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Il suono “Hu” che pervade l’Universo

Noi lo conosciamo come “Om”. Esso è stato descritto fin dai tempi più remoti nei testi sacri di molte religioni.
In particolare nei Veda esso è chiamato “Nada”, dai sufi “Saut-e Sarmad” e nel Vangelo, Giovanni lo descrive come il “Verbo”. Questo è il Suono Hu, un antico nome di Dio, ma è anche il Suono che ha creato l’universo e che pervade tutto ciò che esiste, noi compresi.
I sufi, i sikh, gli eckisti lo usano nelle loro preghiere e nei loro riti quotidiani. Questo Suono che pervade il cosmo è stato recentemente registrato anche dalla Nasa, attraverso moderni strumenti.
Il suo canto è diffuso oggi nel mondo da “Eckankar” (nuovo movimento religioso di derivazione induista) a beneficio di tutti; chiunque infatti può usarlo, indipendentemente dalla religione seguita. Esso non cambia la propria fede ma la rende più profonda. Se cantato per venti minuti al giorno, la nostra coscienza gradualmente si espande, permettendoci di entrare in contatto con tutto ciò che esiste…

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Credi possibile seguire il cammino tracciato da altri, solo se ti ritieni una macchina

Pensi sia possibile seguire il cammino tracciato da altri,  solo se ti ritieni una macchina, stampata e normalizzata al pari delle altre.
Questa convinzione si poggia su una convinzione generalizzata: “siamo tutti uguali”. Ma è una falsa credenza. Evidentemente non siamo affatto tutti uguali. Nulla lascia intendere questo.
Peraltro sin da piccoli ci insegnano di come ci siano persone migliori e peggiori, più intelligenti e meno intelligenti, più buone e meno buone, più forti e meno forti…

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La differenza tra Risveglio, Realizzazione e Illuminazione

Risveglio, Realizzazione e Illuminazione

di Francesco Franz Amato
È importante chiarire la differenza tra questi tre stati di coscienza, perché in effetti c’è molta confusione sull’argomento.
Innanzitutto una premessa che ritengo doverosa: non sono illuminato, ne tanto meno realizzato. Forse un po’ più sveglio sì, ma questo è tutto. Ergo tutto quello di cui parlo, non è frutto di “conoscenza” ma di “sapere” e quindi, per quanto compreso profondamente, ha un valore puramente accademico. Tuttavia, come qualunque ricercatore sa, sapere e conoscenza devono andare di pari passo e dunque mi accingo a chiarire la differenza tra questi tre stati di coscienza.
Iniziamo dal risveglio. Qui parliamo di quel momento in cui l’essere umano realizza di non essere unicamente l’insieme di corpo, mente ed emozioni. È l’inizio del cammino della ricerca interiore, un cammino la cui durata non è dato di conoscere, ma che parte proprio da quel momento in cui un essere umano si pone la fatidica domanda: “Io chi sono’”. Ancora non succede nulla di particolare, non ci sono percezioni, o qualunque altro effetto oggettivo o materiale. Ma chi si fa la domanda (sul serio, ovviamente) su chi sia veramente, non sarà mai più lo stesso…

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Come vivere… meccanicamente!

Mangiare meccanicamente

Gilles Farcet, stretto collaboratore di Arnaud Desjardins, propone nel suo “Manuel de l’anti-sagesse” (Manuale dell’anti-saggezza) un approccio originale e divertente al cammino spirituale.
Anziché cercare di dire che cosa è un percorso spirituale autentico e come sidispiega (il contesto qui è quello dell’Adhyatma Yoga insegnato da Swami Prajanapad) si concentra su cosa esso non è, rivelando tutti i mezzi a disposizione del non-praticante che voglia assicurarsi il più totale ed eclatante fallimento, rispetto alla propria crescita e sviluppo in quanto essere umano.
Eccone uno stralcio:
Mangiare
È importante dimorare fiduciosi nel principio di divisione (n.d.t. ovviamente il principio di riferimento della tradizione di Prajnanpad è quello dell’unità e indivisione del tutto tipico del Vedanta) e quindi non portate alcuna attenzione e cura ai gesti elementari del quotidiano. A questo proposito i pasti rappresentano momenti particolarmente propizi alla non-pratica, ottime occasioni di inconsapevolezza e sparpagliamento (di sè)…

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