Dott. Stefano Scoglio: Dove sbaglia la Bolgan sull’isolamento del Virus

Dott. Stefano Scoglio
Mi hanno inviato una recente intervista della Dr.ssa Loretta Bolgan. In questo video nel frattempo censurato, la stessa si propone di dimostrare l’erroneità della mia posizione sul non isolamento del virus. Devo comunque ringraziare la Dr.ssa Bolgan per la pacatezza e il rispetto con cui ha attaccato la mia posizione…
Abituato a ricevere solo insulti o pettegolezzi dai covidioti, è un bel salto di qualità poter svolgere una discussione scientifica corretta e soprattutto nel merito. Essere corretti e rispettosi non significa non cercare di demolire la posizione avversa, questo va benissimo, e non mi aspetto nessuna pietà nel trattamento della mia posizione, così come io non ne prometto nessuna nei confronti dell’avversario. Il problema sorge con tutti quegli pseudo-scienziato da strapazzo che, non avendo argomenti nel merito, la buttano sempre sul personale, sui titoli, che però sono sempre insufficienti quando riferiti a chi dissente, e invece sempre sufficienti per chi sostiene il mainstream… Così, far diventare virologi eccellenti zanzarologi e veterinari, è un attimo!…

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È un’Influenza…

Testo estrapolato dal video in fondo all’articolo
Si suppone che il Covid sia diffuso ovunque nel mondo, ma come mai nessuno, in nessun laboratorio al mondo, ha mai isolato e purificato questo virus nella sua interezza?
“Ho un dottorato in virologia e immunologia. Sono uno scienziato di laboratorio clinico e ho testato 1500 campioni ‘presunti’ positivi di Covid 19 raccolti qui nella California del Sud.
Quando il mio team di laboratorio e io abbiamo eseguito i test attraverso i ‘postulati di Koch’ e l’osservazione al SEM (microscopio elettronico a scansione), non abbiamo trovato alcun Covid in nessuno dei 1500 campioni. Quello che abbiamo scoperto è che tutti i 1500 campioni erano principalmente influenza A e alcuni erano influenza B, ma non un singolo caso di Covid e non abbiamo utilizzato il Test PCR.
Abbiamo quindi inviato il resto dei campioni a Stanford, Cornell e ad alcuni laboratori dell’Università della California e anche loro hanno trovato gli stessi risultati che abbiamo trovato noi: niente COVID! Hanno trovato l’influenza A e B. Tutti noi abbiamo quindi parlato con il CDC e chiesto campioni vitali di COVID, che il CDC ha detto di non poter fornire in quanto non avevano campioni….

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David Icke: “There is no Virus” (non esiste alcun virus)!

di Valdo Vaccaro
Eccezionale intervista a David Icke… Non errori e sviste governative, ma consapevole disegno truffaldino.
David Icke è un autore del tutto speciale. Mi piace e mi convince per una serie di motivi che stanno sia nella sostanza che nella forma e nei toni coi quali si esprime. Primo, parla il mio stesso linguaggio e, secondo, si fa intendere in una lingua inglese comprensibile, ritmata, compassata, volta alla chiarezza. Non mangia le parole, non le perverte e non corre come un invasato, ma sa respirare e fa respirare chi lo segue, sa usare in modo efficace la comunicazione.
Dai campi di calcio al vero Giornalismo
Classe 1952, quasi 70 anni ma non li dimostra affatto sia nel fisico che nello spirito. Ha la freschezza mentale di un ragazzo, la stessa curiosità, la stessa propensione per il vero. Ex-calciatore per passione autentica e per diversi anni, militava nel Coventry City Football Club. Non è un dettaglio da poco. Un buon calciatore, diversamente da atleti di validissimi sport che però si svolgono al chiuso e su pavimenti belli e lustri, è una autentica macchina respiratoria che corre sulla terra erbosa e all’aria aperta, per cui il contatto con la natura e l’aerobica è maggiormente garantito. Terminata la carriera sui campi da gioco, cominciò a dedicarsi al giornalismo, una attività che da sempre lo attraeva e lo affascinava, in quanto seguiva la BBC e le interviste graffianti che andavano a fondo sui fatti, quelle che non si accontentavano di narrare le cose in superficie…

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La Denuncia sui Tamponi che Smaschera il Grande Inganno del Covid-19

Non esiste a tutt’oggi nessun marker specifico del virus, e dunque nessuno standard che possa rendere i tamponi affidabili. Proseguire nell’utilizzo dei tamponi da cui ricavare dati utili a determinare proclami sullo stato di emergenza, quarantene individuali o di gruppo, e per imporre limitazioni e lockdown, è pratica senza nessun fondamento scientifico.
Dichiarazione Congiunta. I sottoscritti:
Dr. Fabio Franchi, Medico Infettivologo Esperto di virologia
Dr.ssa Antonietta Gatti, Scienziata Esperta di nanopatologie
Dr. Stefano Montanari, Farmacista Ricercatore scientifico e Nanopatologo
Dr. Stefano Scoglio, Ricercatore Scientifico, Candidato Premio Nobel per la Medicina 2018

Tutti nella loro qualità di esperti e ricercatori scientifici, con riferimento all’utilizzo dei c.d. “tamponi Covid-19”, che sono al centro dell’attuale gestione dello stato di emergenza collegato alla nota problematica del Covid-19. Dichiarano:
– di aver appurato, da un documento della Commissione Europea e da uno dell’istituto Superiore di Sanita’ [1], che i tipi di tampone circolanti in Europa al 16 Maggio 2020 erano 78, nessuno dei quali autorizzato, valutato o validato;
– di aver riscontrato dai medesimi documenti che gran parte dei medesimi tamponi sono altresì privi della dichiarazione delle sequenze geniche contenute…

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