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Io, un’aliena senza smartphone, vedo voi tutti così

di Erica Vecchione
Non avere uno smartphone nel 2017, è come trovarsi ad una festa dove sono tutti ubriachi tranne te, è come iscriversi a una lezione di balli latinoamericani ed essere l’unica fuori tempo. I movimenti del tuo corpo e la scelta della tua comunicazione scorrono su un canale diverso, su un binario morto.
Per certi versi è una posizione privilegiata perché ci si affaccia al mondo da una finestra nascosta, un falso specchio dove tutti gli altri – affaccendati con il naso all’ingiù – ignorano la tua presenza. Sempre più spesso, quando osservo l’umanità che mi circonda e che mi attraversa senza degnarmi di uno sguardo, ritrovo un immenso magma di gente che compie gli stessi gesti, che parla allo stesso modo, che si assomiglia sempre di più.
L’omologazione iperbolica dovuta agli smartphones (non più strumento di comodo per telefonare o lavorare, ma vero veicolo sociale) inizia da bambini per emulazione, vedendo i propri genitori ossessionati dal telefono, antagonista potentissimo capace di rubar loro la scena…

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Il tramonto delle istituzioni

Social network

di Andrea Tremaglia
La disintermediazione come tendenza del nostro tempo: che si parli di informazione, di politica o di mercato, il progressivo fallimento di tutti i mediatori e la nascita di nuove e differenti istituzioni, sembra una delle cifre più caratteristiche della contemporaneità.
Perdita di verità, questa è la denuncia che corre spesso nei confronti del nostro tempo. L’equivoco è in premessa: la verità, per essere, non ha bisogno di venir cercata. Nascosta o palese che sia, la verità per definizione rimane tale. Piuttosto, il tema è la perdita di interesse nella verità e la perdita di valore della verità in quanto tale. Perchè? A favore di cosa?…

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Hikikomori: adolescenti in fuga dalle pressioni sociali

Hikikomori: adolescenti in fuga dalle pressioni sociali

di Alessandra Profilio
Hikikomori è il termine giapponese che viene utilizzato per indicare l’isolamento sociale volontario di adolescenti e giovani adulti, un disagio che oggi ha assunto proporzioni gigantesche.
Adolescenti e giovani  in fuga dal mondo, isolati e rinchiusi nelle loro camere, anche per anni. Quello che inizialmente era considerato un disagio sociale limitato al Giappone, si sta rivelando un fenomeno esteso a tutti i Paesi sviluppati, Italia compresa. Ma quali sono le cause di questo fenomeno? Ne abbiamo parlato con Marco Crepaldi, fondatore di Hikikomori Italia.
“Isolarsi”, “stare in disparte”. È questo il significato letterale del termine “Hikikomori”, utilizzato per riferirsi ad adolescenti e giovani che decidono di ritirarsi per lunghi periodi dalla vita sociale, rinchiudendosi nella propria camera, senza aver nessun tipo di contatto diretto con il mondo esterno…

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Azienda vende finti amici su Facebook, per farvi sembrare popolari

Selfie

Nell’era della superficialità, dell’apparenza e del virtuale, un’azienda giapponese ha inventato un business molto redditizio.
Se desiderate vantarvi di una vita sociale (virtuale) molto attiva, ma non avete molti amici neppure su Facebook, oppure desiderate fare ingelosire il/la vostro/a ex, ma non riuscite a trovare nessuno con cui uscire, l’azienda vi offre, naturalmente a pagamento, una serie di servizi che fanno per voi.
Per molte persone, curare le apparenze sui social network è estremamente importante, ed è con questa mission che è nata ‘Family Romance’. Le persone che si rivolgono all’azienda lo fanno per i motivi più disparati…

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Tecnologia: la causa di una “Generazione spenta”

Adolescenti con cellulari

Negli ultimi anni si sono affermate nuove forme di comunicazione, senza dubbio più rapide, comode e dirette, ma che comunque hanno i loro notevoli effetti negativi su molti.
Tra i nuovi mezzi di comunicazione abbiamo: e-mail, sms, chat, social network ecc. che ormai hanno sostituito le lettere di una volta, le cartoline e quant’altro. I primi ad essere stati travolti da questa ondata rigenerativa, sono stati ovviamente proprio i giovani. 
Con le loro nuove abitudini, sono riusciti a contagiare anche coloro che non avevano nulla a che fare con la tecnologia. Ora però una domanda nasce spontanea: fino a che punto i nuovi media aiutano a migliorare la capacità comunicativa e relazionale? E come possono aiutarci ad affrontare la nostra quotidianità?
Personalmente credo che…

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L’effetto perverso e incontrollabile della censura digitale automatica

Censura digitale automatica

di Claudio Giua
Fin dove è lecito controllare e, nel caso, oscurare un contenuto pubblicato su una qualsivoglia piattaforma (carta, tv, radio, web…)? Le censure, perfino quelle finalizzate a tutelare i minori o le minoranze, non vanno a ledere il diritto all’informazione?
Negli anni Settanta e Ottanta, in un contesto assai meno complesso dell’attuale, la questione fu posta con forza da Larry Flynt, fondatore della popolare rivista pornografica The Hustler, che con i suoi legali sostenne che impedire la diffusione di immagini e testi espliciti, fosse in contrasto con il primo emendamento…

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Superficialità e conflittualità nell’era dei social network

Social network e stupidità

di Fabrizio Marchi
Superficialità, degrado intelletuale e conflittualità nell’era dei social networks.
Riflettevo sul fatto che quanto più un post su facebook (o su qualsiasi altro social e in generale in rete) è breve, due o tre righe al massimo, tanto più è apprezzato, indipendentemente dal suo contenuto. La qual cosa è indicativa della condizione di inquietante superficialità, incapacità/non volontà di approfondire e quindi di degrado intellettuale in cui la maggior parte delle persone si trova oggi.
Del resto, tenere le masse in una condizione di ignoranza e superficialità è sempre stato l’obiettivo di tutti i sistemi dominanti che si sono succeduti nel corso della storia…

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“Pizza”, l’orso polare rinchiuso in un centro commerciale per “farsi i selfie”

orso polare pizza

di Zeina Ayache
Dalla Cina arrivano le tristi immagini di un orso polare, chiamato Pizza, costretto a vivere in un centro commerciale, insieme ad altri animali, senza luce o aria naturale.
Il suo nome è Pizza ed è considerato l’orso più triste del mondo, un po’ come Arturo, che però adesso è morto e finalmente libero. Pizza invece vive in quello che è stato definito lo zoo più triste e crudele di sempre. Perché? Perché è costruito all’interno di un centro commerciale dove gli animali non hanno ciò di cui avrebbero bisogno e vivono chiusi sotto luci artificiali: un’esistenza fatta…

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Spirale del silenzio e paura dell’isolamento

Paura dell'isolamento

Cos’è la spirale del silenzio? La teoria della spirale del silenzio, proposta nel 1984 da Elisabeth Noelle-Neumann, sostiene che le persone hanno sempre un’opinione su quale sia la tendenza della maggioranza in merito a uno specifico tema e, dato che subiscono la paura dell’isolamento, nel caso in cui si trovino ad avere un’opinione difforme da quella della maggioranza, preferiscono tacere la propria opinione.

Quando il setting dell’agenda dei media spinge certi temi all’attenzione pubblica e ne trascura altri, magari più veri e urgenti, questi ultimi cadranno nella spirale del…

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