinvolti agli eventi, alcuni magistrati in posizioni dirigenziali, una serie di rappresentanti di varie istituzioni pubbliche, e anche i responsabili del social network Facebook…

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C’è ancora chi si Stupisce per il verificarsi di Decessi

di Andrea Zhok
L’unica cosa stupefacente è che ci sia ancora chi si stupisce per il verificarsi di decessi.
La semplice verità è che le persone malate sono lasciate a sé stesse fino a quando hanno bisogno di un ricovero (il che per questa affezione – così come per altre – può significare già una compromissione seria delle condizioni di salute).
Chi ha conoscenze personali riesce a ottenere consigli utili e se ne ha bisogno persino una visita. Gli altri sono lasciati, nel migliore dei casi, al passaparola (oramai spesso più efficienti dei MMG – Medici di Medicina Generale), nel peggiore, alle campagne disinformative dei media.
Il sistema sanitario nel suo complesso, che era in affanno prima del Covid, oggi è in perenne situazione di prossimità al collasso…

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I “Misteri” del Covid, dieci Domande senza Risposta

di Marcello Veneziani
Con la bella stagione l’Italia sta finalmente ritrovando un po’ di vita, di libertà e di fiducia. Ma restano irrisolti molti dubbi sulla pandemia che ci trasciniamo da mesi e che rischiamo di ritrovarci in futuro.
Ci sono almeno dieci domande senza una risposta compiuta.
1. Come è nato e da dove è partito il Covid?
Si fa sempre più strada la tesi che il covid non sia un errore della natura ma un errore di laboratorio; e non è fugato il sospetto che non sia un errore involontario. Dalla pandemia che ha patito in anticipo sugli altri e fronteggiandola coi mezzi efficaci di un regime totalitario e militarizzato, la Cina esce rafforzata, leader mondiale non solo nel commercio. E resta un mistero che le varianti siano identificate per nazione – variante inglese, indiana, brasiliana – mentre il virus originario non sia definito cinese.
2. Oltre il racconto dei Media quali sono stati in realtà i Paesi più colpiti?

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Basta attesa senza Cure: il Piemonte sfida le Linee guida Covid!

di Andrea Zambrano
Il Piemonte è la prima regione a sconfessare le linee guida ministeriali sulle cure a domicilio covid che prevedono vigile attesa e paracetamolo.
Nel nuovo protocollo licenziato dal Cts regionale entrano l’obbligo del medico di visitare il paziente positivo e le cure tempestive per evitare il ricovero in ospedale. Sdoganata anche l’idrossiclorochina. L’assessore Icardi: “La gente deve essere curata a casa, il Governo deve farsene carico”.
Nel nuovo protocollo medico licenziato dal Cts della Regione Piemonte presentato in questi giorni, troviamo sancito il principio della cura immediata del paziente. Addio vigile attesa e telemedicina con la somministrazione di solo paracetamolo. La decisione dell’assessore Luigi Icardi è una dichiarazione di guerra alle linee guida ministeriali che dal 30 novembre scorso non sono state ancora aggiornate nonostante ormai anche i sassi abbiano capito che la strategia della osservazione e attesa e della Tachipirina ai primi sintomi sia non solo fallimentare, ma anche dannosa, dato che se i ricoveri aumentano, buona parte di responsabilità sono da attribuire a questa indicazione…

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TAR del Lazio boccia l’AIFA

di Giuliano C.
Potrei stare qui a raccontarvi che è da maggio che certe cose si sapevano, che abbiamo riportato più volte le dichiarazione del Medico-sindaco Riccardo Szumsky, che chi doveva sapere non poteva ignorare certe informazioni e che se lo faceva o era per incompetenza o per malafede, e tra le due, ancora oggi, non sappiamo cosa sia peggio.
Le implicazioni della sentenza del TAR del Lazio sono, al momento, di una portata potenzialmente devastante per tutto il sistema sia sanitario che politico. Di seguito potete leggere, scaricare soprattutto diffondere ai quattro venti la sentenza in oggetto dell’articolo perché ne sono pressoché convinto non ne sentirete parlare in TV, né sui giornali o sulle radio se non con brevi accenni o come notizia “veloce” sulla quale meglio non soffermarsi troppo a pensare, che i pensieri si sa… fanno male…

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