Andrà male e saremo impotenti

di Riccardo Paccosi
L’Istat fotografa l’accentuazione delle divisioni di classe nella società italiana, in seguito alla pandemia. Eppure, siamo solo all’inizio.
E questo per le seguenti ragioni:
a) a solo un mese dalla riapertura, non è possibile sapere quante attività imprenditoriali e quanti esercizi commerciali chiuderanno;
b) gli interventi cosmetici del governo, come quelli che hanno interessato le Partite Iva, da agosto cesseranno;
c) secondo un sondaggio del Sole24Ore, un terzo di coloro che avevano risparmi e che vi hanno attinto per sopravvivere in questi mesi, si ritroveranno col conto corrente prosciugato.
Ma non ci sarà alcuna reazione popolare perché – a dispetto dei negazionisti della politica (prevalentemente di sinistra) che sostengono una lettura della presente fase in chiave esclusivamente tecnico-sanitaria – questi mesi hanno visto un immenso…

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Il Business dei Siti Antibufala

Si parla tanto di Fake News e Bufale e di come alcuni individui si arricchiscono con questo modello di business. È tutto vero! Ma l’affare delle fake news riguarda anche e soprattutto i siti anti bufala. Vediamo come…
Ipotizziamo di creare una Startup sul modello di ANTIBUFALA… Iniziamo il nostro viaggio ipotizzando la creazione di un sito antibufala. Chiameremo la nostra Startup: “Bufale un tanto alla Tonnellata…” Quindi simuliamo insieme gli step necessari per crearla e vediamo anche come è possibile poi farci dei soldi.
La messa online del sito
– Il concepimento (inception). Nasce l’idea del sito anti bufale. Si trova il nome. In questo nostro scenario lo chiameremo “Bufale un tanto alla tonnellata” e si pensa a come chiamarlo… magari “BUTAT”?
– La messa online (tecnica). Si passa ai fatti. Si registra un dominio (circa 3 euro) si compra l’hosting (circa 24 euro) e ci si installa un software tipo WordPress…

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Armi chimiche “ad orologeria”

di Sebastiano Caputo
Presunte armi chimiche, ancora.
Il governo siriano è di nuovo sotto inchiesta da parte del potere mediatico internazionale per aver colpito la città di Duma, dove è in corso una battaglia contro Jaish al Islam, con gas tossici.

In poche ore, i video dal campo diffusi sono diventati virali e senza alcuna verifica, tutti i mezzi d’informazione occidentale lihanno rilanciati sui loro siti web e ritrattati in forma cartacea sulle prime pagine.

È evidente però che siamo di fronte ad un’evidente operazione di “spin” giornalistico, vale a dire di una notizia che è stata fabbricata, confezionata o per lo meno riadattata, per poi essere gettata in mondovisione in un contesto geopolitico, militare e diplomatico molto preciso.

In Siria c’è la…

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Che cosa si nasconde dietro agli “Influencer”?

di Enrica Perucchietti

Quando la maggior parte delle persone si imbatte nell’espressione “manipolazione di massa”, o “manipolazione sociale”, la prima immagine che le viene in mente, è quella dei mass media che veicolano idee, suggestioni e contenuti.
Di fatto, chi controlla le menti, controlla il potere, esercitando il proprio dominio sulla coscienza. Si deve penetrare cioè nell’immaginario, suggestionando e orientando l’opinione pubblica, creando un determinato “stato di spirito” a cui ci si uniformerà. Oggi si parla sempre più spesso di Pensiero Unico perché questa tendenza è divenuta ormai totalizzante.

Con l’avvento della moderna “società di massa”, infatti, il potere ha dovuto esercitarsi su un numero sempre maggiore di persone: l’arte del…

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Facebook ammette: “Abbiamo censurato 30mila account”

Censura facebook

di Davide D’Anselmi

Manipolano l’informazione, Facebook ammette: “Abbiamo censurato 30mila account”.

In un documento di recente pubblicazione, Facebook ammette apertamente ciò che già la stragrande maggioranza degli utenti già sapeva e si aspettava: ha usato il proprio social per manipolare l’opinione pubblica. Una notizia che non rientra tra le “fake news” ma che è ben nascosta all’opinione pubblica, eppure questo documento, intitolato «Information Operations and Facebook», parla chiaro: la società di Mark Zuckerberg ha sospeso 30mila account perché sospettati di manipolazione delle campagne elettorali francesi e, soprattutto, americane. Il documento ammette quindi la presenza di attività sospette realizzate attraverso il noto social network che potrebbero…

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