• Se cerchi un libro o un prodotto BIO, prova ad entrare nel sito di un nostro partner, Macrolibrarsi, il Giardino dei Libri, sosterrai così il nostro progetto di divulgazione. Grazie, Beatrice e Mauro
    Canale Telegram

“Mangerete vermi e sarete felici!”

di Roberto Pecchioli

Ci sono momenti in cui non se ne può più e si dice tutto quello che si pensa. Sarà il tempo che passa, sarà l’interminabile emergenza della pandemia, sarà l’insofferenza per un mondo impossibile, inabitabile, insopportabile, ma una mattina ti svegli e non riconosci più la tua città e la tua gente.

David Appleby – Il fotografo dietro il muro - Photolux Magazine

Gli occhi non sono più collegati con il cuore, e allora decidi che non ne puoi più. Arrangiatevi voi, io non ci sto più. “Non avrete nulla, mangerete vermi e insetti e sarete felici”, recitano in coro il Foro di Davos e l’Agenda 2030. È per il bene del pianeta, dicono. Buon pro vi facciano. Per digerirli meglio, berrete acqua ricavata dalle feci, come ha fatto Bill Gates, il genio che vi vuole tutti contenti e vaccinati. A Davos, la montagna incantata, laboratorio dei padroni di tutto, fanno sapere che indosseremo i dispositivi mediante i quali ci sorveglieranno h. 24. È la trasparenza… ne sarete felici, vedrete.

Sarete gioiosi anche da morti: nello Stato americano di Washington i resti umani, anziché seppelliti, possono essere conferiti come compostaggio. Una gran bella soddisfazione, finire come concime biologico ecosostenibile. Se vi coglie il tedio di vivere – non facciamo fatica a immaginarlo – basta una domanda in carta bollata (l’ultima tassa della vita!) e potrete accedere alla “buona morte”, l’eutanasia. Sarà igienico, sterile, indolore, tranne l’attimo in cui l’ago entrerà nel braccio. Dopodiché, sarà finita e del vostro transito sul pianeta si occuperà l’esecutore del testamento “biologico”. Sì, perché, di lasciare eredità non se ne parla. Quella morale e spirituale, in una società senza figli, è dispersa in partenza, anzi vietata: siamo solo un’orma del passato da cancellare.

In quanto ai beni materiali, non avrai niente e sarai felice, recita lo slogan mondialista. Il dramma è che ci credete: che meraviglia poter affittare tutto ciò che ci piace! Una corsa al centro commerciale, ben distanziati con mascherina indossata, poi la scelta nel bancone luccicante del supermercato, l’estrazione della magica carta di credito, il codice a barre del prodotto processato dal sistema e via, verso mirabolanti avventure con obbligo di restituzione. Per i più ardimentosi, i crociati della surmodernità, sono disponibili chip multifunzione. Sono tanto comodi: dentro, nella minuscola memoria al silicio, c’è tutta la vita, compreso il nolo dell’abito, dell’automobile e delle stoviglie di casa.

Non perdete tempo a fare pensieri oziosi, inutili e sovversivi, del tipo che se state noleggiando qualcosa, questa è e resterà di proprietà altrui. Perché “loro” possono, vogliono e devono essere padroni di tutto e voi no? Ma no, non lo penserete neppure, vi avranno condizionato a puntino: ormai pensate solo quello che vogliono lorsignori, per di più con le parole scelte da loro. Non avrai nulla e sarai felice, ma intanto non “sei” più nulla: essere e avere uniti nell’esproprio.

Se darai retta al tuo orologio biologico (il nome elegante dell’istinto vitale…) e vorrai dei figli, potrai sceglierli comodamente da casa, su appositi cataloghi online. Poco importa se sei maschio o femmina – parole vecchie, da piccolo mondo antico – se sei etero oppure omo, se hai o no un marito/moglie/compagno/a o più d’uno/a. È un tuo diritto avere figli, nel modo che sia, proprio come li vuoi tu, o meglio come indicano i modelli della pubblicità. Se sei una donna in carriera, potrai comodamente delegare la gestazione – nove stupidi mesi di fastidi – a una donna povera. Si può fare, tra ovuli impiantati, donatori di sperma e altre meraviglie che gli ultimi di ieri chiamano diavolerie.

Potrai anche fare in modo che i bambini scelgano il loro sesso, pardon genere, strada facendo. Nascerà Salvatore, diventerà Jessica e magari finirà con genere neutro. Sarà una bella società, fondata sulla libertà, cantavano mezzo secolo fa i Rokes, alfieri del “nuovo” agli inizi. Ecco, ci siamo. Un professorone svedese, alla televisione pubblica del “civilissimo” paese nordico, ha proposto, con elevate motivazioni ecologiche, di cibarci dei cadaveri dei nostri conspecifici. Non sappiamo se occorrerà il consenso preventivo della futura salma, ma lo riteniamo improbabile. Non possiederai nulla, ci hanno avvisato, dunque neppure il corpo fisico è “nostro”.

Lo dimostra l’accanimento vaccinatorio – è l’era delle pandemie, sussurrano lorsignori mentre si fregano le mani – il divieto feudale di libero spostamento, l’impegno con cui ci convincono all’impianto di chip, la stessa maschera che nasconde, rende incerta la nostra individualità e ci rende oggetti nelle mani del “dispositivo”. Oggetti a partire dal lavaggio del cervello su attitudini, gusti, modi di vita. Aboliremo la carne dalla nostra dieta – sempre in ossequio alla religione ecologica – e ci sazieremo con deliziosi insetti, prelibati vermi, squisiti prodotti di laboratorio. La carne artificiale è uno degli affari in cui è impegnato il solito Bill Gates, uno di quelli che hanno sostituito Dio. Chissà che presto non diventi di gran moda, una raffinatezza progressista, degustare un menù del giorno a base di sterco, chimicamente trattato, s’intende.

Mangiare insetti, la nuova cucina comincia online - CorrieredelVeneto.it

Se pensate che questi siano deliri, sappiate che tutto questo è stato affermato e programmato ai massimi livelli, non solo a Davos. L’ingegneria antropologica e sociale – questo è il grande Reset – ha un sacco di appassionati nelle sedicenti democrazie liberali: è il progresso, più di ieri, meno di domani.

Intanto, dilagano insieme la paura di vivere e il terrore di morire. Si è sempre più dipendenti dall’autoritarismo “paternalista” calato dall’alto; mansuetudine e dipendenza aumentano a vista d’occhio, ma siamo sempre più liberi, detentori di diritti straordinari. Non possiamo più chiamare cieco il non vedente e preferire noi stessi agli altri, in compenso possiamo sposarci tra uomini e tra donne e cambiare sesso fin dall’infanzia.

Tutte queste cose – e tante altre ancora – ci sono venute a noia. Guardiamo la gente che passa e proviamo orrore per i loro tatuaggi ridicoli, per la sciatteria, la confusione, il movimento informe che sembra transumanza: ci siamo convinti di appartenere a specie differenti. Non avrete nulla e sarete felici, mangerete vermi e vi piaceranno… vi hanno estirpato anima, cuore e cervello, vi hanno tolto dalle tasche il denaro contante – che è diventato loro, sostituito da carte di credito che sono il certificato della dipendenza da Matrix – sostituiscono con estranei a marce forzate la popolazione delle vostre città, e voi siete felici perché il governo sposta di un paio d’ore il coprifuoco. Applausi…

Sapete che cosa c’è di nuovo? Che non meritate l’impegno, la sofferenza, l’amore di chi lotta nell’indifferenza e spesso anche nella derisione. La libertà è troppo per voi: non ne siete degni, e del resto non sapete che farvene, al di là della movida, delle code per il fine settimana, dell’abbonamento a Netflix e a Pornhub libero e gratuito.

Siete davvero gli ultimi uomini, il frutto maturo di un nichilismo a lungo perseguito da oligarchie di cui non sospettate neppure l’esistenza e l’azione. Pensate di aver raggiunto una felicità animale e strizzate l’occhio mentre consumate un tegame di insetti alla mensa del Dominio con consegna a domicilio per i pigri e pagamento via Pos. Buona digestione, ma “anche se tutti, noi no”!

Articolo di Roberto Pecchioli

Fonte: http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/contro-informazione/il-paradiso-degli-asini/10176-mangerete-vermi

LA FABBRICA DELLA MANIPOLAZIONE
Come difendersi dal condizionamento mentale
di Enrica Perucchietti, Gianluca Marletta

La Fabbrica della Manipolazione

Come difendersi dal condizionamento mentale

di Enrica Perucchietti, Gianluca Marletta

Chi controlla il tuo immaginario controlla la tua volontà!

I grandi cambiamenti culturali che l'umanità affronta da decenni non sono né spontanei né casuali ma sapientemente "fabbricati" dai Poteri Forti.

"La manipolazione consapevole e intelligente, delle opinioni e delle abitudini delle masse svolge un ruolo importante in una società democratica, coloro i quali padroneggiano questo dispositivo sociale costituiscono un potere invisibile che dirige veramente il Paese. Noi siamo in gran parte governati da uomini di cui ignoriamo tutto ma che sono in grado di plasmare la nostra mentalità, orientare i nostri gusti, suggerirci cosa pensare".
Edward Bernays

Scriveva così nel lontano 1928 Edward Bernays, il fondatore delle Pubbliche Relazioni e l'ideologo degli attuali spin doctors. Nel suo saggio Propaganda, Bernays spiegava che un "governo invisibile" manipola, le opinioni, le abitudini e le scelte dei cittadini, lasciando a costoro l'illusione di essere liberi. In democrazia, ai metodi repressivi, il potere preferisce affiancare la manipolazione "dolce" volta a plasmare l'immaginario delle masse e a orientarne il consenso, tramite la propaganda, l'ingegneria sociale e il controllo dei media e dello spettacolo. Un potere nascosto ha infatti la possibilità di manipolare quasi alla perfezione i sentimenti e la mentalità di massa senza dare l'impressione di farlo, controllare i popoli entrando nel loro immaginario e riprogrammandone le coscienze.

La propaganda e l'ingegneria sociale non servono solo a plasmare l'opinione pubblica e a eterodirigere il consenso, ma tendono anche a creare un essere umano omologato, intercambiabile e unidimensionale, che pensa e agisce come tutti gli altri: un clone tra i cloni che sia talmente svuotato e spersonalizzato da seguire passivamente le scelte imposte dal Sistema.

"L'erosione della democrazia avviene svuotando progressivamente da un lato le nazioni del proprio potere e della propria sovranità, dall'altro facendo diventare tutti noi dei soggetti passivi, dei meri consumatori".

Al paradigma della violenza tipico del XX secolo, si è sostituito il paradigma del controllo sociale, radicato nei falsi bisogni che sono stati indotti nelle nuove generazioni. Si è imposta una nuova forma di potere, una nuova forma di capitalismo che non si accontenta di automatizzare i flussi di informazioni, ma mira ad automatizzare gli stessi individui. Siamo ormai immersi in una gabbia elettronica e digitale che non ci abbandona mai.

Dopo il successo di Governo Globale e Unisex, gli autori Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta tornano ad approfondire le tappe ideologiche del mondialismo, spiegando gli influssi e le tecniche di condizionamento utilizzate dal potere, con la versione aggiornata, ampliata e in 4D de La fabbrica della manipolazione.

Dai primi esperimenti di manipolazione mentale del dopoguerra alla "rivoluzione culturale" degli anni '60; dalla "nuova morale sessuale" all'ideologia di genere; dalla nascita dell'arte contemporanea alla genesi delle rivoluzioni "democratiche" nei paesi dell'est europeo e del Medio Oriente; dal sorgere della "nuova spiritualità" allo sviluppo dei Fondamentalismi Religiosi, questo saggio ripercorre una "storia altra" dell'età contemporanea, tanto misconosciuta quanto inquietante.

...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *