Il Business dei Siti Antibufala

Si parla tanto di Fake News e Bufale e di come alcuni individui si arricchiscono con questo modello di business. È tutto vero! Ma l’affare delle fake news riguarda anche e soprattutto i siti anti bufala. Vediamo come…
Ipotizziamo di creare una Startup sul modello di ANTIBUFALA… Iniziamo il nostro viaggio ipotizzando la creazione di un sito antibufala. Chiameremo la nostra Startup: “Bufale un tanto alla Tonnellata…” Quindi simuliamo insieme gli step necessari per crearla e vediamo anche come è possibile poi farci dei soldi.
La messa online del sito
– Il concepimento (inception). Nasce l’idea del sito anti bufale. Si trova il nome. In questo nostro scenario lo chiameremo “Bufale un tanto alla tonnellata” e si pensa a come chiamarlo… magari “BUTAT”?
– La messa online (tecnica). Si passa ai fatti. Si registra un dominio (circa 3 euro) si compra l’hosting (circa 24 euro) e ci si installa un software tipo WordPress…

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La Bufala dell’Antibufala

Il tormentone delle bufale sul web è nato assieme al proliferare di news che come caratterstica fondamentale hanno un semplice elemento: non sono allineate alla censura operata dalla stampa ufficiale. Ed ecco che compare il termine “ufficiale” che, come vedremo, è essenziale.
Una ventina d’anni fa, nel web vi erano ancora quasi esclusivamente due tipi di notizie: quelle ufficiali, e quelle di “controinformazione”. I social network non costituivano ancora un surrogato della rete; oggi sono”luoghi” dove avvengono il 99% delle interazioni tra internauti. La loro presenza ha originariamente costituito un rischio, poiché in tempo reale rischiavano di circolare notizie “scomode”, e talvolta la cosa in effetti accadeva…

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