Segre Critica Governo Meloni: “Coi No Vax sarei stata Molto più Severa”

di Cesare Sacchetti
La senatrice a vita Liliana Segre ha parlato a Napoli contro l’attuale governo per la scelta di reintegrare in anticipo i sanitari non vaccinati.
La domanda è questa: come può chi è stato vittima di persecuzioni razziali durante la seconda guerra mondiale augurarsi che altri cittadini vengano discriminati ed emarginati in base agli stessi identici principi che portarono alle discriminazioni degli anni 40?
Chi dovrebbe essere un esempio per testimoniare di non ripetere quanto accaduto in passato, è diventato paradossalmente il modello per coloro che hanno replicato tali discriminazioni infami nel presente.
Liliana Segre non esisteva fino a 6-7 anni fa. I media mainstream l’hanno letteralmente catapultata alla ribalta nazionale non tanto per la storia della sua persecuzione, ignorata dagli stessi media fino a pochi anni prima…

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L’Olocausto non è iniziato con i Campi di sterminio. È iniziato con Propaganda, Allarmismo, Capri espiatori e Segregazione

Le similitudini e i parallelismi dell’attuale accanimento politico e sociale contro i non vaccinati con la persecuzione degli ebrei al tempo del nazismo sono impressionanti e non possono essere negati o lasciare indifferenti.
A dirlo sono a volte gli stessi ebrei, come Maurice de Hond a sostegno del recente intervento pubblico di Thierry Baudet, leader del partito populista olandese Forum-for-Democracy (FFD), che ha paragonato le politiche discriminatorie del governo olandese nei confronti dei non vaccinati a quelle degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, con tanto di documentazione tecnica di confronto. Ovviamente ha suscitato le solite reazioni di lesa maestà dell’establishment politically correct, ipocrita e ambiguo che reagisce compostamente come per noblesse oblige.
Che si indignino pure ma le cose stanno esattamente così, come potrebbe confermare qualsiasi storico dotato ancora di dignità e autonomia critica. Del resto della popolazione che di storia è solitamente di un’ignoranza spaventosa, non possiamo certo attenderci che lo capiscano, ma forse lo capiranno quando sarà troppo tardi anche per loro…

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Un fotografo ebreo sotterrò 6000 negativi per metterli al sicuro dai nazisti: eccoli sviluppati

Tutto iniziò con l’invasione della Polonia, nel 1939: qui iniziò la follia di Hitler nei confronti della popolazione ebraica, e non solo.
Fu in una città in particolare, che i nazisti crearono uno dei primi ghetti: stiamo parlando di Lodz, una delle più grandi città della Polonia, in cui si concentravano importantissime fabbriche. A Lodz viveva anche un fotografo di nome Henryk Ross, che riuscì a documentare anche i primi istanti dell’invasione e non sapendo come sarebbe andata a finire, se sarebbe stato deportato o ucciso, decise di sotterrare tutti i negativi delle foto scattate, attraverso i quali oggi possiamo sapere qualcosa di più di quello che accadeva in Polonia, mentre la rabbia nazista dilagava…

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