Non ci si deve rassegnare a questa “Nuova Normalità”

di Francesco Lamendola
Non potendo sottomettere fisicamente miliardi di persone, il potere globalista deve far sì che siano esse medesime a desiderare di esser poste sotto tutela, s’intende… per il loro bene.
Il progetto di dominio totale dei signori della grande finanza si sostiene su di un presupposto fondamentale: che la gente si abitui, un poco alla volta, a una Nuova Normalità fatta di diritti flessibili e revocabili, di emergenza permanente, di capovolgimento del senso morale, di azzeramento di ogni residuo senso critico, di indottrinamento capillare ottenuto non tanto mediante una pressione esplicita e frontale, bensì con una serie continua di sottintesi, di silenzi, di assenze, là dove invece le persone si aspettano legittimamente la parola, la presa di posizione, l’affermazione esplicita.
È così che il potere globalista si guadagna il consenso delle masse: non potendo sottomettere fisicamente miliardi di persone, deve far sì che siano esse medesime a desiderare di esser poste sotto tutela, s’intende per il loro bene; di essere sollevate da ogni decisione e responsabilità individuale; di sentirsi instradate e incoraggiate a fare ciò che il potere vuole, ma con l’illusione di aver fatto una libera scelta o, quanto meno, di aver fatto “la cosa giusta”, come usano dire gli americani…

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“Mangerete vermi e sarete felici!”

di Roberto Pecchioli
Ci sono momenti in cui non se ne può più e si dice tutto quello che si pensa. Sarà il tempo che passa, sarà l’interminabile emergenza della pandemia, sarà l’insofferenza per un mondo impossibile, inabitabile, insopportabile, ma una mattina ti svegli e non riconosci più la tua città e la tua gente.
Gli occhi non sono più collegati con il cuore, e allora decidi che non ne puoi più. Arrangiatevi voi, io non ci sto più. “Non avrete nulla, mangerete vermi e insetti e sarete felici”, recitano in coro il Foro di Davos e l’Agenda 2030. È per il bene del pianeta, dicono. Buon pro vi facciano. Per digerirli meglio, berrete acqua ricavata dalle feci, come ha fatto Bill Gates, il genio che vi vuole tutti contenti e vaccinati. A Davos, la montagna incantata, laboratorio dei padroni di tutto, fanno sapere che indosseremo i dispositivi mediante i quali ci sorveglieranno h. 24. È la trasparenza… ne sarete felici, vedrete.
Sarete gioiosi anche da morti: nello Stato americano di Washington i resti umani, anziché seppelliti, possono essere conferiti come compostaggio. Una gran bella soddisfazione, finire come concime biologico ecosostenibile…

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Il Dr. Richard Day (insider dei Rockefeller) nel 1969 disse: “In Futuro viaggiare sarà limitato e ci saranno Malattie incurabili”

di Cristina Bassi
Dr. Richard Day: “I viaggi diventeranno molto limitati. La gente avrà bisogno di un permesso per viaggiare. Successivamente verrà sviluppato una sorta di dispositivo da impiantare sotto la pelle per identificare l’individuo”.
Del Dr. Richard Day (a ds. nella foto) avevo già parlato in questo articolo, una mia traduzione da una newsletter di David Icke del 2012. Ne riporto un passaggio: “Ho spiegato nel mio ‘Remember Who You Are’ come nel 1969 un insider della famiglia Rockefeller, il Dr Richard Day, capo della Planned Parenthood (Pianificazione parentale), fondata dai Rockefeller, inspiegabilmente disse ai medici in un evento pediatrico a Pittsburgh, in Pennsylvania, come il mondo stesse andando verso un grandissimo cambiamento secondo un piano SEGRETO

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Cade l’ultimo paletto, in Olanda eutanasia anche per i bimbi sotto i 12 anni

di Caterina Giojelli
In Olanda, il governo lavora alla legalizzazione della morte assistita nell’ultima zona franca dell’esistenza, quella dei bambini che non sono in grado di autodeterminarsi.
Uccidere i bambini tra gli 1 e i 12 anni per “aiutarli”. È con motivazioni raggelanti, che il ministro della Salute olandese Hugo de Jonge ha annunciato l’accordo nella maggioranza per estendere l’eutanasia legale anche ai bambini. “C’è bisogno di un’interruzione di vita intenzionale”, aveva scritto al Parlamento dopo aver commissionato uno studio ad hoc sulla sofferenza dei piccoli, per aiutare “un piccolo gruppo di bambini malati terminali che soffrono senza speranza e in modo insopportabile” e “garantire maggiori tutele legali ai medici che procedono con azioni di fine vita di bambini di quell’età”.
Un film già visto: è motivandola con i risultati di una ricerca commissionata dal governo stesso lo scorso anno, che l’Olanda punta anche ad approvare ora l’eutanasia per gli over 75 in buona salute ma stanchi di vivere…

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Eutanasia in diretta Facebook, un copione già scritto

di Tommaso Scandroglio
Il caso di Alain Cocq, l’uomo francese immobilizzato a letto che non potendo ottenere l’eutanasia legalmente ha dichiarato di volersi lasciare morire in diretta Facebook, rispetta un canovaccio ben collaudato nelle battaglie ideologiche.
Cocq è un militante pro-death ed è da ben 30 anni che lotta per ottenere l’eutanasia e ora rendere più permissiva la legge francese. La sua vicenda non è dunque solo un caso di eutanasia, ma anche e soprattutto l’esecuzione di un protocollo di carattere culturale-operativo ben studiato e ben preparato al fine di raggiungere alcuni precisi obiettivi.
Storia di una nouvelle euthanasie. Alain Cocq, residente a Digione, è da anni affetto da una grave patologia assai rara che lo ha ormai immobilizzato a letto da tempo. Ora ha deciso che vuole staccare la spina. Questo suo ferale desiderio però non potrà essere soddisfatto secondo i termini di legge. Infatti, la normativa Claeys-Leonetti del 2016 permette “una sedazione profonda e continua fino alla morte”, ma solo se ricorrono alcuni requisiti…

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Ora l’Olanda punta all’Eutanasia per i bambini sotto i 12 anni

di Caterina Giojelli
Dopo gli anziani, i disabili, gli incapaci, i neonati e gli adolescenti, anche l’ultimo “paletto” sta per cadere: si discute l’introduzione dell’iniezione letale nell’ultima fascia d’età protetta dalla legge.
Anche i bambini sotto i 12 anni hanno diritto all’eutanasia: a fine settembre tre ospedali universitari olandesi hanno presentato alla camera bassa del parlamento, un rapporto che afferma che l’84 per cento dei pediatri olandesi ritiene necessario introdurre la morte assistita nell’ultima zona franca dell’esistenza, quella dagli 1 ai 12 anni. Si tratta dell’unica fascia di età dove l’eutanasia non è ammessa, in quanto i bambini non sarebbero ritenuti legalmente in grado di autodeterminarsi e optare consapevolmente per la morte.
L’ultima fascia “protetta” dalla legge
Oggi in Olanda “grazie” al “Protocollo di Groningen”, elaborato dal professor Eduard Verhaegen, sulla soppressione dei neonati “affetti da malattie gravi”, dal 2004 è possibile uccidere un bambino tra gli 0 e i 12 mesi (anche se ha una aspettativa di vita di 10 anni). Ed è possibile uccidere un bambino tra i 12 e i 16 anni previo consenso dei genitori. Ma la fascia d’età compresa tra 1 e 12 anni è sempre stata per i persuasori della buona morte una cortina dura da oltrepassare. Fino ad oggi…

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“Magari muori”: la Banalizzazione della Morte come inizio di una rivoluzione dirompente

di Enzo Pennetta
Non è solo un marketing spregiudicato ma l’apertura di una nuova “Finestra di Overton” che può trasformare radicalmente le questioni sulla morte.
Da qualche tempo una insolita campagna di marketing sta cambiando il modo di proporre i servizi funebri, sta ribaltando l’approccio verso il tema della morte, che da sempre e in tutte le culture è stato affrontato nel modo più profondo e serio.Dalle piramidi egizie ai mausolei, dai dolmen megalitici alle sepolture etrusche, dal Carme 101 di Catullo ai Sepolcri di Foscolo, dalla solennità cupa e sublime della Morte di Sigfrido di Wagner a quella struggente del Requiem K 626 Lacrimosa di Mozart, da sempre la morte ha rappresentato un momento di fronte al quale tutti hanno chinato il capo in un estremo segno di rispetto, che riassume in sé il rispetto stesso per il dramma dell’esistenza umana e al tempo stesso della sua grandezza.
Il senso della morte con la sua drammaticità, ha unito in una fratellanza senza tempo tutte le popolazioni che si sono succedute in ogni luogo della Terra dalla preistoria ad oggi, mai la fine della vita è stata rappresentata in modo meno che rispettoso. Solo in un libro distopico si suggeriva che in un “Mondo nuovo” questo sarebbe stato diverso, si sarebbe dovuta cambiare la sensibilità verso la morte, si sarebbe dovuto ridicolizzare il momento estremo per far accettare la riduzione dell’esperienza umana a ciclo operativo come quello di un qualsiasi utensile…

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Legislatore olandese vuole che i medici possano negare interventi chirurgici agli ultrasettantenni

di Sabino Paciolla
Un legislatore ambientalista olandese ha suggerito di limitare gli interventi chirurgici per i pazienti di età superiore ai 70 anni, consentendo ai geriatri dell’ospedale di decidere se operare o meno e continuare a fornire cure mediche.
Una indagine sociale ha, inoltre, riscontrato che una parte della popolazione belga e olandese sarebbe d’accordo con questa impostazione. Di seguito un articolo di Jeanne Smits, nella mia traduzione.
Corinne Ellemeet di Groenlinks (la “Sinistra Verde”) ha presentato la proposta a febbraio di quest’anno e l’ha recentemente presentata alla Camera bassa dei Paesi Bassi. Nei paesi tecnologicamente avanzati, 70 anni non equivalgono esattamente alla “vecchiaia”. Nei Paesi Bassi, le persone nate dopo il 1955 riceveranno una pensione statale solo quando avranno 67 anni e 3 mesi. Questo limite dovrebbe salire a 70 anni con l’invecchiamento della popolazione. L’aspettativa di vita è leggermente superiore a 81 anni.
Ellemeet ha insistito sul fatto che è interessata solo a fornire agli anziani la migliore assistenza possibile. “Non si tratta di risparmiare denaro (??) “, ha detto la Ellemeet, ma di evitare “trattamenti eccessivi”, perché le operazioni non sono sempre vantaggiose e possono anche mettere sotto eccessivo stress il paziente…

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“Io i bambini li frullo”, ecco chi è il medico abortista candidato con “+Europa”

In Piemonte è un volto noto della sinistra. Ginecologo abortista, sostenitore lgbt, dell’eutanasia e della legalizzazione delle droghe.
È questo il curriculum “eccellente” di Silvio Viale, medico torinese, noto alle cronache locali per le sue battaglie laiciste e lontane da ogni valore. Lui stesso si è più volte definito “un frustrato” e sembrerebbe davvero difficile dargli torto. Dalla proposta di istituire i “Giochi olimpici gay” alla distribuzione di pillole abortive davanti le scuole, le sue più note affermazioni riguardano proprio le interruzioni di gravidanza da lui praticate: “Io i bambini li frullo, sì li frullo e non ho paura a dirlo”

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Puoi disporre della tua Vita, ma non della tua Salute!

 di Davide Mura
Oggi, più che la Scienza, è lo Scientismo a dominare, ovvero un costrutto dogmatico basato sull’idea che se una cosa la afferma la scienza, allora è sicuramente giusta. Esso considera, quindi, la scienza infallibile.
Qualche tempo fa, su Primoarticolo ho fatto una breve riflessione sui vaccini, in rapporto a quanto prevede la nostra Costituzione. Il sunto è questo: non è in alcun modo giustificata l’imposizione dei vaccini in assenza di un’emergenza sanitaria. Viene lesa la libertà individuale, perché viene imposto un trattamento sanitario obbligatorio (TSO), senza che vi siano comprovate ragioni di necessità e urgenza connesse a questa imposizione.
Salta all’occhio, perciò, che – attraverso i vaccini – si voglia imporre alla popolazione un sistema sanitario basico, terzomondista e coercitivo, non già basato su una scelta libera, responsabile e consapevole del cittadino, bensì su un assunto alquanto discutibile: l’infallibilità della scienza, che rappresenta la negazione della scienza stessa e si traduce in scientismo

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