di Andrea Zhok
L’unica cosa stupefacente è che ci sia ancora chi si stupisce per il verificarsi di decessi.
La semplice verità è che le persone malate sono lasciate a sé stesse fino a quando hanno bisogno di un ricovero (il che per questa affezione – così come per altre – può significare già una compromissione seria delle condizioni di salute).
Chi ha conoscenze personali riesce a ottenere consigli utili e se ne ha bisogno persino una visita. Gli altri sono lasciati, nel migliore dei casi, al passaparola (oramai spesso più efficienti dei MMG – Medici di Medicina Generale), nel peggiore, alle campagne disinformative dei media.
Il sistema sanitario nel suo complesso, che era in affanno prima del Covid, oggi è in perenne situazione di prossimità al collasso, e questo non per l’eccessivo numero di malati (in due anni abbiamo avuto 9 milioni di contagi da Sars-Cov-2, quando l’influenza stagionale lasciava oltre 5 milioni di persone a letto ogni anno) bensì perché da un lato gli arretrati non sono mai stati smaltiti e dall’altro le già scarse risorse del sistema sono occupate in pratiche burocratiche, certificazioni, quarantene, notifiche, e inoculazioni, tutto… tranne visitare un paziente.
Con un sistema sanitario in queste condizioni l’emergenza è garantita e perenne, e il passaggio finale ad una sua privatizzazione è servito su un piatto d’argento.
Articolo di Andrea Zhok
Fonte: https://t.me/lantidiplomatico