Un fotografo ebreo sotterrò 6000 negativi per metterli al sicuro dai nazisti: eccoli sviluppati

Tutto iniziò con l’invasione della Polonia, nel 1939: qui iniziò la follia di Hitler nei confronti della popolazione ebraica, e non solo.
Fu in una città in particolare, che i nazisti crearono uno dei primi ghetti: stiamo parlando di Lodz, una delle più grandi città della Polonia, in cui si concentravano importantissime fabbriche. A Lodz viveva anche un fotografo di nome Henryk Ross, che riuscì a documentare anche i primi istanti dell’invasione e non sapendo come sarebbe andata a finire, se sarebbe stato deportato o ucciso, decise di sotterrare tutti i negativi delle foto scattate, attraverso i quali oggi possiamo sapere qualcosa di più di quello che accadeva in Polonia, mentre la rabbia nazista dilagava…

Vai all’articolo

Il Sionismo è la vera unica ideologia dell’Occidente

di Enrico Galoppini
Di questa cosa ho avuto svariate controprove (perché alla fine, anche i “sovranisti” devono rendere omaggio al novello “vitello d’oro”), ma se serviva la prova finale e definitiva di ciò eccola: la “strategia vaccinale”.
La cosiddetta “strategia vaccinale” di cui l’Italia è “capofila” designata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, altro non è che un tassello dell’avanzamento del progetto mondialista, globale, di “occidentalizzazione del mondo”.
Ma in un’unica parola, si può dire che tutto confluisce nel Sionismo. Un Sionismo planetario, dove tutti, senza alcuna eccezione, devono adorare ciò che rappresenta il Sionismo al di là della mera “questione palestinese”. Sionismo significa, in estrema sintesi, che su tutto, ma davvero tutto quel che importa non lo decidete voi italiani, tedeschi, francesi eccetera, e manco americani e… israeliani! Sionismo è l’apoteosi di un’élite cosiddetta “ebraica”, che vuole sostituirsi a Dio ed avere il controllo su tutto e su tutti…

Vai all’articolo

39 gruppi ebraici si uniscono alla Campagna per boicottare Israele

39 gruppi ebraici di tutto il mondo si uniscono al movimento pro-palestinese per il boicottaggio di Israele e sottolineano che questo regime “criminale” non rappresenta gli ebrei. (Jewish Voice for Peace)
“Israele non ci rappresenta e non può parlare per noi quando commette crimini contro i palestinesi e nega loro diritti nell’ambito delle Nazioni Unite (ONU)”, dicono i gruppi in una lettera aperta pubblicata la scorsa settimana.
Successivamente, sollecitano i loro governi, comuni, università e altre istituzioni a prendere misure efficaci per “porre fine alla complicità nelle violazioni dei diritti umani da parte di Israele”

Vai all’articolo

È ora di abbandonare il “tabù israeliano”

di Jonas E. Alexis
Gli israeliani pensano di poter continuare a manipolare l’Occidente in generale e in particolare i funzionari statunitensi. È finalmente arrivato il momento di sfidare questo tabù israeliano/neocon.
Nel suo eccellente articolo “È ora di abbandonare il tabù degli ebrei”, Charles Bausman di Russia Insider, ha sostenuto recentemente che persone di varie fasce sociali sanno che c’è “una cosa” di cui non possono parlare apertamente e francamente, senza mettersi nei guai, e questo è “il tabù degli ebrei”. “Non si può nemmeno criticare una piccola sottosezione di ebrei, una percentuale minuscola della popolazione ebraica, anche quando lo meritano ampiamente”.
Bausman ha proseguito dicendo: “Mi sono convinto che se non rompiamo questo tabù, nulla migliorerà nella catastrofe umana che si svolge nella geopolitica. Milioni di persone sono morte negli ultimi 30 anni e se vogliamo che smetta questa tendenza e si eviti un cataclisma che sembra avvicinarsi inesorabilmente, dobbiamo avere la libertà di criticare i responsabili. Per me è molto chiaro, come lo è per molti altri, che gran parte della colpa di questo proviene da gruppi di pressione ebraici, in particolare nei media”….

Vai all’articolo