Le Verità Dimenticate di Paolo Ferraro su Satanismo e Massoneria e quelle Strane Morti di Militari

di Cesare Sacchetti
Esistono dei luoghi segreti dove in pochi osano addentrarsi. Sono i luoghi dove sono presenti i massimi livelli delle massonerie italiane e internazionali che da lungo tempo tengono tra le loro mani i destini delle democrazie liberali, le loro creature predilette.
Sono i luoghi laddove ci sono anche quelle società sataniche che hanno guadagnato un potere nel secolo scorso come mai lo avevano avuto soprattutto per la galoppante secolarizzazione, il cavallo di Troia che gli ha permesso di penetrare praticamente ovunque.
E in questi luoghi che si è addentrato Paolo Ferraro, un nome che probabilmente alcuni nostri lettori avranno già avuto modo di ascoltare negli anni passati. Paolo Ferraro è un caso forse unico nel panorama italiano e internazionale di coloro che non sono sottomessi a questi poteri, e che hanno cercato di portare alla luce quelle zone oscure e raccapriccianti che governano l’Italia e il mondo Occidentale da molto tempo.
Ferraro era un magistrato della procura di Roma e aveva reputazione di essere un magistrato alquanto serio e impeccabile, e dotato, al tempo stesso, di una elevata preparazione giuridica.
Un giorno la sua vita cambia per sempre quando incontra una donna, Sabrina R., che diventerà la sua compagna e questo evento porta Ferraro ad essere trascinato in un’altra dimensione, che forse prima lui stesso nemmeno immaginava o quantomeno non pensava certo di trovarsi invischiato, suo malgrado, in una storia che vede intrecciarsi potenti sette sataniche e massoniche…

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Il “Club dei 27”: artisti usati come vittime sacrificali in Mega-Rituali Occulti

da Anticorpi.info
Il “Club dei 27” (“Forever 27”) è il nome dato al gruppo di artisti famosi venuti a mancare alla giovane età di 27 anni. Sebbene il gruppo sia composto da decine di artisti, i più celebri sono Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison e Kurt Cobain.
La gran parte dei membri del club condusse una vita piuttosto travagliata, ed i loro decessi furono circondati da un alone di mistero. Indagando infatti sulle circostanze della morte di Jim Morrison, Jimi Hendrix e Kurt Cobain non è difficile trovarsi di fronte molte domande senza risposta per via di anomalie di vario tipo.
Nessuna autopsia, nessun pronunciamento ufficiale circa le cause del decesso, ed una evidente vaghezza nei rapporti di polizia. Decessi prematuri che annoverano tutti gli elementi necessari per la formulazione di ipotesi alternative basate sull’omicidio.
Amy Winehouse purtroppo si colloca perfettamente in questo club. Esistono, infatti, molte similitudini tra lei e gli altri: uno stile unico, un grande seguito, l’abuso di droghe pesanti e alcool, la tendenza alla depressione e ad altri problemi mentali, una storia di cattivi rapporti interpersonali e infine (soprattutto) un mucchio di domande senza risposta intorno alla sua morte…

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