Il Giallo Continua: “Malati di Cancro Conteggiati come Morti Covid”

di Claudio Romiti
Non c’è nulla da fare. Dopo circa quattro anni dall’inizio di una strana pandemia a bassa letalità, non riusciamo proprio a liberarci da una ossessione che sembra avere tutti i caratteri del delirio.
Tant’è che i principali organi di informazione del Paese stanno ricominciando a sparare numeri a caso e avvertimenti in merito alla presunta recrudescenza di un virus considerato il più cattivo della storia.
“Covid, in Italia +44% casi in 7 giorni, da 14.866 a 21.309”, questo il titolo di un allarmante articolo pubblicato dall’Ansa. Ma è ciò che leggiamo del testo che lascia letteralmente basiti, come se l’istruttiva esperienza di questi anni di follie sanitarie allo stato puro non sia servita assolutamente a nulla sul piano della conoscenza collettiva…

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Non Fate Finta di Niente e… Leggete!

di Stefano Moretti
Tanto per non dimenticare… Per chi invece ancora oggi non sa… forse è venuto il momento di sapere… la Verità!
Giovanni, 50 anni in perfetta salute, una sera tornando a casa si sente un po’ stanco. Si misura la febbre: 40. Prende una tachipirina e va a letto. La mattina misura di nuovo: sempre 40. Ma sta bene. Continua con la Tachipirina. Dopo 2 giorni stessa situazione, sta bene ma la febbre non scende. Seppur controvoglia, fa il tampone e risulta positivo.
Vista la febbre, dicono, meglio un ricovero. Arriva in ospedale con le sue gambe, continuando a stare bene. Saturimetria: dicono che c’è poco ossigeno, lo mettono in una stanza con altri tre con le maschere per l’ossigeno, gliene mettono una anche a lui. Lui dice che respira bene e non ha bisogno, i sanitari gli mettono una flebo, dicendogli che quello è il loro lavoro…

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Le sconvolgenti Dichiarazioni di un’Infermiera di un reparto di Terapia intensiva Covid

di Marcello Pamio
Ho avuto la possibilità di conoscere e intervistare Maria Maddalena, un’infermiera che lavora in un reparto di Terapia intensiva Covid. Il nome ovviamente è inventato per mantenere la privacy, ma le cose che afferma sono importanti e decisamente inquietanti.
D) Grazie Maria per aver accettato l’intervista, soprattutto perché sta rischiando molto. Cosa vuol dire personalmente e professionalmente lavorare in un reparto covid?
R) Dal punto di vista infermieristico lavorare in un reparto Covid significa prendersi cura in toto di una persona gravemente ammalata e dalle funzioni vitali compromesse, quindi cura dell’igiene, della postura e della sicurezza della persona, prevenzione delle lesioni da pressione, posizionamento e gestione presidi quali sondini nasogastrici, cateteri vescicali, sonde rettali, cateteri venosi periferici, collaborazione con il medico nell’esecuzione di esami strumentali anche invasivi, esecuzione prelievi per esami ematochimici, monitoraggio continuo parametri vitali, manovre rianimatorie, comunicazione e conforto al paziente quando questi è cosciente, sostegno nelle sue funzioni vitali giornaliere quali alimentazione ed eliminazione, agevolando i suoi contatti con i familiari…

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Sardegna da bianco a rosso in 1 settimana… E ancora parlate di “scienza”?

di Francesco Santoianni
Ma com’è che la regione Sardegna, in una settimana è passata dal colore bianco al colore rosso? Secondo il governatore Solinas ovviamente la colpa è delle persone: “Per gli atteggiamenti irresponsabili di alcuni”. ha detto… Ma è così?
Amici sardi mi comunicano che, anche nel periodo “bianco” l’obbligo di mascherina veniva rispettato dovunque e come ferreo restava in porti e aeroporti l’obbligo per chi giungeva sull’isola di sottoporsi a tampone o, comunque, dimostrare di non essere contagiato. E allora cosa è successo? È successo che, dopo quello che si è verificato in Sicilia, il Ministero della Salute, tramite i suoi ispettori ha imposto un “controllo” che, verosimilmente, riguarda anche i cicli di amplificazione.
Ma proposito, a quanti cicli di amplificazione vengono sottoposti i tamponi Covid nelle varie regioni italiane? Non si sa. È uno dei tanti segreti di questa emergenza Covid…

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