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Azienda vende finti amici su Facebook, per farvi sembrare popolari

Nell’era della superficialità, dell’apparenza e del virtuale, un’azienda giapponese ha inventato un business molto redditizio.

Selfie Se desiderate vantarvi di una vita sociale (virtuale) molto attiva, ma non avete molti amici neppure su Facebook, oppure desiderate fare ingelosire il/la vostro/a ex, ma non riuscite a trovare nessuno con cui uscire, l’azienda vi offre, naturalmente a pagamento, una serie di servizi che fanno per voi.

Per molte persone, curare le apparenze sui social network è estremamente importante, ed è con questa mission che è nata ‘Family Romance’. Le persone che si rivolgono all’azienda lo fanno per i motivi più disparati: qualcuno vuole convincere i colleghi di essere più divertente di come appare in ufficio, altri voglio fare colpo su qualcuno, mostrando una vita sociale attiva.

Family Romance organizza dei veri e propri servizi fotografici con finti amici, che i clienti possono poi postare sui loro social network. I clienti possono anche scegliere il tipo di amici, in base a parametri quali età, sesso, o caratteristiche fisiche specifiche. Il costo del servizio però non è economico: oltre ad una quota fissa, c’è una tariffa di 8.000 yen (circa 70 euro) per amico, più eventuali spese sostenute (viaggio, vitto, alloggio) del modello.  I finti amici possono anche fare la parte del fidanzato/a, allo scopo tipicamente di fare ingelosire l’ex.

 

Fa riflettere il fatto che questo tipo di inganni possano funzionare, dato che ci si aspetterebbe che qualcuno dei (magari pochi) amici reali si renda conto che qualcosa non torna. Invece se finzioni di questo tipo funzionano, viene da pensare che i contatti sociali reali siano purtroppo praticamente nulli.

Family Romance offre però anche servizi per il mondo reale: potete noleggiare ospiti per feste o matrimoni, in modo da fare sembrare che l’evento sia un successo, ma anche affittare finti genitori, mogli, mariti, e addirittura figli, da portare ad eventi in cui si dovrebbe presentare la propria famiglia, ma per qualche motivo non si può portare quella reale.

Fonte: https://notizie.delmondo.info

DEMENZA DIGITALE
Come la nuova tecnologia ci rende stupidi
di Manfred Spitzer

Demenza Digitale

Come la nuova tecnologia ci rende stupidi

di Manfred Spitzer

L'uso sempre più intensivo del computer scoraggia lo studio e l'apprendimento e, viceversa, incoraggia i nostri ragazzi a restare per ore davanti ai giochi elettronici. Per non parlare dei social che regalano surrogati tossici di amicizie vere, indebolendo la capacità di socializzare nella realtà e favorendo l'insorgere di forme depressive. Manfred Spitzer mette politici, intellettuali, genitori, cittadini di fronte a questo scenario: è veramente quello che vogliamo per noi e per i nostri figli?

Senza computer, smartphone e Internet oggi ci sentiamo perduti. Questo vuol dire che l'uso massiccio delle tecnologie di consumo sta mandando il nostro cervello all'ammasso. E intanto la lobby delle società di software promuove e pubblicizza gli esiti straordinari delle ultime ricerche in base alle quali, grazie all'uso della tecnologia, i nostri figli saranno destinati a un radioso futuro ricco di successi.

Ma se questo nuovo mondo non fosse poi il migliore dei mondi possibili? Se gli interessi economici in gioco tendessero a sminuire, se non a occultare, i risultati di altre ricerche che vanno in direzione diametralmente opposta?

Sulla base di tali studi, che l'autore analizza in questo libro, è lecito lanciare un allarme generale: i media digitali in realtà rischiano di indebolire corpo e mente nostri e dei nostri figli. Se ci limitiamo a chattare, twittare, postare, navigare su Google... finiamo per parcheggiare il nostro cervello, ormai incapace di riflettere e concentrarsi.

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